"Vaso di fiori," mostra speciale in Palazzo Pitti per quattro mesi

L'opera trafugata dai nazisti è stata restituita oggi, dopo 75 anni, all'Italia dal ministro degli Esteri tedesco Heiko Maas in una solenne cerimonia. Bonisoli: "Giornata storica". Schmidt: "Grazie all'arte rendiamo giustizia alla storia"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 luglio 2019 17:06

 FIRENZE, 19 LUGLIO 2019 – “Il Vaso di Fiori”, opera del pittore fiammingo Jan van Huysum, è tornato a Palazzo Pitti, a Firenze, nel luogo esatto in cui il dipinto si trovava nel luglio di 75 anni fa, prima di essere trafugato dalle truppe tedesche.

A consegnarlo all’Italia è stato il Ministro degli Esteri tedesco Heiko Maas nel corso della cerimonia di restituzione, che si è svolta questa mattina nella Sala Bianca di Palazzo Pitti, alla presenza del Ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi, del Ministro per i Beni e le Attività Culturali, Alberto Bonisoli, del Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Giovanni Nistri, e del direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt.

“Quella odierna è una giornata storica, vince la diplomazia culturale, che negli ultimi tempi con un’accelerazione è riuscita a raggiungere un grande traguardo - ha affermato il Ministro per i Beni e le Attività Culturali Alberto Bonisoli, nel corso della cerimonia - abbiamo ottenuto un risultato importante, di cui sono particolarmente orgoglioso, che dimostra la bontà del lavoro avviato in questi mesi, mentre si conferma ancora una volta prezioso il lavoro svolto dai Carabinieri del Nucleo Tutela del Patrimonio culturale.

All’inizio del mio mandato, più di un anno fa - ha sottolineato il Ministro - ho deciso di riconvocare il Comitato istituzionale per il recupero e la restituzione delle opere d’arte trafugate, e contestualmente di ampliare la composizione di questo organismo a rappresentanti permanenti del ministero degli Esteri e della Giustizia per una maggiore rappresentatività ed efficacia. Da un lato sono convinto che tutelare il nostro patrimonio culturale significa, anche, condurre una lotta senza quartiere al mercato illegale delle opere d’arte, dall'altro che per riuscirci serve un lavoro di squadra”. “E la restituzione de “ Il Vaso di Fiori” all’Italia e alla città di Firenze - ha continuato - lo dimostra e non solo per il valore simbolico sotteso”.

“Oggi - ha ribadito - scriviamo una nuova e importante pagina delle relazioni culturali tra due Paesi fondatori dell’Unione Europea”.

Il Vaso di fiori di Jan van Huysum (olio su tela, 47x35 cm, 1720-1730 circa), resterà ora esposto nell'ambito di una speciale mostra all'interno di una grande teca nella sala della musica della Galleria Palatina per circa quattro mesi. Dopodiché tornerà nella sua originaria collocazione, nella sala dei Putti, sempre all'interno della Galleria Palatina. La riproduzione fotografica del Vaso, con la scritta 'rubato' appesa al suo posto il primo gennaio di quest'anno, quando il Direttore lanciò il suo appello alla Germania per la restituzione del dipinto trafugato dai nazisti, è stata consegnata questo pomeriggio, dopo la cerimonia, al ministro per gli Affari Esteri tedesco Heiko Maas, che la porterà a Berlino con un volo di Stato.

Come aveva promesso il 1 gennaio lo stesso direttore degli Uffizi, in cambio della restituzione dell'originale all'Italia, la Germania avrà a disposizione la copia 'speciale' dell'opera, a suo modo anch'essa unica. "Grazie alla forza della storia dell'arte, oggi tutti insieme rendiamo giustizia alla storia - ha detto il direttore degli Uffizi Eike Schmidt - è con la massima gratitudine che oggi riaccogliamo il Vaso di Fiori di Jan Va Huysum, dopo un'assenza di 75 anni. Oggi è un grande giorno per le gallerie degli Uffizi, per Firenze, per l'Italia, e per l'umanità intera.

Mi auguro che questa restituzione, importantissima, sia la prima di un lunga serie di recuperi di opere d'arte da realizzare. Viva Firenze, viva la giustizia, viva l'amicizia tra i popoli! Per il ritorno di oggi - ha aggiunto Schmidt – c’è stato un grande lavoro di squadra, con ben cinque ministeri coinvolti, soprattutto il Mibac, e il ministero degli Esteri. Questo intenso sforzo collettivo ha consentito di compiere un vero gesto di giustizia storica; io sono molto convinto e soddisfatto di ciò abbiamo fatto.

Io rifarei tutto, di nuovo, subito".

Foto gallery
In evidenza