Treni: appello di Giani per il tunnel sotto Firenze entro il 2026

Che dovrebbe sciogliere il complesso nodo ferroviario locale

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 dicembre 2021 15:21
Treni: appello di Giani per il tunnel sotto Firenze entro il 2026

Una vera giornata da incubo quella vissuta fin da stamani dai viaggiatori toscani. I ritardi ed i disagi alla circolazione sono stati indescrivibili. Alcune problematiche che hanno provocato i forti ritardi dei treni in transito, arrivo e partenza da Firenze sono riconducibili alla messa a punto del sistema Apparato Centrale Computerizzato Multistazione attivato pochi giorni fa nel capoluogo. In queste prime fasi di esercizio, vista la complessità del nodo ferroviario fiorentino e il sofisticato software che ne regola il funzionamento, sta provocando alcune problematiche con impatto sulla riprogrammazione delle corse in caso di anormalità e ritardi, sulle quali i tecnici di RFI, di Borbardier/Alstom stanno lavorando per una loro quanto più rapida e definitiva soluzione.

Come ciliegina finale, poi, a peggiorare la situazione, dalle prime ore del pomeriggio, ecco il consueto guasto tecnico all’infrastruttura tra Arezzo e Firenze, tutti i treni percorrono pertanto la linea convenzionale con un aumento dei tempi di viaggio.

Ogni giorno o che sia la Faentina, o la linea Firenze- Viareggio, o il Valdarno c’è un disagio, una segnalazione delle difficoltà degli utenti. L’assessore regionale Baccelli il 7 dicembre ha convocato una cabina di regia con Trenitalia e Rfi.

“Quanto avvenuto ieri deve essere un campanello d’allarme sull’urgenza di realizzare il sotto-attraversamento dell’Alta velocità a Firenze. L’idea di dilatare la fine lavori del tunnel Belfiore-Campo di Marte al 2028 è assurda. Dobbiamo invece impegnarci a rispettare i tempi imposti dal PNRR e puntare a concludere tutto nel 2026. Solo così potremo rendere il sistema ferroviario italiano efficiente e degno di un paese europeo e non vulnerabile come invece ieri ha dimostrato di essere”.

Questo l’appello che il presidente Eugenio Giani ha rivolto al Governo all’indomani del sabato nero che a causa di un problema col nuovo software installato pochi giorni fa a Firenze Campo di Marte, ha quasi paralizzato la circolazione dei treni facendo accumulare ore di ritardo.

“E’ inutile pensare ad altre strategie sull’Alta Velocità - ha proseguito Giani - se prima non si completa l’asse fondamentale in Italia, ovvero il collegamento Milano Roma con i nodi di Bologna e Firenze quali punti strategici dai quali si diramano i collegamenti verso l’Adriatico da Bologna, e verso il Tirreno da Firenze. Ed è anche inutile parlare della prospettiva di valorizzare il trasporto pubblico locale su rotaia con tanto di mobilità sostenibile fondata sulla trazione elettrica, se prima non si rende prioritaria la realizzazione del tunnel sotto Firenze.

"Firenze, in particolare, è uno snodo che, finché non vedrà realizzato il tunnel che permetterà la separazione dei treni AV convogliati sul passaggio sotterraneo rapido dai treni regionali e locali destinati sui binari in superficie, sarà sempre esposto a una fragilità che potrà far piombare questa stazione in situazioni come quella di ieri, in cui si sono registrati in media 120/140 minuti di ritardo".

"La commistione dei due canali, Alta velocità e treni regionali, fa sì che ogni ritardo di un treno AV si rifletta sul sistema dei treni locali e la conseguenza è lo scoraggiamento all’uso del treno. Un effetto che va ad aggravare quello che è già un problema nazionale: lo scarso utilizzo da parte dei cittadini del trasporto pubblico su rotaia".

"Perché non dimentichiamolo, Firenze, per la sua posizione baricentrica nello Stivale, svolge un ruolo fondamentale nella efficienza della rete ferroviaria di tutto il Paese".

“Sono convinto – ha concluso Giani - della serietà del ministro Giovannini con il quale mi sono confrontato più volte sulla questione, che mi ha dato rassicurazioni sul suo impegno a riguardo. Mi auguro che quanto avvenuto ieri possa essere un ulteriore motivo di riflessione”.

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