Cerimonia istituzionale in piazza Signoria e iniziative anche nei quartieri per ricordare l’80° anniversario della Liberazione nazionale.
Venerdì 25 aprile alle 10 le celebrazioni istituzionali cominceranno con la cerimonia di deposizione di una corona di alloro in onore dei caduti di tutte le guerre in piazza Unità Italiana, alla presenza della sindaca Sara Funaro, della prefetta Francesca Ferrandino, del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, di rappresentanti delle associazioni combattentistiche e delle Forze armate, a seguire ci saranno le preghiere di suffragio. Da lì partirà il corteo che raggiungerà Palazzo Vecchio. Alle 11 è prevista la cerimonia sull’arengario. Interverranno la sindaca Sara Funaro, il giornalista Aldo Cazzullo, la presidente Anpi provinciale di Firenze e componente del Comitato nazionale Vania Bagni: all’inizio della cerimonia si osserverà un minuto di silenzio in segno di lutto per la morte di Papa Francesco.
Alle ore 17.30 sull'arengario di Palazzo Vecchio concerto della Filarmonica Giacomo Rossini diretta da Giampaolo Lazzeri. Tante iniziative anche nelle biblioteche e nei quartieri, proiezioni in sala d’Arme su “La memoria della Resistenza ed il contributo delle donne”, “Un fiore per partigianə e deportatə” in 28 luoghi simbolo.
Approfondimenti
Giovedì 24 aprile, ore 19.30, allo Spazio Alfieri, la storia di Flora Monti, staffetta partigiana a 12 anni. La regista Martina De Polo mescola realtà e finzione, nel racconto della donna, che rievoca il momento in cui decise di collaborare con la Resistenza, la reazione dei genitori, la paura e il coraggio nell’affrontare le “missioni” che le venivano assegnate.
Sarà Valdo Spini il 25 aprile alle ore 8 alla tomba dei Fratelli Rosselli a Trespiano ad aprire le celebrazioni dell’80° della Liberazione organizzate dall’Anpi.
“La tomba dei Rosselli è contornata da quelle degli altri compagni del Non Mollare, di cui ricorre quest’anno il centenario (1925-2025), Gaetano Salvemini, Ernesto Rossi, Nello Traquandi ed Enrico Bocci. Raccogliersi di fronte alla tomba dei Rosselli per ricordare e rilanciare il loro messaggio di Giustizia e Libertà è un modo molto significativo di ricordare il 25 aprile e con essi tutte le persone che dettero la vita per riconquistare l’Italia, la libertà e la democrazia” così il Presidente della Fondazione Circolo Rosselli Valdo Spini.
Nell’ambito delle celebrazioni dell’ottantesimo anniversario della Liberazione dal nazifascismo, questa mattina la sindaca Sara Funaro è intervenuta alla Baker Hughes - Nuovo Pignone International dove, assieme ai vertici aziendali e ai delegati sindacali, ai rappresentati di Anpi e al giornalista Saverio Tommasi, si è svolta la cerimonia per commemorare i lavoratori che nel marzo del 1944 organizzarono uno sciopero indetto dal CLN contro la fame e il disastro economico, e che pagarono questo atto di ribellione con la deportazione nei campi di sterminio.
“Oggi – ha dichiarato la sindaca Sara Funaro - siamo qui a celebrare e ricordare delle persone che hanno fatto parte della storia di questa fabbrica, della storia della nostra città e del nostro paese. Persone grazie alle quali noi oggi siamo qui. E voglio sottolinearlo con un ricordo personale: quando la mattina dello scorso 11 agosto sono salita sulla Torre d’Arnolfo per suonare per la mia prima volta la Martinella, ho pensato che se non ci fossero stati i tanti partigiani, i tanti cittadini che hanno rischiato la propria vita, e tanti l’hanno persa, lottando per il sogno della libertà, oggi io non sarei qui, perché salvarono i miei nonni.
Se non ci fossero stati gli abitanti di Raggiolo, mio nonno Raul e mia nonna Silvana non sarebbero sopravvissuti, non avrebbe visto la luce mio padre e oggi io non ci sarei. Ecco, sono certa che se ognuno di voi domandasse alle proprie famiglie quella che è la propria storia, in tanti troverebbero un collegamento con quell’epoca e scoprirebbero di essere qui oggi grazie a persone anonime che allora misero da parte la paura e lottarono per la libertà con infinito coraggio. Come comunità, quindi, abbiamo tutti il dovere di ricordare e onorare quelle vite e le loro gesta”.
