Visite in ospedale, scatta il divieto salvo casi eccezionali

Nuove misure anti Covid in Toscana. Test antigenico settimanale per chi lavora in ambito sanitario

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
29 dicembre 2021 15:29
Visite in ospedale, scatta il divieto salvo casi eccezionali

Nuove misure di immediata applicazione a tutela della la salute di ospiti e personale dei presidi ospedalieri e territoriali.

In base alla circolare inviata alle aziende sanitarie dalla direzione sanità, welfare e coesione sociale i presidi ospedalieri e territoriali devono vietare l’accesso a visitatori e parenti salvo situazioni di particolare fragilità (debitamente vagliate e autorizzate).

L’accesso, qualora autorizzato, potrà essere concesso solo a chi è in possesso del “green pass rafforzato” oppure “green pass base” più una certificazione che attesti l’esito negativo di un tampone antigenico rapido o molecolare, eseguito nelle 48 ore precedenti.

Le stesse strutture dovranno attivarsi per garantire una comunicazione efficace e tempestiva a familiari e care giver indicati dal paziente.

La circolare della direzione sanità conferma il divieto per gli accompagnatori dei pazienti di rimanere nelle sale di attesa dei dipartimenti di emergenza e di accettazione e dei Pronto soccorso (Dea/Ps), salvo specifiche diverse indicazioni del personale sanitario preposto. E si conferma l’obbligo di sottoporre i degenti a test molecolare per SARS-CoV-2 al momento dell’accesso alle strutture e ogni 7 giorni, indipendentemente dallo stato di vaccinazione.

Sono previste misure per assicurare un adeguato monitoraggio, screening e per ridurre il periodo di sospensione lavorativa degli operatori sanitari. Tutti gli esercenti le professioni sanitarie, di interesse sanitario e gli studenti tirocinanti in servizio nei setting ad alto rischio, saranno sottoposti a test antigenico rapido ogni 7 giorni, indipendentemente dallo stato di vaccinazione (la frequenza è ampliata a 14 giorni per coloro che lavorano presso i setting ospedalieri a minor rischio, identificati dalla direzione sanitaria).

Saranno tracciati, attraverso la direzione sanitaria della struttura, i contatti stretti in ambito lavorativo degli operatori che risultino positivi allo screening e sarà definito un percorso dedicato per l’esecuzione del tampone e finalizzato al rientro lavorativo .

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