3.000 copie in 3 mesi per il viaggio di Nencini alla ricerca di Dante

Un libro divulgativo sull’Alighieri a cavallo tra Toscana e Romagna edito e appena ristampato da Polistampa

Nicola
Nicola Novelli
22 maggio 2022 21:25
3.000 copie in 3 mesi per il viaggio di Nencini alla ricerca di Dante

FIRENZE- Riccardo Nencini è nato in Mugello, la terra a cui ha dedicato la sua esperienza politica e anche parte dei suoi studi storici. Ed è una sorta di omaggio all’altopiano che separa Firenze dall’Appennino anche “Condannato a morte”, il volume in cui l’autore ricostruisce i viaggi di Dante tra Toscana e Romagna, transitando da molte località mugellane.

Nencini lo fa con gli occhi del residente, profondo conoscitore della storia dei luoghi, offrendo così al viaggiatore contemporaneo, una sorta di guida all’ascolto degli echi danteschi del Mugello.

L’autore infatti, grazie a una prosa spigliata, descrive sì l’assetto dei luoghi attuale, ma con la fantasia creativa prova a immaginare le emozioni che Dante potrebbe aver vissuto in occasione di ogni suo transito, una volta come soldato, altra come uomo politico, piuttosto che come poeta. A dorso di un mulo sulla giogaia dell’alpe, nel sentiero che lo porta a Forlì, a cavallo lungo la strada che s’inerpica al poggio di Montaccianico, in fuga, braccato dai Neri che lo volevano morto.

Approfondimenti

Schiantato dal dolore e dalla fatica, insegue la speranza sui monti, tra Toscana e Romagna. Una volta è lì per combattere, un’altra perché lo vogliono uccidere, l’altra perché spera di vendicarsi.

Così in questo peregrinare dell’esilio, da giovane come combattente in guerra, Nencini prova a rintracciare nel paesaggio del Mugello i reperti archeologico-poetici alla base della Commedia, sempre in bilico tra storia, letteratura e sconfinata bellezza della Toscana, una forma di dono alla terra che gli ha dato i natali.

Oppure una rivincita sui fiorentini, con il loro eterno snobbismo per le terre del contado. Come scrive Gioacchino Forzano “E venga Giotto dal Mugel selvoso, e il Medici mercante coraggioso! Basta con gli odi gretti e coi ripicchi! Viva la gente nova” nel Gianni Schicchi, il personaggio del XIII canto dell’Inferno, messo in musica da Giacomo Puccini.

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