Turismo a Firenze: il turista torna a spendere in città

Budget predefiniti e attenzione al portafoglio ma una maggiore propensione a spendere rispetto agli scorsi anni

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 maggio 2015 14:58
Turismo a Firenze: il turista torna a spendere in città

“Con il consuntivo di Pasqua e le prime stime delle presenze in Toscana per questi ponti di primavera possiamo confermare le previsioni ottimistiche per l’inizio stagione – afferma il direttore generale di Confcommercio Toscana Franco Marinoni - anche se ci sono grosse differenze tra i vari territori della Toscana. Le coste hanno fortemente risentito del meteo non proprio primaverile e della contrazione dei flussi provenienti da alcuni paesi chiave come la Russia, mentre le città d’arte hanno registrato un tasso medio di occupazione molto alto sfiorando il tutto esaurito nel capoluogo. Emerge però che l’organizzazione di eventi – di qualsiasi tipologia – permette di realizzare le performance migliori anche col cielo coperto. Il Centro Studi turistici stima circa 300.000 presenze sui due ponti primaverili aprile/maggio, ma a consuntivo il risultato potrebbe essere ben migliore”.

Spiega Franco Marinoni, direttore generale Confcommercio Toscana: “Si è trattato di soggiorni brevi , non più di tre notti, certo non paragonabili al calendario dello scorso anno, che metteva in fila festività pasquali e ponti primaverili con possibilità di vere e proprie mini-vacanze. Ma questi ultimi tre giorni hanno portato una boccata d’ossigeno da inizio stagione. Il movimento di stranieri in questo periodo continua a essere molto alto, ma il picco delle prenotazioni nei ponti primaverili afferisce per buona parte al turismo interno, una fetta del mercato importante che nei prossimi anni dovrà essere maggiormente curata, sia con strumenti che consentano la destagionalizzazione dei flussi, sia con politiche regionali che aiutino le imprese a fare investimenti in tal senso”.

Le aspettative degli operatori si concentrano ora sul ponte del 2 giugno, tradizionale test per l’analisi dell’andamento della stagione estiva, soprattutto per il turismo balneare.

Aldo Cursano, presidente regionale e vicario nazionale Fipe (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) Confcommercio Toscana commenta i risultati dei week-end del 25 aprile e del primo maggio e fa i suoi pronostici per il 2 giugno. “Il tempo incerto degli scorsi fine settimana non ha scoraggiato le famiglie indirizzate alla visita culturale, e i pubblici esercizi sono stati in qualche caso favoriti dalle piogge sparse che hanno influito negativamente sulle escursioni all’aria aperta. Il giro di affari per ristoranti, bar e pizzerie si è aggirato su un 12 % di fatturato in più rispetto allo scorso anno.

La leva del prezzo resta importante, i budget sono predefiniti, ma si torna a respirare e si ricominciano a vedere le famiglie anche in ristoranti e pizzerie. Gli ultimi anni di crisi hanno modificato profondamente lo stile di vita e la capacità di spesa dei toscani, cambiamenti che non si cancellano certo con un paio di settimana andati bene. Il mercato interno continua a essere in crisi, si parla di due caffè invece di uno, di un aperitivo a cui lo scorso anno si rinunciava”.

Conclude Marinoni: “La scelta strategica degli imprenditori di tenere i negozi aperti durante le festività, gli eventi culturali e ricreativi, oltre ai giorni di ferie, hanno dimostrato che la vivacità dei nostri centri urbani favorisce il flusso turistico. Cultura, shopping e proposte enogastronomiche fungono da incentivo a chi vuole visitare città, coste, e campagne toscane. Se la propensione alla spesa è migliorata, non sarà un po’ di pioggia a fermarla”.

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