Guerra nel Corno d'Africa: Primicerio scrive ai Presidenti di Etiopia ed Eritrea

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 febbraio 1999 19:21
Guerra nel Corno d'Africa: Primicerio scrive ai Presidenti di Etiopia ed Eritrea

Il Sindaco Mario Primicerio ha scritto al Presidente della Repubblica Federale Democratica di Etiopia Negaso Gidada e al Presidente di Eritrea Isaias Afwerki.
"La ripresa delle ostilità fra i due Paesi del Corno d'Africa è fonte di preoccupazione per tutti gli uomini e le donne che sono impegnati nella difficile costruzione delle pace. La guerra che i vostri popoli stanno combattendo in questi giorni, dopo quella cruenta e sanguinosa del maggio 1998, tiene con il fiato sospeso l'intera comunità internazionale e la città di Firenze che ha legami di amicizia e di collaborazione con entrambi i vostri Paesi.

A Firenze vivono e lavorano molti giovani provenienti dall'Etiopia e dall'Eritrea, e quindi per il Sindaco di Firenze e per tutti i fiorentini è motivo di grande dolore e di forte preoccupazione la ripresa delle ostilità, della guerra fra i vostri due Paesi. In questi giorni le Nazioni Unite, gli Stati Uniti d'America, l'Italia, l'Organizzazione per l'Unità africana hanno chiesto con forza il cessate il fuoco, la ripresa del dialogo e del confronto: l'unica via che può permettere la soluzione dei problemi che hanno generato in passato, come in questi giorni, il conflitto.

A queste autorevoli prese di posizione si aggiunge anche l'invito della città di Firenze, città di pace, che chiede con determinazione l'immediata sospensione del conflitto e la ripresa del dialogo. All'inzio di questo anno, riprendendo una antica tradizione fiorentina, ho consegnato al Corpo consolare presente a Firenze un messaggio di "pace, di prosperità e di benessere" per il nuovo anno. Un messaggio da una città "che il mondo riconosce come depositaria di un patrimonio di civiltà, di spiritualità, di arte, di cultura che la sua popolazione ha costruito nel corso dei secoli e il cui valore si accresce nella misura in cui esso è condiviso con tutti gli uomini e le donne del pianeta".

Un messaggio da una città, Firenze, diretta a tutte le città del mondo. Le chiedo Signor Presidente che si giunga rapidamente alla cessazione delle ostilità. Che i dissidi abbiano soluzione politica e negoziata: tacciano le armi e si discuta con fiducia. Che dal Corno d'Africa venga al mondo intero un dono di pace e di speranza. Firenze, proprio per i molteplici legami che ci unisocono ai vostri popoli e alle vostre città, è a disposizione per favorire il dialogo e la costruzione di una pace duratura.

Questa è l'unica strada, Signor Presidente, che può contribuire alla costruzione di un mondo più sicuro, solidale ed equo".

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