Toscana 2068: regalasi case vuote

E' la prospettiva non troppo futuribile a cui sono destinati interi paesi, che resteranno deserti a causa del calo demografico, inevitabile a seguito del tasso di natalità italiano, non più equilibrato dalle attuali politiche migratorie

Nicola
Nicola Novelli
09 dicembre 2018 20:04
Toscana 2068: regalasi case vuote

Forse, all'estero potrà essere considerata un'occasione per chi oggi sogna di comprarsi una casa in Chianti. Ma in tanti paesi toscani, dove già adesso ci sono troppe abitazioni vuote, è legittimo domandarsi quante migliaia ce ne saranno, ad esempio fra 50 anni, nel 2068 quando la situazione non potrà che essere molto peggiorata a causa del calo demografico, generato dagli attuali tassi di natalità, non più bilanciati da decenni dalla nuova politica migratoria imposta dal governo in carica. Proiettando le tendenze attuali, da qui a qualche decennio, non si può fare a meno di prevedere che entro il 2068 saranno centinaia i borghi toscani completamente spopolati. Basta ricordare che un terzo del territorio toscano ha caratteristiche montane, trovandosi sopra i 600 metri di altitudine.

E allora -avventurandosi nel campo della futurologia- proviamo a immaginare che le amministrazioni tenteranno una carta disperata: regalare le case a chi ne farà richiesta, da qualunque parte del mondo, Africa compresa. Ci saranno però alcuni requisiti da rispettare: bisognerà avere meno di 40 anni, o in alternativa avere un figlio con meno di 18 anni, o un genitore che ne abbia meno di 50. I richiedenti dovranno anche impegnarsi a stabilirsi in paese in modo permanente e a investire nella ristrutturazione degli immobili. Molte delle abitazioni vuote infatti sono già oggi in pessimo stato di conservazione: vi immaginate in che stato quelle stesse case, allora vuote, potranno trovarsi tra 50 anni?

Qualcuno ribatterà che l'idea di avere una dimora nel Chianti senza pagare nulla potrebbe attrarre turisti e appassionati in Toscana: ma a che cosa sarà servito -ribattiamo noi- se non ci saranno più i nativi a trarne vantaggio economico?

Il problema delle case vuote si può prevedere grave in particolare per i territori periferici, rurali, collinari e montani. Proiettando i trend attuali da qui a 50 anni, è immaginabile che la popolazione toscana possa ridursi anche di un terzo, il che significa che ancora meno persone avranno bisogno di case. Il processo di urbanizzazione è già oggi spiccato. Ma nei prossimi anni, per ragioni demografiche ed economiche, ancora più giovani potrebbero decidere di abbandonano le zone rurali per spostarsi in città. Così la campagna toscana sarà ossessionata dalle case "fantasma".

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