Toscana: i risultati delle elezioni politiche 2018

E i commenti dei protagonisti. Il Coordinatore cittadino FI, Stella: "Il Centrodestra unito può conquistare Firenze". Toccafondi “Felice per l'elezione, preoccupato per i risultati nazionali. Serve riaprire subito un dialogo”. Torselli: "Quadruplichiamo i parlamentari". La neodeputata eletta Di Giorgi (PD): “Pagato vento populista che spira in tutta Europa”. Bergamini: "Pronti a governare la Regione"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 marzo 2018 21:12
Toscana: i risultati delle elezioni politiche 2018

Si è concluso nel primo mattino di oggi, lunedì 5 marzo, lo scrutinio dei voti. Il boom del M5S, il sorpasso della Lega su Forza Italia, il disastro del Pd. Il giorno dopo il voto però non si intravede una plausibile maggioranza di governo. Nessuna delle forze in campo ha raggiunto la soglia del 40%, profilando lo scenario di un'Italia instabile, che preoccupa l'Europa e spaventa Piazza Affari. "Sono pazzi questi italiani?" titola il quotidiano spagnolo El Pais, secondo il quale "impressiona e sconcerta" il successo di "populisti estremisti e xenofobi".

E' un'Italia spaccata in due quella che esce dal voto di ieri. Il successo del Movimento 5 Stelle al Sud (con un cappotto in Sicilia) fa da contraltare alla larga affermazione del centrodestra al Centro-Nord con il centrosinistra che tiene in due regioni. In Toscana la coalizione di Centro-destra ha vinto 7 dei 14 collegi uninominali alla Camera e 4 su 7 al Senato. Il Partito Democratico crolla sotto il 36%.

"La crescita del centrodestra dimostra come il prossimo anno, alle elezioni amministrative, uniti, possiamo vincere la città di Firenze. I Cinque Stelle non sfondano e il centrodestra viene percepito come unica alternativa credibile". Esprime soddisfazione il coordinatore fiorentino di Forza Italia, Marco Stella, per i risultati ottenuti dal centrodestra e da Forza italia nel capoluogo di regione. "E' il premio per questi due anni di lavoro in città - sottolinea Stella - grazie all'impegno dei nostri dirigenti di partito, del gruppo consiliare a Palazzo Vecchio, e dei consiglieri di quartiere, una squadra che ha saputo stare sul territorio, proporre idee per Firenze dimostrandosi pronta a governare". "Non perdiamo questa occasione, è l’appello che lanciamo a tutte le forze di centrodestra, troviamoci subito - chiede il coordinatore fiorentino di FI - e iniziamo a discutere del programma per la nostra città, a partire dal lavoro che i gruppi hanno già fatto in Comune, per passare poi alla scelta di quella che sarà la persona migliore per fare il Sindaco di Firenze.

Forza Italia non smette di girare per il territorio, ma farà una campagna elettorale permanente fino alle elezioni amministrative con gazebo, incontri, presenza sul territorio, girando tutti i quartieri della città".

“Sono molto felice del risultato raggiunto ma il quadro nazionale che emerge all'indomani di queste elezioni non può che preoccuparci” E' quanto dichiarato da Gabriele Toccafondi, neo eletto deputato alla Camera dei Deputati per la coalizione di Centrosinistra al collegio uninominale Firenze 1 con 58.712 voti e il 43,24% dei consensi. “Voglio quindi ringraziare i tanti fiorentini che hanno dato la loro fiducia a me e alla coalizione. Per me sarà un onore rappresentare Firenze in Parlamento e lavorerò, come sempre ho fatto, per la mia città.

Voglio ringraziare anche i tanti amici per il loro impegno, così come ringrazio della fiducia Matteo Renzi, tutto il PD e il Centrosinistra fiorentino. Firenze ha dimostrato di aver apprezzato e ascoltato quello che in questi anni abbiamo fatto al Governo e i nostri programmi per il futuro. Nonostante una vittoria netta in questo collegio non possiamo però che esprimere tutta la nostra preoccupazione per il dato nazionale che ci indica come quelle forze che hanno soffiato più sulla demagogia che sui programmi, siano state in grado di convincere gli italiani che hanno manifestato una volontà di cambiamento che non può essere lasciata inascoltata.

Ripartiamo dunque da Firenze, riaprendo subito un dialogo fra chi crede che la politica sia prima di tutto ascolto, responsabilità e buonsenso e non pura demagogia, rabbia e voglia di annientare tutto. Serve ricostruire subito un'alternativa credibile capace di ripartire da quanto di buono è stato fatto fino ad oggi.”

