Ucraina: cinque bambini ricoverati in Toscana grazie ad un volo CROSS

Lunedì 4 aprile a Bagno a Ripoli aperitivo di solidarietà. Catena umanitaria a Greve in Chianti

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
27 marzo 2022 22:38
Ucraina: cinque bambini ricoverati in Toscana grazie ad un volo CROSS

Quattro minori ucraini, maschi, e una ragazza che ha appena compiuto 18 anni, tutti con patologie tumorali, sono stati accolti stanotte dal Servizio sanitario toscano grazie ad un volo gestito dalla Centrale Remota Operazioni Soccorso Sanitario che ha sede a Pistoia.

Il più piccolo di loro ha 16 mesi, gli altri 9, 15, 17 e 18 anni. I primi tre sono stati accolti al Meyer di Firenze, mentre gli altri due sono stati ricoverati al Santa Chiara di Pisa. Nelle due strutture sanitarie potranno essere curati con efficacia e in sicurezza, lontano dal teatro di guerra ucraino.

L'aereo governativo della Guardia di Finanza è decollato ieri alle 17 da Pratica di Mare (Roma) con destinazione Rzeszów (Polonia) a 170 km da Leopoli. A bordo un team di due medici e un infermiere provenienti dalla Regione Abruzzo che da domani sostituirà il team toscano del Meyer. Domenica 20 marzo una task force del Meyer era infatti partita per Rzeszów a supporto dei bambini bisognosi di cure che si trovano nella zona, in fuga dalla guerra. A far parte del team, un chirurgo del Centro ustioni, una pediatra specialista in malattie infettive e un infermiere del pronto soccorso, che hanno visitato i bambini malati, segnalando alla CROSS i casi che hanno massima urgenza di essere trasferiti negli ospedali pediatrici italiani, Meyer incluso.

Approfondimenti

A Rzeszów è inoltre attivo un modulo della Misericordia composto da 16 persone, e un interprete, con a disposizione 2 ambulanze, 4 pulmini e 1 auto. Il team sanitario ha provveduto ad accogliere 16 bambini provenienti dal confine ucraino: 5 destinati alla degenza in Toscana e 11 assegnati alle strutture pediatriche di Bologna, Pescara e Roma. Li ha visitati e verificato che potessero sostenere il viaggio e, terminato l'imbarco delle 34 persone, compresi i familiari che li accompagnano, l'aereo è subito decollato per l'Italia dove è giunto poco prima di mezzanotte.

La CROSS, diretta da Piero Paolini, è una struttura che opera per conto del Dipartimento Nazionale di Protezione Civile con l'obiettivo di coordinare i soccorsi sanitari in supporto alle Regioni colpite da una grande emergenza.

Eugenio Giani, presidente della Toscana, ha accolto con soddisfazione la notizia del volo dalla Polonia. "La nostra regione dimostra ancora una volta di essere all'altezza delle sfide imposte dai tempi tragici che stiamo vivendo con timore e apprensione. Il nostro Servizio sanitario, la nostra protezione civile, i nostri volontari, la CROSS, vanno ringraziati per quanto stanno facendo in soccorso alle popolazioni colpite dalla guerra".

Ai ringraziamenti si sono uniti anche l'assessore al diritto alla salute Simone Bezzini: "Gli operatori sanitari, i volontari, il personale della Cross, le aziende ospedaliero-universitarie e territoriali stanno facendo un enorme lavoro per garantire assistenza e cure a tutti coloro che ne hanno bisogno" e l'assessora alla protezione civile Monia Monni: "La CROSS, che fa parte della protezione civile, è un'eccellenza capace di intervenire con grandi capacità e tempestività. Lo ha dimostrato nuovamente portando in salvo i 16 minori e garantendo loro una prospettiva di cura".

Un aperitivo di solidarietà per raccogliere fondi da destinare all'accoglienza della popolazione ucraina in fuga dalla guerra. L'iniziativa, intitolata “Insieme per l'Ucraina”, si svolgerà lunedì 4 aprile a partire dalle 18.45 presso la sala Ruah in piazza San Francesco a Bagno a Ripoli, ed è organizzata dal Comune insieme alla società di refezione Siaf, la parrocchia di Santa Maria a Quarto e le associazioni di volontariato del territorio.

La serata avrà una finalità benefica. Il ricavato dell'aperitivo sarà interamente destinato a sostenere progetti di accoglienza per le famiglie ucraine rifugiate a Bagno a Ripoli. “Siamo di fronte a un'emergenza umanitaria senza precedenti nel cuore dell'Europa. Sono già 55 le persone ucraine in fuga dall'aggressione russa accolte dalla nostra comunità, il numero è destinato ad aumentare”, spiega il sindaco Francesco Casini.

La maggior parte dei profughi sono madri sole con bambini e minori non accompagnati. In parte sono inseriti nei progetti di accoglienza del Comune coordinati dalla prefettura con la rete Sai, e nei circuiti Caritas. “Ma in molti stanno trovando ospitalità presso famiglie che si sono messe a disposizione per ospitare i profughi, aprendo le porte delle loro case”, dice Casini.

