Termina il G20 dell'Agricoltura

Il sindaco: “Incontro concreto e fruttuoso. Firenze ha avuto l'opportunità di una collaborazione prestigiosa"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 settembre 2021 23:40
Termina il G20 dell'Agricoltura

Il sindaco Dario Nardella ha incontrato a Palazzo Vecchio il direttore generale della Fao Qu Dongyu in città per il G20 dell’Agricoltura. La delegazione Fao era composta, tra gli altri, dal vicedirettore generale e consigliere speciale Maurizio Martina e dal direttore generale aggiunto Beth Bechdol. Presente anche l’assessore alle Relazioni internazionali Tommaso Sacchi.Nel corso dell’incontro Nardella e Qu Dongyu hanno parlato di vari argomenti tra cui Green city e food policies, la candidatura di Firenze per un’assemblea generale Fao e di alcuni progetti di educazione agroalimentare nelle scuole.

A tal proposito, il sindaco ha spiegato al direttore generale Fao la volontà di realizzare un orto didattico in ogni scuola (nel caso di istituti senza spazi all'aperto l'idea è creare all'interno degli "orti in scatola") e una serra in ogni scuola, dove possibile.

"L'incontro con il direttore generale della Fao e il suo team è stato estremamente concreto e fruttuoso - ha detto il sindaco Nardella -. Grazie al G20 dell'Agricoltura la città ha avuto l'opportunità di avviare anche questa nuova collaborazione con un Ente internazionale di prestigio come la Fao su temi che riguardano da vicino i cittadini e che sono diventati ormai cruciali per la nostra economia e la nostra vita.

Nardella ha anche avanzato al direttore generale Qu Dongyu la richiesta di supporto per la candidatura di Firenze al Water forum 2024 e in qualità di presidente di Eurocities ha esaminato con il direttore generale Fao l'ipotesi di collaborazione tra Eurocities e Fao sulle food policies.

Sostenibilità economica delle aziende agricole, sviluppo delle aree rurali, difesa della proprietà intellettuale, rispetto dei diritti dei lavoratori, tutela delle biodiversità, contrasto ai cambiamenti climatici e lotta allo spreco e alla fame sono alcuni degli importanti impegni assunti al G20 dell’agricoltura sui quali occorre ora passare dalla carta ai fatti. E’ quanto afferma la Coldiretti che ha manifestato con i giovani provenienti da tutta Italia in piazza della Signoria a Firenze alla conclusione del Summit dei grandi della terra.

“No Farmers no Food”, “No Farmers No party” e “Farmers feed the planet” hanno gridato i giovani della Coldiretti per sollecitare i leader mondiali dell’agricoltura riuniti a Firenze sotto la presidenza del Ministro dell’Agricoltura italiana Stefano Patuanelli.“Occorre sostenere il sogno imprenditoriale di una parte importante della nostra generazione che mai come adesso vuole investire il proprio futuro nelle campagne e per questo va liberata dalla concorrenza sleale e dal peso della burocrazia che impedisce anche il pieno ed efficace utilizzo delle risorse a disposizione del settore” ha affermato la leader dei giovani della Coldiretti Veronica Barbati nel sottolineare che investire in agricoltura significa investire sul futuro per affrontare le sfide legate ad una popolazione globale che continua a crescere.“La parola sostenibilità rischia di diventare uno slogan se non si traduce in precisi impegni da parte di tutti i Paesi che fanno parte del G20” ha affermato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che “ad oggi il mancato rispetto dei principi di sostenibilità ha consentito ad alcuni Paesi del G20 come la Cina di mettere a segno tassi di crescita da record”.

