Vertenza Toscana Aeroporti Handling: presìdi a Firenze e a Pisa

I lavoratori delle attività dei servizi a terra e degli appalti si sentono scaricati

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 marzo 2021 16:36
Vertenza Toscana Aeroporti Handling: presìdi a Firenze e a Pisa

Firenze, 16-3-2021 - "Una Società privata come Toscana Aereoporti S.p.A. che gestisce una infrastruttura pubblica decide, in un momento di crisi mondiale dovuta alla pandemia da Covid 19, di abbandonare i lavoratori delle attività dei servizi a terra e degli appalti, svendendo la Società Toscana Aeroporti Handling. Tutto questo dopo che tutti ci siamo prodigati verso tutte le istituzioni centrali e regionali a evidenziare la necessità di risorse per il settore e in particolare per Toscana Aeroporti che ha ricevuto dalla Regione Toscana 10 milioni di Euro di risorse pubbliche a fondo perduto". Così in una nota le Segreterie Regionali della Toscana FILT CGIL - FIT CISL - UILT - UGL.

"Non accettiamo - proseguono i sindacati - che risorse pubbliche che dovrebbero servire anche a tutelare i lavoratori, già fortemente in difficoltà, dopo un anno di cassa integrazione, vengano assegnate ad una azienda che mette in pericolo i posti di lavoro vendendo la parte più debole, utilizzando una prassi che vorremmo non incontrare più in questo paese e creando infine una tensione sociale pericolosa e irresponsabile. A fronte di presunte rassicurazioni, tutte da verificare, di un possibile impegno dell'acquirente di mantenere lavoro e salario per due anni per i lavoratori diretti, quelli in appalto potrebbero in questo tempo essere già fuori dalla produzione. Le presunte rassicurazioni, ammesso che siano confermate, non placano le forti preoccupazioni dei lavoratori di Toscana Aeroporti Handling perché comunque questo tempo potrebbe essere insufficiente a superare l'attuale crisi del settore.

Riteniamo la decisione aziendale un atto irresponsabile e scorretto per le modalità e le tempistiche con cui ci è stato comunicato, mentre tutti eravamo impegnati a trovare soluzioni che permettessero ai lavoratori di attenuare gli effetti del blocco delle attività, ed alle aziende terze di mantenere la stabilità necessaria per cogliere in maniera efficace la ripartenza che prima o poi ci sarà, provando ad intercettare gli ammortizzatori sociali disponibili. Il nostro messaggio è sempre stato “da questa situazione ne dobbiamo uscire tutti insieme per ripartire efficacemente quando ce ne sarà la possibilità” e se l'azienda ha deciso altro, noi seguendo questo principio ci muoveremo sempre uniti a fianco dei lavoratori".

Domani mercoledì 17 marzo, dalle ore 10 alle ore 12, si terranno due presìdi di lavoratori dei due aeroporti di Firenze e Pisa davanti alle prefetture delle rispettive città, per dichiarare in maniera chiara e compatta la contrarietà ad una scelta che mette in discussione il futuro di oltre 700 famiglie.

I due presidi hanno la finalità di dare la massima evidenza alla vertenza nonostante le limitazioni agli spostamenti ma i lavoratori di Firenze e Pisa sono insieme, determinati a raggiungere un unico obiettivo.

 “Domani saremo in piazza a fianco dei lavoratori dei servizi Handling di Toscana Aeroporti. Non è il momento di mettere a rischio oltre 460 persone e famiglie”. E’ l’annuncio del gruppo di Fratelli d’Italia nel Consiglio regionale della Toscana.

Anche Usb non ci sta e chiama a raccolta le lavoratrici e i lavoratori di Pisa e Firenze e tutte le forze sindacali per partecipare al presidio.

Domani il capogruppo di Fdi Francesco Torselli e il vice Presidente della commissione Trasporti e Infrastrutture Alessandro Capecchi saranno assieme ai lavoratori di TAH in piazza Duomo a Firenze, mentre Diego Petrucci porterà il suo sostegno agli addetti che manifesteranno davanti alla Prefettura di Pisa.

“Nel novembre scorso - afferma Torselli - la Regione Toscana ha dato 10 milioni di euro a Toscana Aeroporti a sostegno del sistema aeroportuale regionale. Al momento della maxi sovvenzione alla società, avevamo affermato che sarebbe stata responsabilità del Pd se un solo dipendente avesse perso il lavoro. Oggi lo ribadiamo ancora una volta”.

“Il passaggio dei dipendenti del settore Handling da Adf ad una controllata di Toscana Aeroporti ha già penalizzato molto i lavoratori, così come noi di Fratelli d’Italia abbiamo denunciato più volte - spiega Torselli -. Non deve succedere ancora una volta! Il presidente Giani e l’assessore Marras devono garantire il posto di lavoro a questi lavoratori anche quando la cassa integrazione straordinaria terminerà”.

"La società deve venire a riferire in Consiglio regionale come stanno le cose. La Regione non può permettersi di investire milioni di euro senza poi poter avere coscienza e cognizione di quanto accade. Adesso l'obiettivo prioritario è la tutela dei posti di lavoro, non solo per gli investimenti pubblici effettuati ma soprattutto per il momento difficile che stiamo attraversando", dichiara il consigliere regionale FdI Alessandro Capecchi.

"Siamo vicini ai lavoratori coinvolti in questa vicenda - si legge in una nota del gruppo Consiliare di Campi Bisenzio, Fare Città- Sinistra Italiana e Lista Civica Si Parco No Aeroporto e Inceneritore - ed esprimiamo loro tutta la nostra solidarietà e il nostro impegno a vigilare sulla operazione e ci uniamo al coro di tutte quelle forze politiche che hanno già chiesto che le risorse stanziate vengano congelate fino a quando il C.d.A. di Toscana Aeroporti non retroceda da questa decisione, che appare inopportuna sia per i tempi che per i modi, o revocate, qualora la vendita venisse perfezionata. Siamo preoccupati per la superficialità con la quale la Giunta e il Consiglio Regionale hanno a suo tempo concesso il contributo a fondo perduto senza garanzie sul mantenimento dei livelli occupazionali. Chiediamo perciò che venga presentato al più presto un piano per la tutela dell’occupazione da finanziare con questo maxi-ristoro pubblico.

Invitiamo la Regione Toscana e il suo attuale Presidente, che detiene ancora una partecipazione societaria del 5% nel capitale di Toscana Aeroporti S.p.a., a esprimere con forza la contrarietà al proseguimento di questa trattativa e di tutelare i lavoratori e le loro famiglie che non possono sentirsi sufficientemente tutelati della promessa che verranno salvaguardati almeno per i prossimi 2 anni, i livelli occupazionali attuali".

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