L'appuntamento del 4 aprile, continua il sindaco, dopo la grande manifestazione per la pace delle scorse settimane, “sarà un nuovo messaggio di vicinanza alla popolazione ucraina. Ma soprattutto l'occasione per raccogliere risorse da destinare a progetti concreti per l'accoglienza, per quelli già in atto e per attivarne di nuovo. Sarà un'accoglienza a tutto tondo: dai servizi alla persona all'inserimento scolastico dei bambini. Tante società sportive si sono dette pronte ad accogliere i bambini ucraini per fare sport gratuitamente. La generosità della nostra comunità è già grande, dobbiamo dargli seguito, il 4 dovremo essere in tanti”.

Ago e filo contro la guerra

Dopo aver confezionato con le loro mani 60 mila mascherine durante l'emergenza Covid, le sarte ripolesi scendono in campo per sostenere la popolazione ucraina. Le Tipe, il gruppo di sarte di Bagno a Ripoli, Grassina e Antella, supportato dalla Commissione Pace e Diritti del Comune, ha rimesso in moto le macchine da cucire per realizzare centinaia di bandiere della pace. Bandiere molto particolari, formate da strisce di stoffa singole non cucite, come a simboleggiare lo strappo alla pace provocato dalla guerra.

“Proprio per questo – spiegano le Tipe – abbiamo deciso di chiamare l'iniziativa 'Ricuciamo la pace', ognuno può dare il suo contributo, il progetto infatti aiuterà la popolazione ucraina in fuga dall'aggressione russa”.

Le bandiere possono essere trovate in alcuni negozi di Grassina, Antella e Bagno a Ripoli. L'acquisto è a offerta libera (minimo 5 euro). Il ricavato sarà interamente destinato alla Caritas per l'accoglienza dei profughi ucraini. L’iniziativa si svolge con il patrocinio del Comune, in collaborazione con il Ccn “Grassina e le sue botteghe”, il Comitato Vivere all’Antella, e il Ccn di Bagno a Ripoli.

GREVE IN CHIANTI

La catena umanitaria a sostegno della popolazione ucraina, devastata dalla guerra in corso da quasi un mese, non si ferma nel Chianti. Anzi si rafforza attraverso la rete di solidarietà che il Comune di Greve e le associazioni del territorio mettono in campo grazie al volontariato locale, risorsa che si conferma preziosa se non indispensabile nella situazione di emergenza che sta mettendo in ginocchio il paese ucraino invaso dall'occupazione militare russa. Sono oltre 130 le scatole, contenenti alimenti a lunga scadenza, materiali sanitari, cura per la persona e coperte che l'Associazione Volontariato Grevigiano, presieduta da Paolo Stecchi, ha raccolto grazie alla generosità della comunità di Greve in Chianti.

Il materiale, raccolto in alcuni spazi messi a disposizione dai negozi Coop di Greve e Panzano, è stato poi trasportato con i veicoli dell’Avg. Gli aiuti umanitari sono stati consegnati al centro di accoglienza Anpas Toscana a Galleno, nel Comune di Fucecchio, che li porterà a destinazione in Romania attraverso il viaggio della solidarietà. Chiunque volesse aderire può continuare ad effettuare donazioni il mercoledì e il sabato dalle ore 16 alle ore 18:30 nella sede dell'Avg in via della Pace 8.

“Un ringraziamento a tutti coloro che hanno contribuito alla raccolta di alimenti e beni di prima necessità per le famiglie ucraine che stanno soffrendo a causa della guerra - dichiara Stefano Trentanove dell’Avg - stiamo valutando anche la possibilità di attivare un centro di ascolto per gli ucraini che risiedono nel nostro territorio, con i parenti e familiari rimasti travolti dalla guerra, al fine di offrire loro un aiuto concreto attraverso un supporto psicologico”.

Intanto il Comune sta facendo la sua parte con un lavoro di squadra condiviso con i comuni dell'Unione comunale del Chianti Fiorentino per la gestione dell'accoglienza e l’inserimento scolastico.

“Abbiamo predisposto un vademecum con le indicazioni per chi arriva dall'Ucraina e chi ospita i profughi nel Chianti, abbiamo inoltre attivato personale e recapiti dedicati per la gestione delle informazioni da trasmettere ai cittadini e ai profughi”. Sono le parole del sindaco Paolo Sottani che annuncia l'attivazione di un servizio di interpretariato, gestito da una volontaria ucraina che risponderà alle domande e alle richieste di aiuto delle famiglie che ospitano e che arrivano dall'Ucraina.

Il Comune ha affidato ad una cittadina ucraina residente a Greve il seguente recapito telefonico: cell. 334 243 2562. Il vademecum che sintetizza le indicazioni principali e le modalità operative per sostenere la popolazione ucraina attraverso l’accoglienza nelle abitazioni private è disponibile nelle reti civiche dei Comuni dell’Unione del Chianti fiorentino.

Foto gallery
Notizie correlate
In evidenza