Tramvia al Duomo, anzi no: cosa succede in Giunta?

Dopo che il sindaco Nardella ha sconfessato l'assessora Del Re le opposizioni si scatenano

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 marzo 2023 16:31
Tramvia al Duomo, anzi no: cosa succede in Giunta?

“Si resta basiti a scoprire che nel 2023 a Firenze ci sia ancora chi, sedendo in giunta, affermi di voler portare il tram in piazza Duomo. Bene ha fatto il sindaco Nardella a sconfessare immediatamente la sua assessora Del Re, ma adesso ne pretenda anche dimissioni immediate. Vogliamo ricordare, a Del Re e agli altri nostalgici dei binari sotto il Battistero, che c’è stato un referendum, nel febbraio del 2008, che ha visto quel progetto bocciato dai fiorentini. Non solo: in quell’occasione i cittadini votarono anche contro l’ipotesi di una terza linea”. Lo afferma il capogruppo di Forza Italia Mario Razzanelli.

“Non solo non si può tornare indietro nella storia della nostra città, ma abbiamo anzi il dovere di guardare avanti. Se lo scempio dell’inutile VACS, con pali e fili che rovineranno piazza San Marco, sembra essere purtroppo avviato, così non è per la linea 3.2.1. Salviamo i viali di circonvallazione, viale dei Mille e Campo di Marte, salviamo Gavinana: facciamo una consultazione e torniamo a chiedere agli abitanti dei quartieri interessati se vogliono questa opera costosissima e impattante davanti alle proprie finestre di casa” aggiunge Razzanelli.

“Dopo la clamorosa querelle di ieri tra l’assessore Del Re e il sindaco Nardella, sembra ormai chiaro che la gestione della città non fili più liscia come su un tavolo da biliardo - osservano consiglieri comunali di Fratelli d’Italia Alessandro Draghi e Jacopo Cellai, e i consiglieri in Città metropolitana Claudio Gemelli, Alessandro Scipioni e Alessandra Gallego - Se fossimo a Londra, dove guarda il caso esiste già lo scudo verde (la congestion charge), oggi si sarebbero già aperte le scommesse su quante ore manchino alle dimissioni del Sindaco o della Del Re, ma siccome siamo a Firenze e il gioco d’azzardo non ci garba più di tanto, siamo ad interrogarci se oramai la giunta Nardella non sia arrivata al capolinea, e non di una linea di tram, ma della propria parabola politica.

Comprendiamo che la maggioranza ed il PD possano avere divergenze su alcuni punti: destinazione di edifici, sensi unici, giardini e parcheggi, ma avere una posizione divergente su scudo verde e tramvia al Duomo non è accettabile.Non possiamo permettere che i cittadini fiorentini e dei comuni limitrofi siano sballottolati quotidianamente da dichiarazioni estemporanee di assessori e sindaco.Se il PD non ha più un quadro d'insieme uniforme sulla città, è giunto il momento di elezioni anticipate.Lunedì prossimo chiederemo in aula un chiarimento agli assessori Giorgetti e Giorgio sulle novità emerse ieri. Eh sì: la gestione Nardella non fila più liscia come su un tavolo da biliardo, ma sembra piuttosto un flipper in tilt”, conclude Fdi.

Rincara la dose il consigliere del gruppo Centro e vice presidente vicario del Consiglio comunale Emanuele Cocollini insieme al capogruppo Ubaldo Bocci: "Dopo molteplici segnali, che peraltro continuano anche in queste ore, di una maggioranza sempre più disunita e in disaccordo su quasi tutto, ieri con il voto sul Piano Operativo si è toccato il fondo. Prima il gruppo PD che presenta un ordine del giorno che costringe l’assessore all’urbanistica a rivedere, non uno, ma 22 punti del piano appena approvato, poi il sindaco costretto a sconfessare lo stesso assessore su due temi non proprio banali: il passaggio del tram da piazza Duomo e lo scudo verde. Ricordiamo che siamo in esercizio provvisorio da tre mesi, il Piano operativo è stato approvato ieri dopo anni di lavoro e già il PD ne chiede modifiche sostanziali.

Crediamo ci debba essere un limite, di ragionevolezza e di serietà, allo sbando che l’amministrazione comunale guidata da Nardella sta vivendo ormai da mesi. E non basta, non può bastare, l’ennesimo rimpasto, magari stavolta cogliendo al balzo la palla dell’uscita fuori dal coro di Del Re per dare una spruzzata di sinistra alla squadra di giunta.Firenze merita molto più di questo spettacolo poco decoroso. Forse oltre al Maggio, ad essere commissariato dovrebbe essere il Comune di Firenze”.