"Il centrodestra ha vinto le elezioni e per la prima volta lo ha fatto anche in Toscana, spuntandola in 11 collegi uninominali su 21 fra Camera e Senato. Fratelli d'Italia elegge due parlamentari nei collegi uninominali del Senato Prato-Pistoia con Patrizio La Pietra e della Camera a Lucca con Riccardo Zucconi. In attesa dei numeri ufficiali del Viminale, secondo i nostri calcoli, Fratelli d'Italia elegge nel proporzionale anche Giovanni Donzelli alla Camera e Achille Totaro al Senato, quadruplicando la sua truppa di parlamentari rispetto alla precedente legislatura".

E' quanto afferma il coordinatore regionale di Fratelli d'Italia Francesco Torselli commentando i risultati delle elezioni politiche. "Siamo soddisfatti del lavoro che abbiamo fatto e del radicamento mostrato sul territorio - aggiunge Torselli - il voto è un avviso di sfratto al governatore della Toscana Enrico Rossi, che ha fallito insieme ad una maggioranza di centrosinistra solo virtuale, che non rappresenta più i cittadini toscani. Il Partito democratico e i transfughi della sinistra ne prendano atto e restituiscano immediatamente la parola agli elettori - conclude Torselli - noi abbiamo già lanciato la sfida e siamo pronti a portare l'esperienza di città come Pistoia, Grosseto e Arezzo al governo della Regione".

"Il Pd ha pagato il vento sovranista e populista che sta spirando forte in tutta Europa: un voto di profonda insoddisfazione che ha travolto qualsiasi possibile riflessione sulle cose fatte negli ultimi 5 anni dai governi di centrosinistra, i quali hanno avviato una profonda azione riformatrice di cui si stanno finalmente vedendo i risultati" lo dichiara Rosa Maria Di Giorgi, neoeletta alla Camera per il Partito Democratico nel collegio Firenze Scandicci. "C'è molto poco da stare allegri in un paese che al Sud vota per il neoassistenzialismo di chi promette il reddito di cittadinanza, e al Nord l'isolazionismo di chi promette la guerra agli immigrati" dice Di Giorgi, che aggiunge "E' un momento molto complicato, si tratta di riprendere un lavoro certosino per riallacciare i nodi con il nostro elettorato.

In questo voto c'è qualcosa di molto profondo, che va analizzato con attenzione, e che per certi versi definirei irrazionale: una volontà di cambiamento che ha travolto tutto". "Il PD sarà all'opposizione, non credo che si vada a rivotare in tempi brevi" conclude Di Giorgi che ricorda "per quanto mi riguarda sarò in carica come vicepresidente del Senato fino all'insediamento delle nuove Camere".

"Lo straordinario risultato ottenuto dalla Lega a Campi Bisenzio, dimostra quanto i campigiani, abbiamo affidato la loro speranza di rinnovamento alla proposta politica rappresentata dalle idee di Matteo Salvini. È un Trionfo senza precedenti, che dimostra come ormai la Lega sia un partito radicato sul territorio e capace di raccogliere il consenso dei cittadini, e rappresentare il motore trainante del cambiamento politico in loco. Dichiarano congiuntamente il segretario provinciale e quello cittadino della Lega Alessandro Scipioni e Filippo La Grassa " È ora il momento di riportare i cittadini al governo di Campi Bisenzio , rimettendo le loro istanze, i loro problemi al centro della nostra azione amministrativa .

Lo scopo della Lega dovrà essere quello di ispirare i principi della precedenza alla nostra gente, della sicurezza come requisito fondamentale per poter vivere la propria città, della tutela dei nostri commercianti, quali direttrici portanti della piattaforma comune per andare a governare la città".

"Oltre il 23 %, il secondo partito in assoluto per consensi a Calenzano è motivo di grande orgoglio per il gruppo consiliare e per tutti gli attivisti che fino a questa notte sono stati vigili in tutte le sezione di Calenzano controllando voto per voto -commentano Americo D'elia e Antonio Vito De Natale del Movimento5stelle di Calenzano- Un risultato oltre le aspettative , un risultato piu' alto del 2013 e soprattutto ancora più forte se si pensa che la corsa al collegio uninominale del senato vedeva la persona del sindaco di Calenzano Alessio Biagioli nettamente sconfitto da tutti i maggiori partiti e raddoppiato numericamente dal Movimento5Stelle che fa sì che questa vittoria sia doppia.  Un dato è evidente è chiaro quello che esce dalle urne , Calenzano non è più monocolore , le forze di opposizione dal cdx al Movimento5stelle sono praticamente alla pari del PD e sinistra radicale messi insieme. Questo significa che anche a Calenzano i cittadini vivono un malessere diffuso fatto di scelte unilaterali che non tengono conto dello scontento sociale diffuso in tutto il paese ed hanno voglia di cambiare non essendo ascoltati da una sinistra che ormai pensa ad altro. Grazie a tutti i cittadini di Calenzano che hanno dato fiducia al Movimento5stelle che tramite noi avranno la loro voce all'interno del parlamento Italiano".

