4 borse di studio per studenti provenienti da Ucraina e Palestina

Via libera al bando nella seduta del Senato accademico dell’Università di Firenze

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 maggio 2024 21:46
4 borse di studio per studenti provenienti da Ucraina e Palestina

Un gesto concreto a favore degli studenti che, nel proprio paese, vivono il dramma di un conflitto armato. L’Università di Firenze lancia un bando per quattro borse di studio rivolto a studentesse e studenti provenienti dall’Ucraina, dalla Palestina e da altri paesi in stato di guerra. Il via libera è avvenuto nella seduta di oggi del Senato accademico.

Ciascuna borsa ha un valore di 15 mila euro per ogni anno di corso e consentirà l’immatricolazione o iscrizione a corsi di laurea e di laurea magistrale dell’Ateneo fiorentino.

Secondo quanto previsto dal bando, i vincitori della selezione potranno beneficiare di servizi di tutorato, servizi personalizzati per studenti con disabilità o disturbi specifici per l’apprendimento e servizi di counselling psicologico.

Dopo sei giorni di mobilitazione cantano vittoria gli studenti in piazza. La mozione ufficiale che richiede "l’immediata interruzione delle operazioni militari nei territori palestinesi". Inoltre, è passata, non come mozione ma come punto della revisione del codice etico di Unifi, l'istanza fondamentale della mobilitazione: l'istituzione di una commissione etica che valuti gli accordi che l'ateneo fiorentino stipula con enti esterni (con un accento sulle università israeliane). Di fatto la commissione dovrà assicurare che tali accordi rispettino i principi posti dagli studenti, ovvero che non ci siano violazioni dei diritti umani e libertà fondamentali, personali ed accademiche nei contesti sa questi coinvolti; ma soprattutto che non ci sia complicità in crimini contro l'umanità come il genocidio.

Da qui in poi la mobilitazione degli studenti avrà il compito di monitorare i lavori in corso su questa commissione, fare sì che vengano rispettati i tempi richiesti dall'urgenza della situazione e assicurarsi la partecipazione degli studenti ad ogni fase di questo processo.

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