50.000 occupati per combattere il rischio alluvioni

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 ottobre 1998 19:01
50.000 occupati per combattere il rischio alluvioni

L'occupazione possibile è fatta di tecnici per disegnare gli interventi, ma anche per tenere sotto controllo le frane con sistemi di monitoraggio ormai collaudati, è fatta di geologi per mantenere una conoscenza sul territorio competente almeno per impedire di proseguire a costruire nei luoghi pericolosi, è fatta di imprese edili specializzate nelle frane e di imprese specializzate nella cura dei corsi di acqua e nella costruzione di casse di esondazione (spazi di territorio dove si può proseguire a fare agricoltura, ma che possono essere allagate in caso di pericolo, al fine di salvare i centri abitati).

La proposta è avanzata dai Verdi della Toscana. L'occupazione possibile è fatta di una nuova presenza di agricoltori nel territorio, i quali dovrebbero avere contributi, non più per costruire eccedenze agricole, ma per tenere in ordine il territorio.Un uomo ogni 100 ettari è la proposta uscita dalle ultime iniziative dei Verdi: dare un contributo a chi vive sul territorio o a chi vuole tornarci per tenere in ordine, dopo gli interventi di ripristino, il territorio. Con il costo di un operaio forestale potrebbero finanziarsi centinaia di ettari di manutenzione diffusa, ridando la possibilità ad un ritorno sulla terra tentato più volte in questi anni, ma mai coronato da successo per l'impossibilità di sostenere un reddito adeguato in molte zone del paese.

L'occupazione che proviene dalle opere sul territorio è decine di volte superiore a quella di altre grandi opere come il ponte sullo Stretto di Messina.

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