Tremore vulcanico sull'Etna e terremoto in Garfagnana

Nelle stesse ore in cui la terra tremava nella provincia di Lucca, è in corso un'intensa attività stromboliana dell'Etna

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 maggio 2016 19:10
Tremore vulcanico sull'Etna e terremoto in Garfagnana

Un mercoledì particolarmente turbolento per quanto concerne l'attività sismica sul territorio nazionale. L'Istituto Nazionale di Vulcanologia monitora attentamente la situazione fornendo continui aggiornamenti sul portale ufficiale. "Lancio di bombe incandescenti oltre l'orlo craterico e ricadute di materiale piroclastico sui fianchi del cono" così L'INGV descrive l'attività in corso stamani sul cratere nord-est dell'Etna. Nel mattino del 18 maggio, tale attività è stata "accompagnata anche da emissioni di cenere vulcanica con un pennacchio diretto verso est-sudest, che si è disperso nell'atmosfera.

Si sono osservati anche deboli bagliori in corrispondenza della bocca del 25 novembre 2015 sull'alto fianco orientale del Nuovo Cratere di Sud-Est (NSEC). L'ampiezza del tremore vulcanico è rimasta elevata, mantenendo i valori raggiunti nella serata del giorno precedente. In tarda mattinata, un clinometro posto a Punta Lucia, a quasi 3000 m di quota e a circa 1 km a nord-ovest del NEC, ha registrato una rapida inflazione (rigonfiamento) dell'area sommitale".Alle ore 11:40:49 la strumentazione della sala sismica di Roma ha registrato un terremoto di magnitudo ML 3.1 nella provincia di Lucca a 2 km da Minucciano e 12 km a nord-est di Carrara.

Poco dopo le 12:50 del 18 maggio 2016, sull'Etna i sistemi di sorveglianza visiva e termica dell'INGV-OE hanno registrato l'inizio di attività eruttiva alla Voragine (VOR), che in pochi minuti ha preso il carattere di fontana di lava pulsante. Allo stesso tempo è diminuita l'attività stromboliana del NEC passando ad emissione di cenere scura, per poi cessare. "Con l'inizio dell'attività parossistica, si è registrato un repentino aumento dell'ampiezza del tremore vulcanico, la cui sorgente si è spostata dal NEC verso la VOR.

Dalla Voragine si è alzato un pennacchio di cenere piegato dal vento verso est-sudest, raggiungendo un'altezza di 3000-3500 m sopra la cima dell'Etna. Nel pomeriggio è iniziato un trabocco di lava dall'orlo occidentale della depressione craterica Voragine-Bocca Nuova, alimentando un modesto flusso lavico diretto verso ovest e limitato all'area sommitale".L'INGV avvisa che "sta continuando l'attività di fontana di lava alla VOR. L'attività eruttiva viene seguita costantemente attraverso i sistemi di sorveglianza visiva, termica, sismica e delle deformazioni del suolo".

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