Vittime Salva Banche da Arezzo a Roma con Federconsumatori

Nei giorni di discussione e votazione in Senato degli emendamenti proposti per modificare il decreto sui rimborsi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 giugno 2016 16:14
Vittime Salva Banche da Arezzo a Roma con Federconsumatori

L’appuntamento è l'8 giugno alle ore 10 in Piazza delle Cinque Lune a Roma, l’area più vicina concessa dalla Questura di Roma per far sentire, questa volta in Senato, la voce di protesta dei risparmiatori traditi dalle banche, critici anche verso Consob e Bankitalia. Una manifestazione organizzata anche grazie al contributo di Federconsumatori Arezzo.

A spiegare il perché dell'iniziativa la Presidente Associazione Vittime del Salvabanche Letizia Giorgianni e la Portavoce Associazione Vittime del Salvabanche Silvia Battistelli: "Trascorsi 7 mesi dal decreto che ha azzerato i risparmi di 130.000 obbligazionisti ed azionisti italiani la protesta continua a Roma nei giorni in cui verranno discussi e votati gli emendamenti al decreto sui rimborsi. Una protesta per ribadire che i risparmiatori delle 4 banche coinvolte non si fermeranno e sono pronti a dare battaglia su tutti i fronti in ogni sede fino a quando non avranno riottenuto i loro risparmi e non sarà stata fatta giustizia.

Questo anche all'indomani di un'altra importante testimonianza raccolta dall'Associazione, e corredata da registrazioni audio, che metterebbe ancora una volta in luce le pesanti irregolarità e scorrettezze che avvenivano all'interno dell'Istituto aretino. Un altro tassello che si aggiunge alle altre innumerevoli notizie riportate ormai da giornali e tv che riguardano la gestione e l’amministrazione delle 4 banche, oltre alle notizie ancora più preoccupanti relative al coinvolgimento diretto di Consob e Bankitalia in questa vicenda; e proprio alla luce delle nuove rivelazioni che si rende ovvia la necessità di porre un rimedio a questa incresciosa situazione di ingiustizia e che stimola le Vittime del Salva-Banche a non arrendersi e a non accontentarsi di soluzioni parziali ed inique" concludono.

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