Tra pochi mesi il nuovo bando Erasmus per l'anno 2016-2017

Molti giovani toscani sono già pronti a fare le valigie e partire

Europe
Europe Direct Firenze
17 gennaio 2016 22:41
Tra pochi mesi il nuovo bando Erasmus per l'anno 2016-2017

Uscirà tra pochi mesi il nuovo bando Erasmus per l'anno 2016-2017 e molti giovani toscani sono già pronti a fare le valigie e partire: destinazione Europa.

ERASMUS (European Region Action Scheme for the Mobility of University Students) è un progetto nato nel 1987 che consente a studenti della comunità europea di svolgere un periodo di studio o di tirocinio all'estero, che va da un minimo di 3 mesi ad un massimo di 12. Dall'anno della sua nascita sono stati quasi 3 milioni i giovani che hanno deciso di partire. Di questi, più di 350 mila sono italiani.

La Toscana è, per affluenza, nella top 5 delle regioni italiane che aderiscono al progetto (sia per gli arrivi che per le partenze), preceduta solo da Lombardia, Emilia Romagna, Veneto e Lazio. E il numero dei giovani toscani che partono per studiare o svolgere un tirocinio all'estero non accenna certo a diminuire. Anno dopo anno, si è registrato un continuo aumento dei ragazzi che scelgono di vivere un periodo della loro vita “fuori casa”. Analizziamo i dati e cerchiamo di capire il perché del successo del progetto Erasmus.

Nonostante non ci siano ancora dei dati definitivi su coloro che sono partiti con il progetto per l'anno corrente, dato che il secondo ciclo di partenze inizierà a fine gennaio-inizio febbraio 2016, conosciamo con esattezza i numeri degli studenti toscani partiti nell'anno 2014-2015: ben 2250. Un aumento consistente rispetto agli anni precedenti che vedevano la partenza di 1883 studenti nel 2013-2014 e 1773 nel 2010-2011.

La sostanziale crescita del numero di giovani che hanno deciso di partire in Toscana è imputabile a due fattori: da una parte all'aumento dei fondi dell'Unione Europea destinati al programma (7 milioni di euro di budget rispetto ai poco più di 5 milioni degli anni precedenti), dall'altra all'incessante sforzo della Regione Toscana, che, da qualche anno, si è impegnata a dare concretamente una mano a tutti coloro che desideravano partire ma che, per motivi economici, non avrebbero potuto.

Dei 2250 studenti che hanno usufruito della borsa Erasmus nell'a.a. 2014-2015, 1572 sono partiti per motivi di studio e 678 per svolgere un tirocino in aziende europee. L'Università degli Studi di Firenze si è classificata al primo posto nella regione toscana per numero di partenze con 928 studenti. Subito dopo l'Università degli Studi di Pisa con 706, mentre al terzo posto si trova l'Università degli Studi di Siena con 369.

Per quanto riguarda invece i 1883 studenti partiti nell'anno accademico 2013-2014, 1357 hanno lasciato l'Italia per studio e 526 per svolgere un tirocinio. L'Università degli Studi di Firenze si è confermata, anche qua, sempre prima con 799 partenze.

Altro dato significativo è che anche le mete scelte dai ragazzi hanno subito un incremento e una diversificazione: nonostante la maggior parte degli studenti toscani continui a scegliere le mete più classiche come Spagna, Francia e Germania, negli ultimi anni è aumentato il numero di studenti che decidono di spostarsi in paesi più lontani e meno ambiti, come Romania o Turchia.

Per svolgere tirocini, invece, la meta preferita continua a essere il Belgio, in particolare Bruxelles.

Abbiamo intervistato alcuni studenti universitari che hanno usufruito del programma Erasmus, rilasciando le seguenti testimonianze.

Lavinia, una studentessa di Relazioni Internazionali a Firenze, è partita a febbraio 2015 per svolgere 5 mesi di studio in Turchia, a Istanbul:

''Perchè hai scelto Istanbul?''

''Perchè grazie al mio percorso di studi ho iniziato a interessarmi al mondo arabo e Istanbul, la Porta d'Oriente, era la città perfetta per calarmi in un nuova realtà, in una città che fosse realmente un ponte fra occidente e oriente. Per questo motivo sono molto contenta che l'Unione Europea mi abbia dato la possibilità di fare l'Erasmus anche in un paese non strettamente europeo. Adesso considero Istanbul la mia seconda casa e sceglierei di fare l'Erasmus lì altre milioni di volte''.

Giovanni, uno studente di Studi Europei di Firenze, ha invece vissuto per 6 mesi a Siviglia e fa parte di quella grande percentuale di studenti che come meta prediletta sceglie la Spagna:

''Consiglierei a tutti di fare un Erasmus in Spagna: la mia esperienza a Siviglia è stata spettacolare, rimpiango di esser partito a gennaio per soli 6 mesi nel secondo semestre. Tornassi indietro rimarrei un anno intero e in futuro non escludo la possibilità di tornarci, magari per un tirocinio o chissà proprio per poter lavorare e iniziare una nuova vita in Andalucia''.

Filippo, un ragazzo sardo, dopo il liceo si è trasferito in toscana per iniziare i suoi studi universitari e durante la sua carriera ha usufruito della borsa Erasmus per tirocinio in Romania:

''Ho passato 7 mesi alla Camera di Commercio Italo-Romena a Bucarest, la Romania mi ha accolto benissimo, è stata un'esperienza diversa che mi ha aiutato a migliorare il mio livello di inglese e sopratutto a togliermi dalla mente tanti stereotipi sui rumeni e in generale sulle persone con una cultura diversa dalla nostra.''

Sono molti gli studenti che anche se ''obbligati a tornare" per terminare gli studi in Italia, in un certo senso rimangono nei propri paesi di destinazione con la testa e con il cuore e che non escludono la possibilità di poter iniziare una nuova vita, anche lavorativa al di fuori dell'Italia.

I giovani toscani Erasmus, infatti, non si sentono più solo toscani o italiani, ma si sentono europei. Un recente studio della Commissione Europea conferma questa previsione: si legge infatti che uno studente che ha svolto un'esperienza di studio o di tirocinio all'estero, oltre a rafforzare la fiducia in se stesso e a credere e ad apprezzare di più l'Europa, ha anche più possibilità di trovare lavoro, sia nel proprio paese che all'estero. Inoltre il tasso di disoccupazione è del 23% più basso rispetto a chi non è mai partito. Toscani e non solo, zaini in spalla, dunque. L'Europa vi aspetta.

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