Il Consiglio provinciale ha approvato all'unanimita un ordine del giorno che chiede che i tagli di personale previsti dalle Ferrovie attraverso pensionamenti non siano effettuati in modo indiscriminato nelle varie regioni e che in Toscana sia assicurato il reintegro con nuove assunzioni dei posti che si renderanno liberi. Le FS hanno deciso a livello nazionale di tagliare circa 1000 posti di lavoro, attraverso la fuoriuscita dei dipendenti che abbiano raggiunto i 27 anni di contributi. In base a tale criterio la quota di tagli che interesserebbe la Toscana e di 149 unita, ma nella nostra regione le ferrovie soffrono sicuramente di una carenza e non di un esubero di organico.
Nel corso del dibattito che ha preceduto il voto il consigliere Gianluca Lazzeri (UDR), ha rimarcato l'importanza di far partire da Firenze un chiaro segnale perche le Ferrovie non blocchino il turn over nelle zone dove vi e carenza di personale. Il Presidente Gesualdi ha sostenuto che i tagli vanno rapportati alla situazione nazionale e collegati alla effettiva esistenza di esuberi. Sandro Cocchi (Rifondazione) ha rilevato che la Provincia dovrebbe andare oltre e chiedere che le Ferrovie smettano di assumere iniziative a danno della sicurezza e della qualita del servizio.
