E' morto Roberto Guadagnolo

L'ex calciante del Colore Verde è stato trovato cadavere ieri nella sua abitazione di Firenze

Nicola
Nicola Novelli
29 Giugno 2025 11:33
E' morto Roberto Guadagnolo
Fotografie di Fabio Vanzi

E' stato trovato cadavere ieri nella sua abitazione di Firenze. Da alcuni giorni non rispondeva al telefono. La salma verrà esposta da martedì alle Cappelle del Comitato, dietro l'ospedale di Careggi.

Termina così, a 63 anni, la vita di Roberto Guadagnolo, l'ex calciante, protagonista per anni della cronaca giudiziaria fiorentina a causa delle sue intemperanze durante la lunga detenzione in carcere.

Chi lo ha incontrato negli mesi scorsi, gli amici che lo aiutavano anche economicamente, lo descrive come in lotta disperata contro la malattia che lo stava divorando, dimagrito quasi da non essere riconoscibile. E' deceduto in solitudine, come solo ha condotto la sua esistenza.

Approfondimenti

Idolo di una generazione di strada, cresciuto a Borgo Allegri, calpestò il sabbione del Calcio storico vestendo la livrea del Colore Verde. Negli anni '80 fu però anche temuto leader di una banda di violenti che imperversava nelle notti fiorentine, devastando i club per il solo gusto di fare paura. La giustizia decise di occuparsi di lui negli anni '90. Fu processato per il tentato omicidio di un altro ex calciante all'esterno di una discoteca alle Cascine.

Alla lettura della sentenza di condanna dette in escandescenze, bloccando il Tribunale, all'epoca ancora in piazza San Firenze, per lunghi minuti. Poi tanti, troppi anni di carcere, al cui regime Guadagnolo risultò subito insofferente. Alla condanna inflitta se ne sommarono altre per reati di violenza commessi nei penitenziari, dove non resisteva più di qualche mese, girando in lungo e largo le prigioni italiane. Persino gli ospedali psichiatrici giudiziari risultarono inadeguati al suo temperamento.

Gli anni duemila raccontano la storia del suo declino fisico e personale, vissuti dopo la scarcerazione nella disoccupazione e nella misera, costellati ancora da qualche procedimento per aggressione.

Eppure nonostante tutto oggi qualcuno lo piange, a Borgo Allegri, nel quartiere di Santa Croce e in tutta la città di Firenze. Non fosse altro perché Roberto Guadagnolo resterà un simbolo, un ricordo dei bei tempi della gioventù perduta, quei memorabili anni '80.

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