“In un anniversario così importante - ha proseguito la sindaca Funaro -, omaggiamo i lavoratori del Pignone che insieme a tanti altri uomini e donne della provincia di Firenze furono poi deportati nei campi di Mauthausen, dove a maggio andremo in visita insieme ai ragazzi delle scuole con il Viaggio della Memoria organizzato dalla Città metropolitana, per un momento di riflessione sempre più importante, perché parlare e trasmettere il ricordo alle nuove generazioni è fondamentale per costruire un futuro migliore per tutte e tutti.Athos, Narciso, Ugo, Dino.
Figli della classe operaia hanno fatto la differenza nella nostra città e nel nostro Paese, lottando per la libertà, per la giustizia sociale e per l’uguaglianza, principi universali per i quali dobbiamo continuare a lottare ancora oggi. Tocca a noi custodire la loro memoria, farne tesoro e con il loro ricordo alzare l’attenzione sulle tante, troppe ingiustizie che ci sono in tantissime parti del mondo.
Ricordare è un atto profondamente politico: significa scegliere da che parte stare. Gli uomini e le donne della Resistenza avevano scelto da che parte stare. Quindi quella di oggi non è solo un’occasione collettiva di memoria ma un momento di impegno, di responsabilità e di mobilitazione democratica. Perché scegliamo ancora una volta da che parte stare con determinazione e fermezza: dalla parte della democrazia, della libertà di parola e di pensiero, e dalla parte della pace”.
“Viviamo una situazione di conflitti internazionali drammatici - ha concluso la sindaca Funaro - davanti ai quali non ci possiamo voltare dall’altra parte dicendo che non ci riguardano. E in questi giorni di lutto, voglio ricordare il nostro Papa Francesco, un uomo che si è speso con tutte le sue energie per lanciare messaggi di pace e speranza e che per questo è stato e sarà amato per sempre, sia da chi è credente sia da chi non lo è.
Facciamo quindi tesoro di tutti gli uomini e di tutte le donne che hanno avuto il coraggio di tenere viva e alta l’attenzione su temi primari come la pace, la libertà e la democrazia. E ognuno di noi, nel suo piccolo, si impegni affinché oggi e domani il nostro mondo possa essere migliore. Viva la Resistenza. Viva l’Antifascismo. Viva la Libertà”.
Al termine della cerimonia i partecipanti hanno reso omaggio alla lapide posta internamente al perimetro dell’azienda, che ricorda i lavoratori del Pignone deportati.
Unicoop Firenze ha celebrato gli 80 anni della Liberazione del nostro Paese con una performance di allievi e docenti della Scuola di Musica di Fiesole: l’evento musicale si è tenuto stamattina, all’interno del Coop.fi di Ponte a Greve dove si sono esibiti, con un repertorio di canti della Resistenza, la cantante jazz Mariarita Arancio e il chitarrista Matteo Puccianti. La performance ha visto anche l’esibizione dei musicisti, docenti della scuola, Giulia Fidenti, al sassofono, e Daniele Cantafio, alla tromba.
Il momento più toccante e partecipato è stata l’esecuzione del brano “Bella ciao”, canto popolare italiano associato alla Resistenza partigiana della seconda guerra mondiale che, negli anni, è diventata la canzone simbolo della resistenza ad ogni oppressione. Il brano è stato eseguito dal duo voce e chitarra e, in una seconda esecuzione, dal duo sax e tromba. In scaletta anche i brani Fischia il vento, La guerra di Piero, Eu sei qui voce amar.
All’iniziativa erano presenti Daniela Mori, presidente del Consiglio di sorveglianza di Unicoop Firenze, e Andrea Morandi, vicepresidente dell’Istituto storico toscano della Resistenza e dell'Età contemporanea.
All’evento hanno portato i loro saluti Cristina Manetti, capo di gabinetto della Regione Toscana, Paola Galgani, vicesindaca di Firenze, Claudia Sereni, sindaca di Scandicci, e Cristina Scaletti, sindaca di Fiesole. Tanti i soci, clienti in spesa e i lavoratori della cooperativa che hanno assistito all’iniziativa e accompagnato l’esibizione con applausi.