Riforma del sistema della formazione professionale

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 febbraio 1999 19:51
Riforma del sistema della formazione professionale

Con l'approvazione di un ordine del giorno del gruppo consiliare Pds-Ds (astenuto Lazzeri dell'Udr, contrario il Polo), il consiglio provinciale ha impegnato il Presidente della provincia e la Giunta "a una precisa programmazione della riforma del sistema della formazione professionale in modo che anche con una diversa organizzazione non siano disperse le esperienze positive che la Provincia ha fino a qui costruito". Il consiglio ritiene necessario, inoltre, potenziare e valorizzare il Centro Retravailler, anche con lo scopo di estendere la logica e la metodologia delle pari opportunità a tutta l'area dello svantaggio sociale, in stretto contatto con gli altri servizi all'impiego.

E' ormai prossima la riorganizzazione dei servizi per l'impiego e le politiche attive del lavoro, affidati dalle nuove normative all'Amministrazione provinciale. Confermata la fiducia a Gesualdi, del quale sono stati accolti due emendamenti nell'ordine del giorno, il capogruppo del Pds-Ds Luigi Nigi ha sostenuto la necessità "di una posizione all'altezza" del ruolo assegnato alla Provincia, che da quest'anno gestisce non solo la formazione ma anche le politiche del lavoro e assumerà per legge il Collocamento.

Pertanto c'è l'esigenza di ridisegnare un quadro "in cui tutto appaia chiaro". "E' nostro dovere non perdere neanche un giorno di lavoro", ha detto Nigi. Nel caso questo non accada (a metà marzo il consiglio provinciale sui problemi del lavoro), il Pds-Ds alla fine di marzo chiederà conto dell'operato della dirigenza, alla metà di aprile chiederà al Presidente se ha il tempo per seguire la delega sul lavoro e, se le cose non andassero bene, a fine aprile chiederebbe a Gesualdi di cedere la delega che ha avuto sul lavoro.

Queste considerazioni sono svolte tenendo fermo il fatto che "Gesualdi è il candidato del nostro cartello: sarebbe inutile annunciare scadenze se non fossimo convinti di questo". "Gesualdi ha preso in considerazione le difficoltà che la normativa pone - ha detto il consigliere del Pds-ds Fabrizio Bandinelli - Bisogna tentare, con energia, di dare un senso a questa fase di transizione con un passo più forte: noi temiamo il regno dell'incertezza". "Condivido l'ansia di Nigi e Bandinelli e trovo giusta la richiesta di un indirizzo forte, che comporti anche la riorganizzazione degli uffici - ha spiegato Gesualdi - Siamo di fronte a un bivio.

E' per questo che ho riunito i dirigenti per impegnarli a lavorare concretamente nella formazione professionale e prima che si affrontasse la questione in consiglio". "Gesualdi ha annunciato un elemento estremamente rilevante - ha detto il capogruppo dei Popolari Gianluca Parrini - e cioè un'incisiva riorganizzazione della macchina che si occupa della formazione professionale, forse anche con un processo di riattribuzione delle responsabilità. Credo che le motivazioni all'origine dell'ordine del giorno non possano essere imputate alla politica.

Sta a dimostrarlo l'esperienza di questi quattro anni di amministrazione provinciale". Fabio Filippini, consigliere di Forza Italia, e Carlo Bevilacqua, capogruppo, hanno parlato di "reprimenda doverosa" sulla formazione professionale e sulla sua gestione politica. Avrebbero considerato di astenersi sull'ordine del giorno, ma poi hanno dato voto contrario perché il documento accoglieva gli emendamenti del Presidente della giunta (Bevilacqua: "Questo è uno dei punti su cui lei, presidente, ha lavorato male").

Guido Sensi, capogruppo di An, e il consigliere Enrico Nistri ("è interesse della Provincia che le scuole di formazione abbiano un personale docente con garanzie, consolidato, con continuità didattica") hanno chiesto a Gesualdi di portare in consiglio proposte in materia di formazione e lavoro su cui confrontarsi. Il consigliere del Pds-Ds Grazia Turchi è intervenuta in favore del Centro Retravailler: "La struttura ha funzionato molto bene, deve essere valorizzata e mantenere le sue caratteristiche organizzative".

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