Tim: 1000 lavoratori a Firenze per lo sciopero con manifestazione

Adesione allo sciopero oltre il 90%. Una delegazione è stata ricevuta da Gianfranco Simoncini, consigliere della presidenza della Regione per le questioni del lavoro

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 dicembre 2016 16:08
Tim: 1000 lavoratori a Firenze per lo sciopero con manifestazione

Un migliaio di manifestanti, oggi a Firenze, per il corteo regionale dei lavoratori Tim, nell'ambito dello sciopero nazionale di gruppo indetto da Cgil, Cisl e Uil di categoria. I manifestanti, sfilando per le vie del centro, hanno indossato una pettorina rossa, con l'hashtag #NonSono1Numero sulla schiena, e sul petto il logo Tim ribaltato che diventa "Wil", ovvero "W i lavoratori", motto dell'iniziativa: arrivati in piazza Duomo, hanno chiesto e ottenuto un incontro con la Regione Toscana.

I sindacati, che lamentano la disdetta unilaterale degli accordi aziendali, temono fino a 500 esuberi potenziali in Toscana: l'adesione allo sciopero, affermano, è stata del 90%. "Se oggi la qualità del servizio è quella che è, non è frutto del caso, è frutto delle riorganizzazioni operate da parte di un management che nel tempo ha pensato solo a spolpare quest'azienda", afferma Samuele Falossi (Slc-Cgil), secondo cui il dialogo con Tim deve ripartire da "un piano industriale per investimenti e sviluppo, e una contrattazione aziendale che parta dai diritti acquisiti negli anni".

"Tim smentisce qualsiasi indiscrezione relativa all'individuazione di esuberi all'interno della società e all'avvio di procedure di legge conseguenti" dichiara l'azienda in una nota, spiegando che Tim vuole "salvaguardare il perimetro organizzativo" e "gestire le eccedenze produttive attraverso processi di formazione e riqualificazione professionale che porteranno a un più efficace impiego delle competenze dei singoli, consentendo l'internalizzazione di attività ad alto valore aggiunto e il potenziamento delle attività legate al core business aziendale".

L'azienda sostiene che "è stato avviato un confronto con le organizzazioni sindacali finalizzato alla ricerca di soluzioni che consentano di adeguare le previsioni dell'accordo del maggio del 2008 alle mutate condizioni di mercato, e alla conseguente esigenza di migliorare i livelli di servizio per la clientela anche nella prospettiva, in particolare, di condividere misure e soluzioni normative a sostegno degli inevitabili progetti di riqualificazione e riposizionamento professionale, funzionali a nuova occupabilità aziendale sostenibile.

La trattativa sindacale è improntata ad ampia disponibilità a discutere".

La Regione si attiverà nei confronti della dirigenza della Tim per sollecitare la riapertura del confronto sindacale sul contratto integrativo. La decisione è scaturita nel corso della riunione che si è svolta in Regione dove una delegazione di lavoratori della Tim, oggi in sciopero a livello nazionale, è stata ricevuta dal consigliere del presidente per il lavoro Gianfranco Simoncini. All'incontro hanno partecipato le organizzazioni sindacali e i consiglieri regionali Monia Monni, Alessandra Nardini e Francesco Gazzetti.Simoncini ha ribadito la necessità di fugare ogni dubbio sul mantenimento dell'attività, la salvaguardia dell'occupazione e la centralità della rete e della manutenzione con l'idotto ad essa collegato. La Regione interverrà inoltre presso il Ministero dello sviluppo economico per sostenere l'incontro chiesto dalle organizzazioni sindacali per affrontare la questione a livello nazionale. I consiglieri regionali hanno informato la delegazione di aver presentato una mozione che sarà discussa domani in consiglio, impegnandosi a seguire insieme alla giunta la vicenda."Da mesi - spiegano CGil, Cisl e Uil di categoria - stiamo lottando contro le scelte aziendali e del Governo per sostenere una politica industriale che parta da TIM e crei sviluppo a tutto il paese.

Ci stiamo opponendo all'impoverimento del settore, agli esuberi che si determineranno se AGCOM farà la scelta di liberalizzare la manutenzione dell'ultimo miglio, alla perdita dei diritti e all'utilizzo dell'appalto e del subappalto senza regole. Ma soprattutto vogliamo fare una trattativa che parta da TIM e coinvolga tutto il paese perché senza TIM non c'è sviluppo. Le nostre rivendicazioni: 1) ritirare la disdetta degli accordi aziendali decisa unilateralmente da TIM; 2) avviare una trattativa per risolvere i problemi che ci sono nel settore; 3) coinvolgere il governo contro le decisioni dell'AGCOM; 4) scongiurare gli esuberi (5000 in Italia e 500 potenziali in Toscana) 5) impedire al management di TIM di impoverire l'azienda per intascare 55 milioni di extra bonus alla fine del triennio 2016/2019"

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