Importanti novità negli ultimi sei mesi per la società Terme di Montecatini S.p.A. Prima fra tutte le diverse manifestazioni di interesse nei confronti della società sia per quanto riguarda l'acquisto di alcuni immobili sia per quanto riguarda la ripresa del cantiere delle Leopoldine e la successiva gestione. Il quadro venuto a delinearsi offre opportunità che, se perseguite e realizzate, consentirebbero di risolvere le criticità finanziarie tuttora esistenti e di procedere a un rilancio dell'attività termale sviluppando finalmente il settore benessere.
Eventi particolarmente positivi, nel primo semestre del 2018 si è perfezionata la cessione della Palazzina Regia al Comune di Montecatini Terme ed è stato chiuso l'annoso contenzioso che contrapponeva la Società alla Compagnia Unipol SpA, attraverso una transazione in via di formalizzazione. Si tratta di importanti iniezioni di risorse che, portando nelle casse della società liquidità per circa 9 milioni, consentono alle Terme di Montecatini Spa di affrontare il futuro con molta più tranquillità e permettono di gestire il debito che l'amministratore unico Michelotti ha ereditato. La mutata situazione finanziaria ha, peraltro, stimolato un rinnovato interesse da parte di potenziali investitori e gestori di primo piano del settore.
Per questo motivo il Consiglio regionale ha recentemente modificato il piano di razionalizzazione, posticipando il termine per il bando di vendita della partecipazione regionale al 28 settembre. Tutto ciò consentirà all'amministratore unico di verificare la solidità delle proposte avanzate e procedere alla valorizzazione degli immobili non strategici della società. Nell'assemblea di questa mattina sono state, inoltre, assunte le decisioni in merito all'affitto dell'immobile "LePanteraie", la cessione del "minigolf" e l'affitto del ramo d'azienda del complesso "La Salute", dando mandato all'amministratore unico di procedere nella direzione proposta.
"Siamo a un crocevia fondamentale per il futuro della società – ha detto l'assessore alle terme Federica Fratoni – e di tutta la città. Vediamo la luce in fondo al tunnel e vogliamo rapidamente mettere in campo le azioni utili a concludere il cantiere delle Leopoldine e procedere con la vendita di immobili non strategici, risanando così l'azienda. Singolare che a una parte politica si parli ancora di "spezzatino", come un disco rotto, senza voler vedere gli enormi passi avanti che sono stati compiuti da Regione e Comune".
"Dopo un lungo periodo nel quale non si intravedevano prospettive solide – ha detto quindi l'assessore alla presidenza e al bilancio Vittorio Bugli - si sono fatte avanti nuove opportunità per le Terme. Le sopravvenienze economiche e, ancor più, le manifestazioni di interesse di operatori privati qualificati, sembrano riaprire adesso una prospettiva positiva per la società e per la città, alla cui costruzione, sia la Regione che il Comune hanno lavorato con decisione. Adesso serve che la società verifichi seriamente e rapidamente queste opportunità e che, conseguentemente, Regione e Comune decidano come dare seguito. Per questo ci siamo presi un po' di tempo in più, da utilizzare bene per compiere le giuste scelte".
"Abbiamo trovato la quadra sull'obiettivo immediato delle Leopoldine – ha aggiunto il sindaco Giuseppe Bellandi - superando l'empasse di questo momento e puntando a trovare un privato investitore in grado di completare l'opera e gestire il bene con una ricaduta straordinaria per la città".
"In tempi ristretti - ha concluso l'amministratore unico Alessandro Michelotti - entro i primi dieci giorni di settembre, usciremo con il bando delle Leopoldine che avrà sicuramente un effetto trainante anche per tutte le altre vendite. La convergenza di intenti fra i due soci, Regione e Comune, è la condizione ideale per lavorare bene e conseguire grandi risultati".