Mugnai, impagliatrici, fabbri e falegnami

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 settembre 1998 10:31
Mugnai, impagliatrici, fabbri e falegnami

Una recente legge regionale si è proposta di salvare le attività artigianali tradizione della toscana, demandando a Comuni e Comunità Montane il censimento per poterle inserire in uno specifico albo. "Vanno messe in moto tutte le iniziative che consentano di continuare a far vivere gli antichi mestieri, facendone occasione di nuovi lavori specializzati per i giovani, e di pubblicizzarli e di valorizzarli, soprattutto sul piano dell'offerta turistica, visto che oltre ad essere una insolita attrattiva in sé, quasi tutte aziende in cui queste attività si svolgono sono collocate in antiche strutture di raro pregio architettonico -sottolinea in una nota il Consigliere regionale Enrico Cecchetti (PDS)- Qualcuna, ad esempio, risale ad oltre 500 anni fa.

So che in Provincia di Lucca è in preparazione una prima campagna promozionale, e questo va bene. Ma bisognerà presto passare a definire, così come è indicato dalla nuova legge regionale, i piani annuali di finanziamento per consentire il ripristino delle strutture e delle attrezzature laddove sia necessario, il sostegno al reddito degli addetti, la valorizzazione di questi prodotti, le attività di pubblicizzazione e quelle didattiche. Abbiamo un'occasione forse irripetibile per far vivere aspetti quotidiani che sono al tempo stesso pagine di storia".

L'invito di Cecchetti va alle Province ai Comuni e le Associazioni di categoria perché attivino corsi di formazione professionale, da svolgersi direttamente nelle aziende, con il contributo finanziario della Regione.

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