Un groviglio di lucchetti: Firenze ciclabile è ferma al palo

Quando la Mobilità alternativa diventa una barriera architettonica

Antonio
Antonio Lenoci
09 marzo 2015 19:32
Un groviglio di lucchetti: Firenze ciclabile è ferma al palo

Prendiamo spunto da una segnalazione per chiedere ai nostri lettori un parere sulla gestione della mobilità ciclabile nei pressi della Stazione di Campo di Marte a Firenze.Il capoluogo toscano in via Mannelli si presenta come un groviglio inestricabile di lucchetti. Manca lo spazio vitale, la rampa di accesso alla Stazione ferroviaria, realizzata per facilitare la vita a chi ha difficoltà di deambulazione, è una barriera ad ostacoli. Una vergogna per gli occhi ed un colpo al cuore della città sostenibile e solidale che pretende di essere Firenze. Pochi giorni fa le associazioni ciclistiche fiorentine hanno rilanciato la crociata che intende sviluppare la mobilità Treno più Bicicletta, segnalando però al contempo che Palazzo Vecchio non avrebbe fatto molto per le due ruote in termini di corsie protette, attraversamenti e soprattutto spazi per la sosta.Polemica sterile oppure semplice realtà?A pochi metri dalla Stazione, sul viale dei Mille, sempre nei giorni scorsi, un Blitz anti-degrado ha portato alla rimozione di innumerevoli mezzi a due ruote lasciati legati lungo le inferriate.

C'è chi ha gridato allo scandalo, alla follia. Perché il posto non c'è e portare via il mezzo a chi lo usa per lavoro sarebbe un atto insensato. La solita lotta tra Titani si è così materializzata ancora una volta, da una parte i pedoni e dall'altra i ciclisti. I poveri, insomma, non si sopporterebbero più.Vivere in bicicletta si può: lo dimostrano città come Ferrara, Modena, Mantova chiamate sempre in causa quando si tratta di fare convegni o seminari, ma dimenticate nella vita di tutti i giorni.

Basterebbe ammettere i propri limiti ed incassare la sconfitta, con dignità. Ma poi arrivano i premi, i riconoscimenti internazionali (mentre i ciclisti si guardano chiedendosi "Noi? Hanno premiato noi?") e la fantasia torna a viaggiare, si supera. Siamo una perfetta città ciclabile.Abbiamo raggiunto il nostro traguardo oppure, per poter arrivare a dire "Lasciate l'auto a casa" servirebbe ancora qualche servizio in più, qualche incentivo più credibile?

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