Ad Arezzo, per la prima volta la coalizione di centro destra riscuote un successo maggiore rispetto al dato nazionale e, sfiorando il 39%, stacca di 10 punti la coalizione di centro sinistra e di 16 punti i Cinque Stelle. Il sindaco Alessandro Ghinelli non nasconde la propria soddisfazione per il risultato di questa tornata elettorale e per il significato che la vittoria del centro destra sul territorio significa per la sua amministrazione: “numerose sono le valutazioni politiche e i riflessi amministrativi che queste elezioni suggeriscono a livello aretino.

Prima di entrare nel merito desidero esprimere il mio ringraziamento per il risultato davvero significativo, a tutta la coalizione di centro destra, ma in particolare a Tiziana Nisini, che ha sfiorato di un soffio un risultato storico, a Maurizio D’Ettore che invece il risultato storico lo ha ottenuto, e a Stefano Mugnai che in questi anni ha disegnato, da protagonista indiscusso, un percorso di coesione di tutto il centro destra che certo oggi raccoglie frutti inimmaginabili solo pochi anni fa.

Grazie anche a Giovanna Carlettini, che come sempre ha rappresentato la bandiera della destra aretina. Come sindaco, espressione del centro destra unito, proseguo nella mia seconda parte del mandato incassando, insieme ai partiti che mi sostengono, una promozione inequivocabile e decisiva alla azione amministrativa della mia Giunta. Questo dato, che arriva come un tagliando di metà mandato, sta a significare, e non potrebbe essere diversamente, che gli aretini, accanto a un voto strettamente politico, hanno riconfermato la compagine di centro destra che guido dal 2015.

Proprio nel 2015 la città, che fino ad allora era stata la più renziana d’Italia, scommise sul centro destra: oggi nel 2018 questa stessa città segna un altro risultato straordinario”.

La vittoria di Debora Bergamini (Massa) per Forza Italia così come di Riccardo Zucconi (Lucca) per Fratelli d’Italia alla Camera sono un risultato storico. La deputata di Forza Italia rieletta nel collegio di Massa Toscana 8, dove ha staccato gli avversari del M5S e del centrosinistra rispettivamente di 13 mila e 20 mila voti. "Da queste elezioni in Toscana emergono dati che parlano di un profondo cambiamento in atto. Spicca il grande successo del centrodestra unito, che conquista ed espugna collegi in tutta la regione, e ottiene quasi gli stessi voti della sinistra.

Ora siamo pronti anche a governare la Regione Toscana, è solo questione di tempo" afferma Deborah Bergamini "Quanto accaduto nel mio collegio uninominale è significativo - sottolinea l'on. Bergamini -. Una circoscrizione difficilissima, rossa, e con il sindaco di Carrara conquistato l'anno scorso dai Cinque Stelle. Grazie allo straordinario lavoro di squadra fatto sul territorio dai nostri sostenitori, dirigenti e coordinatori e, naturalmente, grazie al sostegno dei partiti della coalizione di centrodestra, Forza Italia è però riuscita nell'impresa di affermarsi contro le forze politiche finora egemoni.

Grazie anche al Presidente Berlusconi, che ha investito su questo territorio con candidature radicate nel tessuto apuo-versiliese". "Già da domani - conclude Bergamini - ricominceremo a lavorare su tutto il territorio toscano con ancora maggiore energia. In vista degli importanti appuntamenti con le amministrative di maggio e delle scadenze elettorali del prossimo anno, non c’è un minuto da perdere. Da oggi la Toscana è davvero contendibile e il nostro obiettivo deve essere quello di consegnare a tutti i nostri concittadini il modello di buongoverno di Forza Italia e di tutto il centrodestra.

Siamo l’unica forza credibile in grado di ridare alla Toscana sviluppo, benessere e prospettive".

Massimo Mallegni è il neo senatore di Forza Italia eletto nel collegio uninominale Toscana 5 (Massa Carrara – Lucca) con 116 mila voti. Il tre volte sindaco di Pietrasanta ha battuto con il 38,69% dei voti Sara Paglini del Movimento 5 Stelle (27,16%) e Andrea Marcucci del Partito Democratico e sottosegretario uscente (25,95%). “Oltre 12 milioni di voti per il centro destra, poco più di 10 milioni per i 5Stelle e 7,5 milioni per il centro sinistra.

