Anci Toscana e Associazione Stampa Toscana hanno siglato oggi un’intesa che fissa elementi e criteri per l’assunzione e il trattamento dei giornalisti negli uffici stampa dei comuni. L’accordo arricchisce e aggiorna quello già adottato dalle parti nel gennaio 2016, quando l’Anci Toscana, di concerto con l’Ast, inviò una lettera a tutti i sindaci con l’obiettivo di fare chiarezza e di aiutare amministratori e tecnici comunali a predisporre bandi corretti e completi.
Sulla scia quell’accordo, nel luglio 2017 L’Anci nazionale e la Federazione nazionale della stampa italiana hanno stipulato una analoga intesa valida per tutti i Comuni italiani, integrandola con l’auspicio che le caratteristiche e gli istituti propri del contratto giornalistico, già applicato in questi anni da più amministrazioni regionali, possano in futuro essere estese anche al personale giornalista degli enti locali. Quel protocollo viene oggi recepito a livello toscano.
“Si tratta di regole semplici e condivise – dicono il presidente di Anci Toscana Matteo Biffoni e il presidente dell’Ast Sandro Bennucci - che garantiscono da un lato la professionalità e la dignità del lavoro giornalistico, e dall’altro la qualità e la regolarità del servizio richiesto dai Comuni. Auspichiamo e invitiamo le amministrazioni a seguire quanto indicato dall’intesa, con l’obiettivo di rendere sempre più corretta, seria ed efficace l’informazione degli enti pubblici, che oggi riveste un’importanza sempre maggiore nella vita delle istituzioni e dei cittadini, e che può essere garantita solo da professionisti del settore”.
Questo il testo dell’intesa
“La legge 150/2000 prevedeva che ogni Comune si dotasse di un ufficio stampa, composto da giornalisti e capace di garantire trasparenza all’attività amministrativa dell’ente. Purtroppo, a distanza di diciotto anni, non tutte le amministrazioni comunali hanno, anche in Toscana, dato corso a questa norma.
Dall’ultimo censimento realizzato da Anci Toscana e Associazione Stampa Toscana risulta infatti che solo la metà dei Comuni ha un ufficio stampa, con strutture però che, spesso, non sono parte stabile dell’organizzazione funzionale dell’ente e/o personale con incarichi esterni, di staff o legislatura. L’altra metà dei Comuni un ufficio stampa proprio invece non ce l’ha, anche se svolge ugualmente attività di informazione assimilabile a quella giornalistica, demandando tali funzioni, a differenza di quanto prevede la legge, al portavoce o alla segreteria.
Per questo Anci Toscana, di concerto con l’Ast, l’Associazione Stampa Toscana, nel gennaio 2016 ha inviato una lettera a tutti i sindaci con l’obiettivo di fare chiarezza e di aiutare amministratori e tecnici comunali a predisporre bandi corretti e completi.
Il 12 luglio 2017, prendendo spunto proprio dal lavoro già fatto in Toscana, Anci nazionale e Federazione Nazionale Stampa Italiana hanno siglato un protocollo d’intesa su questo tema.
Accordo che auspica che le caratteristiche e gli istituti propri del contratto giornalistico, già applicato in questi anni da più amministrazioni regionali, possano in futuro essere estese anche al personale giornalista degli enti locali.
Nell’attesa che ciò avvenga, Anci Toscana e Associazione Stampa Toscana - insieme al gruppo di specializzazione Giornalisti uffici stampa della Toscana - hanno deciso di aggiornare e condividere il promemoria che fissa quegli elementi che, ad oggi, devono contraddistinguere ogni bando pubblico indetto dai Comuni per un posto da giornalista di ufficio stampa, per garantire trasparenza e informazione nei confronti della cittadinanza, ma anche visibilità e risalto all’azione dell’amministrazione. Questo sia a beneficio delle amministrazioni, perché rispettino le regole e non rischino l’impugnazione dell’atto, sia a tutela dei giornalisti che intendono partecipare al bando stesso.
Anci Toscana e Associazione Stampa Toscana quindi auspicano che ogni Comune possa avvalersi - anche ricorrendo alle eventuali forme associate previste dalla legge - di un Ufficio Stampa per lo svolgimento di quelle attività di informazione rivolte alla comunità locale e ai mass media, tenendo conto dei punti fondamentali per l’istituzione di questo servizio. Ovvero: il riferimento normativo alla legge 150/2000 che regolamenta le attività di 'informazione nella Pubblica Amministrazione; la richiesta di iscrizione del personale che svolge mansioni di giornalista all’interno di ufficio stampa all'Albo dei giornalisti (sia professionisti che pubblicisti); la presenza, nella commissione di esame del concorso o selezione per la scelta del personale, di almeno un giornalista professionista, per una corretta valutazione tecnica dei requisiti richiesti e della predispozione e poi successiva valutazione delle eventuali prove pratiche; il riferimento, a seconda dell'inquadramento contrattuale previsto, alla corretta gestione previdenziale Inpgi (In attuazione di quanto previsto dalla Circolare n.80907 del 24.9.2003 del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, che stabilisce l’obbligo di versamenti alla cassa di previdenza di categoria, anche nel pubblico, per i giornalisti che lavorano negli uffici stampa, indipendentemente dal contratto applicato); rispetto all’inquadramento contrattuale, la valutazione dell’eventuale regime del contratto giornalistico, fermo restando che, allo stato attuale, il rapporto di lavoro dei giornalisti è regolato dal contratto comparto Regione e Autonomie locali; nel caso della presenza di più giornalisti all’interno dell’Ufficio stampa, di valutare la possibilità di istituire la figura di capo ufficio stampa, giornalista, da contrattualizzare riconoscendone il profilo di lavoratore subordinato.
La Legge 150/2000 prevede, anche per ottimizzare le risorse, la possibilità per i Comuni di dotarsi di un ufficio stampa in forma associata, indipendentemente dal fatto che i suddetti Comuni abbiano o meno rapporti di collaborazione o gestione associata per altri tipi di servizio.
A seguito di tale accordo, l’Associazione Stampa Toscana si rende disponibile, in modo volontario e gratuito, per quei comuni che lo richiedano, a partecipare alla stesura dei bandi, in modo tale che siano redatti correttamente; nonché all’indicazione dei giornalisti professionisti nella commissione d’esame. L'Anci Toscana è a disposizione per eventuali chiarimenti in merito.”