“Apprendiamo dalla stampa - dicono il Capogruppo in Palazzo Vecchio e Segretario provinciale della Lega, Federico Bussolin, e del Commissario comunale Lega, Federico Bonriposi - che il sindaco Nardella, letti i quotidiani odierni, ha parlato contro l'assessora Del Re. Infuriato per l'uscita sul Duomo e lo scudo verde - sostiene la stampa - il Sindaco è uscito allo scoperto per sconfessarla: “Non ho intenzione di riaprire con la mia amministrazione il tema del passaggio della tramvia dal Duomo.

Quella dell’Assessora Del Re è una iniziativa di cui non ero a conoscenza, non condivisa né da me né dalla giunta, e non è presente nel programma di mandato con cui siamo stati eletti, né è prevista nel Piano Operativo" ha affermato. Una sconfessione pesante che sa di cacciata dalla Giunta. Nessuno può parlare in dissenso. Non c'è libertà di pensiero in breve nel Pd odierno, pare. L'effetto “democratico” della Schlein si fa sentire!”.

“Anche sul tema dello scudo verde, Nardella ha preso forti distanze dalla Del Re affermando: “E’ noto a tutti che non comporterà pagamento di pedaggi, ma servirà esclusivamente al monitoraggio del traffico e al controllo dei veicoli inquinanti a cui non è consentito circolare secondo la legge. Di questo progetto se ne occupano gli assessori con deleghe all’ambiente e alla mobilità Andrea Giorgio e Stefano Giorgetti”. Insomma adesso comanda Giorgio, l'emanazione della Schlein a Firenze, e non si decide senza il suo via libera? Ma chi quindi decide adesso per la città, Nardella o Giorgio? Non vogliamo che le guerre interne post congresso danneggino la nostra città.

Per questo come Lega vigileremo attentamente, pronti a sollevare ogni anomalia”.“Siamo preoccupati di questo clima che si respira oggi e non solo nella Giunta Nardella. A poche ore dal via libera al POC che la maggioranza si è votato da sola, come Lega notiamo fibrillazioni pericolose per la sua attuazione. Non vorremmo che l'avvento della Schlein avesse cambiato anche le priorità infrastrutturali della città. Tav e aeroporto Sindaco sono sempre anche per Lei delle urgenze per Firenze?”.

"Ieri in aula - osservano Dmitrij Palagi e Antonella Bundu - Sinistra Progetto Comune - ci è stato detto che avere delle perplessità sulla proposta di Scudo Verde non sarebbe di sinistra. Però la nostra posizione è stata votata in Città Metropolitana e dalla maggioranza della Commissione 6 del Comune. Riteniamo indispensabile che il progetto si sviluppi con il coinvolgimento e il consenso degli enti locali limitrofi.

Fino a che non sarà garantito un servizio di trasporto pubblico locale, che permetta alle persone di poter rinunciare alle auto, l'unica soluzione per inquinare meno rischia di essere l'acquisto di nuovi mezzi privati, per chi può permetterselo o può indebitarsi.Favoriamo fortemente un modello di sostenibilità che mette al centro la bicicletta, ma non ci si può dimenticare chi non ha la possibilità di utilizzare tale mezzo, per età, condizioni fisiche o altre motivazioni.Questi sono nodi critici che meriterebbero razionalità, senza diventare campo di scontro tattico politicista.Anche sul dibattito che sta per nascere sulla tramvia in piazza Duomo vediamo chiaro un rischio: che non si faccia che parlare di questo, polarizzando tra il sì e il no chi ogni giorno avrebbe bisogno di potersi spostare in città con il TPL.

Questo permetterebbe di non parlare dei quesiti referendari e del Piano Operativo, in settimane dove devono essere costruite le osservazioni. Inoltre l'urbanistica di genere ci insegna che limitarsi a dei tracciati rigidi è un modo per discriminare chi ha necessità di fare più fermate, per esigenze familiari, lavoro di cura, o condizioni di precariato.Sta mancando completamente l'integrazione del servizio su gomma, ed è chiaro che le tramvie tagliate fuori dal centro lo abbiano reso ulteriormente isolato dal resto del tessuto urbano, quasi fosse una zona franca per movida e turismo.Non ci sottraiamo a nessuno dei due punti, ma vorremmo che il Sindaco non continuasse a usare i temi per questioni di collocamento interno e campagna elettorale.Esistono i consigli comunali e i consigli dei quartieri.

Se la maggioranza provasse a liberare la discussione, senza limitarsi a scontri di potere, ne guadagnerebbe tutta Firenze".

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