"Wet downburst" a Montelupo: si contano i danni

Una colonna d'aria fredda in rapida discesa è caduta al suolo perpendicolarmente e poi si è estesa orizzontalmente in tutte le direzioni: la copertura del palasport è stata in parte divelta: la struttura è inagibile. Il Comune aveva già deciso di intervenire a causa delle infiltrazioni per piogge intense

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
27 agosto 2019 15:08

Il caos in pochi minuti. Ieri pomeriggio a Montelupo si è verificato un fenomeno atmosferico la cui portata ha lasciato tutti stupiti e che poteva avere conseguenze ben più gravi.

Tecnicamente si è trattato di un “Wet downburst”. Come ben descritto dal metereologo Gordon Baldacci, si tratta di una colonna d'aria fredda che in rapida discesa impatta al suolo più o meno perpendicolarmente e che si espande orizzontalmente in tutte le direzioni. La violenta espansione, paragonabile ad un improvviso scoppio (burst), spesso produce un vortice rotante, o un anello, all’interno del quale si sviluppano dei venti molto ravvicinati che hanno un’elevata velocità e direzioni opposte.La causa principale di questi fenomeni va ricercata nelle temperature al suolo elevate di questi giorni e alle medie quote della troposfera, unite a tassi di umidità crescenti, mentre a quote superiori, deboli infiltrazioni di aria più fresca, vanno a destabilizzare la colonna d'aria.

Qualunque cosa si trovi nell’area colpita dal downburst viene danneggiata dalla sua violenza.

È quello che è successo al palazzetto dello sport la cui copertura è stata in parte divelta e accartocciata su se stessa, tanto da far dichiarare la struttura sportiva inagibile.

Il giorno dopo le questioni aperte sono due.

1. Trovare un luogo per consentire il regolare svolgimento delle attività sportive

2. Capire a quanto ammontano i danni e quali sono i tempi necessari per sistemare il palazzettoPer quanto riguarda il primo aspetto l’amministrazione comunale si è attivata già da ieri sera chiedendo la disponibilità ai comuni dell’Unione e a quello di Lastra a Signa.

«Devo dire che ho trovato tanta disponibilità nei miei colleghi, che ringrazio e già nei prossimi giorni potremo essere in grado di completare il calendario», afferma il sindaco Masetti.

«Come amministrazione poi avevamo già previsto di intervenire sulla copertura. – prosegue Masetti - Per fugare qualsiasi dubbio e anche illazione voglio specificare che l’intervento di rifacimento era stato deciso in ragione di alcune infiltrazioni che avvenivano solo in caso di piogge particolarmente intense e che non hanno nulla a che vedere con i danni causati dalla perturbazione di ieri. Qualsiasi struttura sarebbe stata danneggiata da un fenomeno tanto violento».

L’intervento previsto consisteva nella completa sostituzione dello strato esterno e nel rifacimento del sistema di raccolta delle acque piovane. La gara è nella fase di completamento ed era prevista una durata di 60 giorni per i lavori.

Ora sia i tempi di realizzazione che la stima dei costi dovranno essere rivisti, ma il fatto stesso che fosse previsto un intervento di sistemazione consentirà di ripristinare la struttura in tempi brevi. L’amministrazione esprime solidarietà nei confronti dell’associazione ASP e assicura il proprio impegno affinché le atlete possano tornare presto nella loro “casa”.

In evidenza