Treni regionali, i Sindaci del Valdarno chiedono chiarimenti

Dirottamento degli interregionali sulla linea lenta: lettera congiunta all’assessore regionale alle Infrastrutture

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 Settembre 2025 16:24
Treni regionali, i Sindaci del Valdarno  chiedono chiarimenti

Questa mattina i Sindaci di Figline e Incisa Valdarno, Reggello e Rignano sull’Arno hanno inviato una lettera all’Assessore alle Infrastrutture e ai Trasporti della Regione Toscana, per chiedere aggiornamenti e garanzie sul futuro dei treni interregionali che percorrono la linea Direttissima Firenze–Roma, che a partire da gennaio 2026 dovrebbero essere deviati sulla linea lenta.

Nella missiva i primi cittadini sottolineano la crescente preoccupazione delle comunità del Valdarno, fortemente dipendenti dal servizio ferroviario regionale per motivi di studio e di lavoro. “Per le nostre comunità l’ipotesi di blocco rappresenta una prospettiva allarmante, con il rischio di compromettere gravemente la mobilità quotidiana di migliaia di cittadini. È indispensabile conoscere quale sarà la posizione ufficiale della Regione Toscana e quali iniziative concrete intenda assumere per tutelare il diritto alla mobilità dei pendolari del Valdarno”, si legge nella missiva.

Una battaglia che viene da lontano e che vede uniti tutti i Comuni del Valdarno fiorentino ed aretino, preoccupati per gli ulteriori disagi che il provvedimento potrebbe portare. La preoccupazione è amplificata anche dalla mancanza di certezze, nonostante le iniziative delle Regioni Toscana, Umbria e Lazio e le dichiarazioni riportate dalla stampa sul possibile confronto con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e l'ART (Autorità di Regolazione dei Trasporti). I tre amministratori chiedono con urgenza “un aggiornamento sullo stato del confronto istituzionale in corso e sulle prospettive di deroga o rinvio del provvedimento”, sottolineando come la questione assuma particolare rilevanza anche in relazione all’arrivo dei nuovi convogli regionali a 200 km/h già programmati.

La lettera, datata 9 settembre 2025, rappresenta un fronte comune del territorio valdarnese che non intende rimanere spettatore passivo di decisioni che potrebbero compromettere gravemente la mobilità di migliaia di cittadini che quotidianamente utilizzano il treno per raggiungere Firenze o Roma per motivi di studio e lavoro.

In evidenza