Zona rossa? Scelta condivisa dai 41 Sindaci della Città metropolitana

Personale scolastico non statale impossibilitato ad accedere allo screening regionale previsto dal protocollo

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 aprile 2021 20:41
Zona rossa? Scelta condivisa dai 41 Sindaci della Città metropolitana

Firenze, 10 aprile 2021– La decisione di mantenere per una settimana l'intero territorio provinciale di Firenze in zona rossa è stata presa in piena sintonia fra tutti e 41 i sindaci della Città Metropolitana insieme al Presidente della Regione Eugenio Giani, dopo attente valutazioni basate sui dati della pandemia nel nostro territorio, con particolare attenzione all'aumento dei contagi e dell'occupazione dei posti letto e delle terapie intensive negli ospedali.

"Siamo tutti consapevoli delle difficoltà per le categorie economiche e per le scuole, con le seconde e terze medie e le superiori ancora in dad, ma si tratta di un sacrificio di cinque giorni in più, necessario per poter contenere ancora i contagi, con la speranza di poter tornare in zona arancione già dal prossimo fine settimana" Si legge in un documento diffuso dalla Città Metropolitana di Firenze.

"I dati dei contagi non sono omogenei su tutto il territorio metropolitano, ci sono Comuni più colpiti e altri meno, ma non aveva alcun senso adottare un provvedimento a macchia di leopardo che avrebbe soltanto aumentato la confusione, mentre i cittadini oggi ci chiedono prima di tutto chiarezza delle regole".

"E' stata una decisione che abbiamo preso di comune accordo con il ministro della Salute Roberto Speranza, consapevoli che la battaglia per contenere la pandemia e far ripartire le attività sui nostri territori non si gioca sul filo di lana dei dati ma in scelte e comportamenti responsabili, spesso gravosi ma orientati alla soluzione dei problemi, considerato che si parla di province - quella di Prato, già in zona rossa, e quella di Firenze - dove vive la metà della popolazione toscana e dove si concentrano importanti centri ospedalieri che subiscono una pressione non più sostenibile".

"Siamo fiduciosi che questi ulteriori cinque giorni di zona rossa, in concomitanza con un'accelerazione della campagna vaccinale, porterà i risultati sperati per la salute dei nostri cittadini e per la ripartenza dell'economia del nostro territorio".

“Nonostante sia stato previsto per tutto il personale scolastico, sia statale che paritario, ci giungono diverse segnalazioni da parte di dirigenti di scuole non statali che evidenziano come il proprio personale non riesca da giorni ad iscriversi al portale regionale per effettuare i test antigenici rapidi. Regione e ufficio scolastico regionale intervengano, è importante che questi percorsi di sicurezza funzionino per tutte le scuole” ha dichiarato Gabriele Toccafondi, deputato fiorentino di Italia Viva.

“Il progetto Scuole Sicure, strumento utilissimo, prevede per tutto il personale scolastico un programma di screening gratuito e volontario. La Toscana offre, quindi, la possibilità a quei lavoratori che lo desiderano di prenotarsi attraverso il portale web regionale per poi effettuare il test antigenico rapido presso i drive through. Mentre per quanto riguarda lo screening degli studenti tutto è andato per il meglio e viene effettuato sia sui ragazzi delle scuole statali che su quelli delle paritarie, per gli insegnanti qualcosa sta andando storto.

Sembra, infatti, che i codici meccanografici, necessari all'iscrizione e forniti dal nuovo portale regionale al personale non statale, non vengano riconosciuti dal sistema” ha continuato il deputato.“È importante che questi percorsi di screening siano fatti per tutti gli studenti e per tutti i docenti, indipendentemente dal fatto che frequentino o lavorino in scuole statali o paritarie” ha concluso Toccafondi.

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