È stato chiuso con tanto di sigilli. Si tratta di un minimarket in centro. Il provvedimento è stato eseguito dalla Polizia Municipale mercoledì e arriva a seguito di una serie di violazioni da parte del gestore.
Il minimarket era stato infatti già oggetto di una sospensione della vendita di 2 giorni dopo che in agosto era stato colto sul fatto dagli agenti mentre vendeva alcolici dopo le 21. Inoltre è stato sorpreso a vendere superalcolici senza averne i requisiti richiesti dal regolamento UNESCO (ovvero un bagno a servizio dei clienti): per questo la Direzione Attività Economiche il 22 ottobre ha disposto lo stop alla vendita di bevande superalcoliche. L'ordine di sospensione è stato notificato direttamente dal personale del Reparto mercati e Autorizzazioni di Polizia dando 3 giorni per l’adempimento, pena l'esecuzione coattiva. Mercoledì gli agenti sono tornati a controllare se il gestore avesse rispettato la prescrizione e hanno verificato che niente era stato fatto. Per cui, data l'assenza di requisiti per proseguire la vendita, è scattata la chiusura dell’attività con apposizione dei sigilli.
“Prosegue con decisione l’attività della Polizia Municipale e degli uffici della Direzione Attività Economiche per il contrasto a situazioni di illegalità e di abusivismo – dicono gli assessori allo Sviluppo economico Jacopo Vicini e alla Sicurezza e Polizia Municipale Andrea Giorgio – c’è un impegno quotidiano e approfondito a beneficio della città e dei cittadini, che segue anche un principio di equità nei confronti di tutti gli imprenditori che operano nel rispetto delle leggi e che meritano di essere tutelati dal rischio di contesti di potenziale concorrenza sleale. Ringraziamo gli agenti per il lavoro quotidiano per garantire il rispetto delle regole”.
Una sorta di vetrina abusiva fuori dal negozio con appese oltre 500 calamite e quasi 70 borse. Ecco cosa hanno scoperto gli agenti della Polizia Municipale in un negozio nella zona di via Palazzuolo. Il titolare era già stato multato perché aveva esposto merce appoggiata alle pareti dell'edificio in violazione del Regolamento di Polizia Urbana con tanto di diffida a interrompere questa prassi. Dopo alcuni giorni gli agenti sono tornati a controllare e la situazione che hanno trovato era anche peggiore.
Cinque ante di armadio di metallo appoggiate al muro che creavano una sorta di mega espositore. E su questo erano attaccate oltre 500 souvenir a calamita e quasi 70 borse in pelle. Gli agenti hanno quindi contestato la violazione alla persona presente nel negozio, una dipendente che ha chiamato il titolare. L'uomo appena arrivato ha iniziato a inveire contro gli agenti, tanto che alla fine è stato segnalato all'Autorità giudiziaria per oltraggio a pubblico ufficiale. Questa scena è stata ripresa da un amico del titolare che nel frattempo si era avvicinato.
Questi ha rifiutato di dare le generalità e gli agenti l'hanno accompagnato presso gli uffici per il foto-segnalamento. Qui è stato anche diffidato a usare le immagini sui social. Irregolarità sono emerse anche per la dipendente: il titolare non è stato in grado di fornire il contratto di lavoro. È stata quindi inviata la segnalazione all'Ispettorato del lavoro. Per le ante in metallo e la merce esposta è scattato il sequestro.
"Questo intervento rientra nei maggiori controlli in corso sulle attività e in generale sulla zona di via Palazzuolo come concordato con la Prefettura. Controlli che andranno avanti" commenta l'assessore alla Sicurezza Urbana e Polizia Municipale Andrea Giorgio.