E’ necessario che tutti i prodotti che entrano nei confini nazionali ed europei rispettino gli stessi criteri, garantendo che dietro gli alimenti, italiani e stranieri, in vendita sugli scaffali ci sia un analogo percorso di qualità che riguarda l’ambiente, il lavoro e la salute” continua il presidente della Coldiretti Ettore Prandini. Non si puo’ parlare si sostenibilità se – conclude Prandini - non si mette fine al furto di terra fertile ai danni dell’agricoltura nei Paesi ricchi e in quelli poveri ma anche se non si ferma il furto di identità in atto nei confronti dei prodotti alimentari Made in Italy con i falsi dei Paesi del G20 che rubano all’Italia 100 miliardi di euro e fanno perdere 300 mila posti di lavoro.L’agricoltura italiana non è solo prima in Europa per valore aggiunto ma è anche la più green e sostenibile e può contare – riferisce la Coldiretti – il primato indiscusso per la qualità alimentare con 316 specialità Dop/Igp/Stg, compresi grandi formaggi, salumi e prosciutti, riconosciute a livello comunitario e 415 vini Doc/Docg, 5266 prodotti tradizionali regionali censiti lungo la Penisola, la leadership nel biologico con circa 80 mila operatori biologici.

E l’Italia è anche leader nella biodiversità ma può anche contare sulla rete di vendita diretta degli agricoltori più estesa del mondo grazie alla Fondazione Campagna Amica che ha sempre continuato a garantire prodotti sani, genuini e a chilometri zero alla popolazione.

Piantato un alberto di albicocco oggi pomeriggio a Villa Bardini, a poche ore dalla conclusione del G20 e nel corso del laboratorio teatrale SEMINIAMO TEATRO. L’iniziativa si inserisce nella cornice degli Eventi OFF promossi in occasione del vertice dei Ministri dell’Agricoltura del G20 organizzati dal Comune di Firenze; è stato voluto da Fondazione CR Firenze in collaborazione con Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron ed è stato realizzato da Venti Lucenti.

Una prova aperta di teatro, drammatizzazione, mimo con l’utilizzo di piante aromatiche per sensibilizzare i le decine di bambini aderenti, in età compresa tra i 6 ai 12 anni, ai temi legati alla sostenibilità e all’agricoltura.

Per l’occasione è stato anche messo a dimora un albero di albicocco, su proposta di Venti Lucenti e donato da Fondazione CR Firenze: la volontà è quella di unire il mezzo “ teatro” per veicolare una sensibilità verso la natura e l’acquisizione di consapevolezza ad un’azione concreta che possa rimanere come simbolo futuro dell’iniziativa.

“E’ evidente – dichiara Manu Lalli, direttore artistico di Venti Lucenti - che l’acquisizione di consapevolezza e la capacità di agire in direzioni sostenibili anche a livello agricolo e successivamente alimentare è un percorso che può essere fatto in molti contesti, principalmente familiare, scolastico, scientifico, ma è possibile che un’attività specifica che coinvolga i ragazzi in prima persona e che utilizzi la musica, il teatro e l’arte, possa contribuire ad una presa di coscienza più significativa e auspichiamo efficace.

Rispetto ad altre forme di proposta il teatro e la musica hanno questo di straordinario: stimolano emozioni utilizzando “strumenti di comprensione emotiva”. Sono agiti da tante persone assieme “dal vivo” e quella presenza può stimolare uno sforzo di attenzione al quale oggi alcuni ragazzi e adulti (a causa della pandemia e dell’uso imponente della tecnologia) si sono un po' disabituati. Per l’immediato futuro sogniamo – continua Manu Lalli - di unire sempre di più le performance teatrali, in ogni città dove le realizzeremo, alla messa a dimora di un albero, simbolo di un legame con la terra che non va dimenticato ma che va trasmesso alle generazioni più giovani perché citando Confucio ‘Il momento migliore per piantare un albero è vent'anni fa.

Il secondo momento migliore è adesso’. In questo caso abbiamo scelto un albero da frutto perché simboleggia il legame tra l’uomo e l’agricoltura e la necessaria tutela della biodiversità”.