Questi sono i numeri reali. Con più di 1,4 milioni di voti in più il centro destra formato da Forza Italia, Lega Nord, Fratelli d’Italia e Noi con l’Italia ha ottenuto dai cittadini il mandato di governo. Con molto meno scarto, 145 mila voti, il centro sinistra ha governato il nostro paese. Governa chi ha preso più voti e noi li abbiamo presi”: è il suo commento “Il risultato del collegio uninominale dove ero candidato, e dove partivo con un gap di 7 punti percentuali alla vigilia, - ha spiegato Mallegni durante la conferenza stampa nella sede del suo comitato elettorale - è un risultato sorprendente.

Gli elettori hanno capito che si vota con la testa e si può entrare nel merito dei candidati, su quello che hanno fatto, sulle aspettative e sul loro impegno per il territorio. La candidature credibili e legate al territorio hanno dimostrato che si può tornare a fare politica dentro le comunità”. Visibilmente stanco Massimo Mallegni ha battuto quasi palmo a palmo il collegio percorrendo in poco meno di un mese 14 mila chilometri e partecipato a 200 tra incontri, appuntamenti e comizi sul territorio.

“Nessuno dei collegi uninominali, dove sono i cittadini che scelgono il candida, i pentastellati hanno vinto. Significa che la politica ha ancora una credibilità”. E sulla Toscana rossa: “non è più una regione rossa ma non è nemmeno una regione gialla: è una regione che sta virando verso il centro destra a velocità della luce. – ha detto Mallegni durante la conferenza stampa convocata nella sede del suo comitato elettorale a Pietrasanta – I cittadini hanno consegnato al Governatore Rossi e al centro sinistra un avviso di sfratto”.

Mallegni, in Forza Italia dal ’94, è molto soddisfatto per il risultato personale per cui ringrazia Lega Nord, Fratelli d’Italia e Noi con l’Italia: “La Lega è ormai un partito di riferimento, anche in Toscana che, insieme agli altri alleati ci pone oggi come prima coalizione a livello nazionale. Ho preso più voti di Renzi – ride – in un collegio difficile e per niente scontato. Per la prima volta dopo cinquant’anni Pietrasanta ha un parlamentare eletto sul suo territorio.

L’ultimo fu Leonetto Amadei, che con stima, deferenza e soggezione non potrò mai eguagliare”.

A Prato la chiusura dei seggi conferma l'affluenza record alle urne per le Elezioni Politiche 2018: alle 23 nei 179 seggi del Comune di Prato hanno votato per il rinnovo della Camera dei Deputati 102.130 elettori, pari al 77,48% degli aventi diritto, ovvero 131.820, mentre per il Senato 94.878, pari al 77,57% (122.312 gli aventi diritto al voto). Si tratta di un risultato in linea con quello provinciale (77,50% per Camera e Senato). Il dato sulla partecipazione al voto è stato reso noto dal servizio elettorale del Comune di Prato poco più di un'ora dopo la chiusura dei seggi, avvenuta alle 23, in tutti le 179 sezioni pratesi (177 sul territorio più 2 mobili all'ospedale). Alla stessa ora nelle Elezioni Politiche del 2013, anche se il voto era in due giornate, domenica e lunedì, i votanti sono stati 106.056 per la Camera, ovvero il 79,04%, quindi con un calo dell'1,56%, e 98.506 per il Senato, cioè il 79,02%, con un -1,45%.

A Livorno è risultata un’affluenza al di sopra della media nazionale, visto che, per la Camera, sono andati a votare 95.056 cittadini livornesi, rispetto ai 124.860 iscritti nelle liste elettorali, quindi il 76,13 per cento degli iscritti (il 78,80 per cento dei maschi e il 73,72 per cento delle femmine). Mentre per il Senato l’affluenza è stata del 75,78 per cento (il 78,48 dei maschi e il 73,39 per cento delle femmine), essendo andati a votare 88.252 elettori su 116.445 iscritti. Per la Camera (dati non ufficiali) i voti validi sono 92.743 e rappresentano il 97,52% dei voti espressi, che sono stati 95.101.

Le schede bianche sono 666, quelle nulle 1.683, le schede contese 9. Le schede valide con voto per il solo candidato dell’uninominale (senza indicazioni di voto per un partito dello schieramento) sono state 3.343 (il 3,52%). Per il Senato (dati non ufficiali) i voti validi sono 86.211 su 88.220 (quindi il 97,72% dei voti espressi).

Le schede bianche sono 543, quelle nulle 1.461 e quelle contese 5. Le schede valide con indicazione di voto per il solo candidato sono state 2.909 (il 3,30%).

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