Sui centri per infanzia, adolescenza e famiglia (Ciaf) il Consiglio regionale ha approvato il provvedimento con l'astensione del Polo di centro-destra. I centri puntano all'integrazione dei servizi educativi in stretto rapporto con l'area sociale. I finanziamenti sono destinati in parte alla gestione dei progetti (4 miliardi) in parte per investimenti (1 miliardo e 500 milioni). Più in dettaglio, alla gestione dei progetti al terzo anno di attività andranno circa 827 milioni, a quelli al secondo anno circa 3 miliardi e 173 milioni.
Ad essi si aggiungono circa 164 milioni per investimenti. Ai nuovi progetti sono destinati invece circa 1 miliardo e 336 milioni di lire. Dopo l'approvazione dei due piani l'assessore Paolo Benesperi ha detto che "l'obiettivo è quello di dare risposte sempre più aderenti alle richieste e ai bisogni delle famiglie. In una situazione in cui le risorse disponibili tendono inesorabilmente a diminuire, ciò significa sviluppare al massimo la fantasia per cercare soluzioni nuove, sperimentare strade diverse per aumentare il ventaglio dell'offerta e dare una risposta comunque a quell'80% di bambini che sono esclusi dai servizi tradizionali di asilo nido.
Queste sperimentazioni nel corso del 1997 hanno dato risposta ai bisogni di 941 utenti. Per il 1998 abbiamo finanziato 14 progetti sperimentali che hanno dato risposta a più di mille bambini e alle loro famiglie. Complessivamente sono così oltre duemila bambini che trovano posto grazie a queste attività, contribuendo così in parte ad accorciare le liste di attesa per i tradizionali posti nido".
