Il nuovo piano urbanistico del comune di Fiesole: proteste da parte di gruppi di cittadini

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 febbraio 1999 13:18
Il nuovo piano urbanistico del comune di Fiesole: proteste da parte di gruppi di cittadini

Il piano prevede parecchie decine di migliaia di metri cubi di costruzioni sparpagliate sul territorio in aggiunta alla lottizzazione in atto della zona di Mimmole, a Caldine.
Il Gruppo Naturalistico della Valle Del Mugnone (il "Gambero") si associa alla protesta, inviando una lettera di critica al piano strutturale, firmata anche da altri gruppi e associazioni:

"Al Sig. Sindaco del Comune di Fiesole
e per conoscenza All'Assessore all'Urbanistica del Comune di Fiesole
Al Sig.

Presidente del Consiglio Comunale del Comune di Fiesole
Oggetto : Osservazione al Piano Strutturale del Comune di Fiesole adottato il 31.11.1998 dal Comune di Fiesole.
Gentile Signor Sindaco,
quanto segue non è da intendersi come una osservazione puntuale a quanto è stato adottato dal Consiglio Comunale (diversa destinazione di un edificio o di un terreno) ma costituisce disapprovazione nei confronti dei "numeri" che scaturiscono dall’analisi delle tabelle in cui si stabiliscono gli interventi massimi ammissibili (residenziali, artigianali, commerciali e terziari) relativi alle varie Unita’ Territoriali Organiche Elementari. Volendo entrare più nel merito, va anticipato che viene condiviso in pieno lo spirito con il quale viene intrapreso l’avvio alla procedura: si ritiene infatti valido ed utile per la Comunità la formulazione di uno Strumento Urbanistico che miri alla salvaguardia del patrimonio naturale di cui i Fiesolani, e chiunque altro lo voglia, possa godere; e’ altresì utile che venga riipotizzato l’assetto viario nell’ottica di salvaguardare lo stesso patrimonio e organizzare in maniera più plausibile il traffico viario di qualunque natura esso sia.

La stessa divisione delle Unità Territoriali Organiche Elementari risulta corretta anche se probabilmente troppo frammentaria (ad esempio "Fiesole centro" e "Fiesole Borgunto" fanno indubbiamente parte della stessa realtà territoriale.) Fermo restando quanto sopra detto, non resta chiaro come sia stato possibile eseguire una ipotesi di ammissibilita per la realizzazione di nuovi agglomerati edilizi o interventi definiti di completamento. Volendo essere più chiari, la "ricognizione" che è stata eseguita non può ritenersi valida in quanto si basa su cospicui interventi previsti dal vecchio Piano Regolatore non ancora realizzati e per i quali non possono essere fatte ipotesi di previsione sul reale impatto che gli stessi possono avere sul territorio: uno Strumento Urbanistico deve regolare o correggere l’Architettura di un Comune ipotizzando insediamenti o altro genere di strutture a servizio, calcolando il fabbisogno e le varie necessita’ di una Comunità in relazione anche a quelle che sono le realtà’ territoriali contigue.

Tutto questo non può essere gestito con ulteriori ipotesi fatte su previsioni di edificazioni che a tutt’oggi non esistono: come e’ possibile che possa essere previsto un ulteriore incremento di Caldine Mimmole quando quello che e’ il residuo delle volumetrie in passato ipotizzate è il risultato di un lungo dibattito, non ancora concluso, che ha portato comunque alla drastica riduzione di quanto era stato promosso in prima battuta dalla Amministrazione? Relativamente a questa zona è appurato che la stessa viabilità è insufficiente a quanto dovrebbe essere realizzato e non è possibile ipotizzare incrementi volumetrici ulteriori se non studiando prima (e non con un semplice rimando ad un piano particolareggiato per le viabilità) l’assetto viario e delle infrastrutture a servizio in genere. Dalla lettura delle tavole riassuntive delle dimensioni massime ammissibili si evince che relativamente a Fiesole centro e Fiesole Borgunto il residuo del vecchio Piano Regolatore preveda nuove edificazioni nella misura di mq.

5.500; le previsioni di nuove costruzioni ipotizzato dal Piano Strutturale sono di mc.16.000 per il residenziale del centro e di mq. 8.500 per Borgunto. A queste vanno sommati per artigianale, commerciale e terziario, altri mq. 22.500 sempre per il centro e mq. 4.000 per Borgunto. Volendo fare una somma finale l’incremento delle volumetrie per queste due U.T.O.E. (che rappresentano in definitiva una unica realtà’ territoriale) sono di mc.56.500 ! Tenuto conto che in previsione di tutto ciò si sta realizzando una viabilità sotto quello che viene definito l’ex campo di calcio, si ritiene che i numeri sopra riportati siano in netto contrasto con quella politica di mantenimento proposta dall’Amministrazione in occasione della presentazione del nuovo Strumento Urbanistico e che il carico urbanistico e il costo sociale per la realizzazione di quanto ipotizzato sia inammissibile. Relativamente ai nuovi interventi di carattere residenziale ipotizzati per le altre U.T.O.E.

(Olmo, Pian di San Bartolo, Querciola, Montebeni, ecc.), si ritiene che la loro ubicazione sia di grosso impatto ambientale negativo. Se a queste si unisce anche la possibilità di potere innalzare le vecchie costruzioni di cm.80 (come previsto dal vecchio strumento per alcuni casi specifici) i metri cubi effettivi sarebbero di molto maggiorati. Oltre a ciò si deve anche tenere presente che la natalità per il Comune di Fiesole ha toccato i minimi storici e che quindi i nuovi insediamenti porterebbero a generare un ulteriore carico urbanistico, con tutte le difficoltà ad esso connesse, che non risolverebbero le difficoltà (ad esempio di viabilità e di parcheggio) che tuttora persistono. A conclusione di quanto sopra esposto si rileva un forte contrasto tra quanto descritto nelle Norme e quanto riportato nella tabella ad esse allegata e, da un punto di vista esclusivamente tecnico, una problematica lettura delle oltre settanta tavole allegate allo Strumento.

Quanto da ultimo rilevato potrebbe generare una difficile ed ambigua gestione dello strumento stesso. In forza di quanto detto si chiede che siano riviste e diminuite drasticamente le volumetrie dichiarate soprattutto per le U.T.O.E di Caldine - Mimmole e per Fiesole Centro e Borgunto oltre ad un "riposizionamento" dei nuovi insediamenti residenziali in modo da salvaguardare veramente la Collina di Fiesole senza ulteriori esempi di architettura casuale come è avvenuto in passato (vedi i P.E.E.P.

del Centro). Si auspica, inoltre, che l’Amministrazione voglia richiedere al Progettista dello Strumento Urbanistico un quadro riepilogativo più agile e leggibile in modo da renderlo di facile uso e lettura.
Fiesole 27 gennaio 1999
Salutandola cordialmente"

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