‘’Crediamo che questo albicocco - osserva Alessandra Bandini, referente eventi di Fondazione CR Firenze a Villa Bardini - sia un piccolo gesto, ma pieno di significato, con cui desideriamo rispondere all’ invito che è stato rivolto alla comunità mondiale dai Ministri riuniti a Firenze. Il cambiamento climatico, l’ educazione alimentare, la promozione delle filiere sono temi ormai entrati a far parte del vivere quotidiano e le nostre istituzioni sono da tempo impegnate nel sensibilizzare i giovani su queste problematiche. L’albero appena piantato si inserisce in questo percorso’’.

Un apiario in vetro trasparente per contribuire a tutelare le api e la biodiversità, ma anche per consentire ai visitatori di scoprire il mondo delle api. E’ quello che è stato installato oggi nel giardino di Villa Favard nell’ambito della due giorni di eventi ‘Firenze si tinge di viola per le api’, a cura dell'Associazione regionale produttori apistici toscani e associazione La Nottola di Minerva. Il progetto è realizzato nell’ambito del bando ‘Paesaggi comuni’ con il contributo di Fondazione CR Firenze, in collaborazione con Comune di Firenze e It.a.Cà, Festival del turismo responsabile.

“Dopo i due apiari installati a San Miniato al Monte, è la volta di Villa Favard - ha detto l’assessore all’Ambiente e agricoltura urbana Cecilia Del Re -, con un progetto realizzato grazie al bando Paesaggi comuni che va con questo intervento a valorizzare un bellissimo parco cittadino aprendo le porte al mondo delle api. Un altro contributo concreto per combattere la scomparsa di questi insetti fortemente colpiti dai cambiamenti climatici e tutelare la biodiversità. Un modo anche per coinvolgere e responsabilizzare sempre di più i cittadini su un tema di grande importanza per l’ambiente, le attività del settore e la collettività”.

“Ancora una volta con il bando Paesaggi Comuni diamo gambe a belle idee e progetti dal basso, capaci di cambiare volto a parti della nostra città, in questo caso con un progetto che guarda alla sostenibilità e alla tutela della biodiversità, tematiche urgenti e attuali - fa presente la vicesindaca Alessia Bettini -. Mai come adesso, nel periodo segnato dalla pandemia, è fondamentale un lavoro di squadra e una sinergia sempre più forte per tutelare e riqualificare la nostra città ma anche, come in questa situazione, per promuovere anche un cambio di passo culturale”.

"Una bellissima iniziativa per cui voglio ringraziare i produttori apistici e le associazioni che si sono impegnate per arrivare ad inaugurare l'apiario - dichiara il presidente del Quartiere 2 Michele Pierguidi -. Villa Favard è un luogo bellissimo e sarà reso ancora più bello e interessante, grazie proprio alla presenza delle api e degli apicoltori che aiuteranno i cittadini a conoscerle".L’iniziativa prevede la collocazione all'interno del giardino di Villa Favard di un apiario trasparente realizzato in totale sicurezza: un gazebo con pareti in vetro che consentirà ai visitatori di scoprire il mondo delle api, osservare gli apicoltori durante il lavoro e ascoltare il racconto della loro esperienza.

Dopo la tavola rotonda di presentazione del progetto ‘Firenze si tinge di viola per le api’, la due giorni prosegue con iniziative interdisciplinari e interculturali per avvicinare il pubblico di tutte le età al mondo delle api e della biodiversità. In programma letture animate a cura della Compagnia Catalyst con Alba Grigatti e Giorgia Calandrini, sonorizzazioni dal vivo di Renato Cantini e incursioni vocali di Letizia Fuochi. Il pomeriggio sarà inoltre arricchito da un percorso interattivo di apiterapia attraverso un ascolto immersivo della vita delle api dal titolo la ‘Musica delle api’ a cura di Giulia Cavallini e Gabriele Messeri.

In programma anche mostre fotografiche e percorsi dedicati all’interno del parco.

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