Toscana digitale: utenti teoricamente connessi, praticamente in attesa

Teoricamente possiamo fare migliaia di cose, in pratica perdiamo ore ad aspettare l'aggiornamento di una pagina

Antonio
Antonio Lenoci
13 luglio 2015 13:50
Toscana digitale: utenti teoricamente connessi, praticamente in attesa

Esistono "Servizi on line" offerti dalla Regione Toscana a cittadini, professionisti e imprese: "Un modo comodo e veloce, sempre a disposizione per accedere ai propri dati e alle informazioni fruibili on line" spiega la massima autorità locale. Ma cosa si intende per  'sempre a disposizione'?

"I Servizi - ai quali si accede tramite la propria Carta Sanitaria Elettronica - consentono di svolgere da casa, dal proprio studio professionale o da qualunque postazione connessa a internet adempimenti burocratici, comunicazioni, attestazioni e stampa di certificati con evidente risparmio di tempo", sempre a disposizione dunque, ma compatibilmente con la copertura della rete e con i costi dell'abbonamento. Internet è per tutti, infatti,  ma connettersi ha un costo: in termini economici ed in termini di tempo.

Nell'aprile 2010 nasceva la Pec “Una rivoluzione che sulla carta permette di abbattere i tempi di comunicazione tra istituzioni e cittadini, ma che non potrà dirsi realmente compiuta se prima non ci sarà uno sviluppo massiccio della banda larga - a dichiararlo era Massimiliano Dona, allora Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori (UNC) - il servizio, che apre indubbiamente la strada verso uno snellimento delle procedure, rimarrà però una chimera per alcuni se non si interverrà tempestivamente a favore di un pieno incremento della banda larga, una priorità per il futuro del Paese che permetterà davvero a tutti di cogliere le opportunità offerte dalla digitalizzazione”.

Per molti italiani siamo fermi a 5 anni fa.Qual è la più ricorrente richiesta da parte degli utenti alle Associazioni dei Consumtori? "La mia connessione è più lenta di quanto promesso, posso protestare?" La risposta è Sì.Una vittoria inutile - occorre dirlo - perché limita il danno economico, ma caratterizza la beffa lasciando l'utente "scollegato".La competizione sul piano del Marketing ha visto nascere offerte denominate con la connessione massima disponibile e non minima e reale: ottimisti.

Un "Naviga a 100 Mega" equivale ad un 20 se non molto meno. Inizialmente la rete era un grosso tubo vuoto in cui viaggiavano tanti dati, gli utenti sono aumentati ed il tubo si è ostruito. Come i batteri sotto al lavandino. Soluzione, allargare lo scarico: la fibra ottica. Però la fibra non è ovunque, costa e costa metterla su strada. Nessuno ha pensato di imporne la predisposizione a tutte quelle ditte che nel corso degli anni hanno lavorato nel sottosuolo urbano e per metterla occorre scavare, di nuovo.I dati in possesso del Ministero dello Sviluppo indicano un miglioramento sostanziale nei collegamenti tramite smartphone e tablet: il Wi-fi, che produce però una minore sicurezza percepita ed è dunque difficile veder transitare dati sensibili su dispositivi mobili.

Per capirsi; acquisti on line e transazioni avvengono se l'utente è seduto comodamente in un ambiente chiuso. Psicologia? Non solo. Questione di password e di user, di Pin e di codici da "tenere separati".Il problema resta, sulla rete fissa, la lentezza. L'Italia Stato, Regioni e Comuni spingono nel delegare i vecchi servizi di sportello al web. Anche le Camere di Commercio incentivano le Società a spostarsi in rete, per non parlare delle Banche che chiudono filiali trasformandole in postazioni telematiche, mentre la burocrazia richiede quietanze home banking.

Anche le Poste Italiane hanno lanciato un piano di trasferimento on line con il consiglio di effettuare sempre più acquisti tramite carta prepagata.Un Paese che si trasferisce, ma senza reperibilità. Come se davanti al supermercato trovassimo la scritta: "Da oggi è chiuso: passiamo noi, chiamateci" però poi non si riesce a prendere la linea.Il primo problema è capire quanto siamo reattivi, quanto internet ci semplifica realmente la vita e se l'alternativa, sempre più obbligatoria, sia alla portata di tutti.L'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, consente un monitoraggio della qualità degli accessi ad internet da postazione fissa al fine di comparare la qualità delle prestazioni offerte da ogni operatore, e mettere in condizione l’utente di valutare autonomamente la qualità del proprio accesso ad Internet.Ci sono 3 indicatori per stabilire la qualità di una connessione e gli operatori sono obbligati a darne notizia: la velocità minima di trasmissione dei dati (download e upload), il ritardo di trasmissione dei dati (RTT), il tasso di perdita dei dati (TP).MisuraInternet Speed Test fornisce il valore istantaneo della qualità dell’accesso ad internet, ma nel caso in cui i valori siano peggiori rispetto a quanto garantito, il consiglio è di effettuare il test completo Ne.Me.Sys AGCOM sottolinea che "Il software Ne.Me.Sys. consente di ottenere un certificato attestante la qualità della connessione.

Nel caso in cui l’utente rilevi valori peggiori rispetto a quanto promesso dall’operatore, il risultato di tale misura costituisce prova di inadempienza contrattuale e può essere utilizzato come strumento di tutela da allegare al reclamo al fine di richiedere il ripristino degli standard minimi e ove non vengano ristabiliti i livelli di qualità contrattuali il recesso senza costi".Partendo da Internet il Paese può crescere: ne sono convinti gli analisti economici che raccontano di Nazioni in cui la copertura eccellente al 100% ha permesso di sviluppare nuovi mercati ed inventare nuove professioni.Cina e Corea del Sud viaggiano ultra veloce e quando i turisti arrivano in Italia si aspettano altrettanto per mantenere connessi i vari apparecchi smart che dialogano tra loro e con il mondo.

Non avere segnale è inconcepibile.La Banda Larga o Ultra Larga non è solo una sequenza di dati, rappresenta sempre più la nostra vita che viaggia all'interno di un tubo. Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori ha commentato i risultati di un recente sondaggio sull'uso consapevole del web legato all'evento "Cose da non credere" tenutosi a maggio: "Il 67% degli intervistati vorrebbe maggiore sicurezza, il 60% informazioni chiare e sempre a portata di mano, per il 50%, l’aspetto più importante è invece la connessione, il 47% vorrebbe una semplificazione nella burocrazia e il 30% il risparmio”.

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