Tempesta a Firenze: iniziata la conta dei danni

Il nubigragio di ieri sera ha provocato lesioni alle infrastrutture pubbliche e private. Molte le abitazioni danneggiate, i negozi allagati, le auto colpite dagli oggetti caduti, gli alberi spezzati. Confagricoltura: “Tragedia annunciata, le piante andavano abbattute”. Riattivata la circolazione ferroviaria

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 agosto 2015 08:06
Tempesta a Firenze: iniziata la conta dei danni

Nubifragio del 1 agosto sera a Firenze. Il giorno dopo: pozzetti intasati, strade allagate, danni agli immobili e alberi abbattuti. Volontari e operatori di Sas, Publiacqua e Silfi stanno lavorando ininterrottamente per mettere in sicurezza gli impianti. Nel Parco di San Salvi si contano a decine gli alberi distrutti dalla furia del vento. Anche il Pino secolare, davanti a casa Chille, è crollato, ma appoggiandosi a lato su di un altro albero come in un abbraccio mortale, ha salvato il padiglione che da anni ospita la compagnia teatrale. Il palco del teatro all’aperto è completamente devastato.

Angelo Bassi, consigliere delegato della Protezione civile della Città Metropolitana di Firenze, ringrazia la Sala operativa di Protezione civile della Metrocittà, le squadre di operatori e tutti i volontari "per il grande lavoro portato avanti in queste ore ininterrottamente. Dobbiamo tutti gratitudine agli operatori di Sas, Publiacqua e Silfi che da ieri sera lavorano con doppi turni per mettere in sicurezza gli impianti e le strade della città investiti dal maltempo".

“Le cadute degli alberi potevano essere prevenute se l’amministrazione comunale avesse fatto in questi anni una seria programmazione di riqualificazione del patrimonio verde pubblico dei viali e delle strade”. Lo ha detto Francesco Mati, presidente Federazione florovivaistica nazionale di Confagricoltura e presidente del distretto pistoiese. “Confagricoltura, insieme all’Università – ha aggiunto Mati - chiede da anni questa programmazione, che avviene in quasi tutti i Paesi europei”.

Secondo Mati, “gli alberi urbani andrebbero sostituiti ogni 50 anni altrimenti diventano pericolosi. Di fronte all’evidenza di eventi rischiosi che si ripeteranno, il Comune deve avere il coraggio di abbattere questi alberi (piantandone altri nuovi) e chi tenta di ostacolarne l’abbattimento per questioni nostalgiche dovrebbe assumersi la propria responsabilità civile e penale. Il Comune deve intervenire pianificando seriamente una riqualificazione del patrimonio arboreo urbano della città, il rischio è quello di una tragedia annunciata”.

I tecnici di RFI hanno completato i lavori di ripristino dell'infrastruttura ferroviaria tra Firenze Campo Marte e Rovezzano riattivando la circolazione, alle 6.54 di stamani, anche sull'ultimo dei quattro binari interrotti ieri sera alle 19.30. A determinare l'interruzione sono stati gli ingenti danni provocati dalla caduta di un tetto, scoperchiato da una tromba d'aria, sulla travata metallica che sostiene la linea elettrica sia della linea convenzionale sia della linea storica che, in quella tratta, corrone affiancate. La riattivazione anche del secondo binario della linea storica, dopo che nel corso della notte sono stati progressivamente riattivati, dalle 3.00 alle 5.45, anche tutti gli altri binari, consente il ritorno alla piena normalità lungo la dorsale ferroviaria Firenze - Roma. Nella notte tornati a Roma sette convogli di Trenitalia diretti a nord, rimasti fermi tra la Capitale e il capoluogo fiorentino, il primo con circa 400 viaggiatori.

Quattro anche i Frecciarossa partiti da Torino e Milano alla volta di Roma e Napoli per i quali è stato programmato il rientro a Milano. A Roma Termini e a Milano Centrale la Protezione civile e i servizi di assistenza di Trenitalia hanno atteso i viaggiatori, con soluzioni per pernottamenti e assistenza. Una ricerca con rilevanti difficoltà perché le strutture ricettive della capitale hanno, in questo particolare periodo, capacità molto ridotte. Nel trasporto regionale tutti i treni che erano stati costretti a interrompere il viaggio sono stati ricondotti nelle stazioni ed è stato attivato un treno straordinario Pontassieve – Firenze via Borgo San Lorenzo – Vaglia.

Nelle orecchie dei fiorentini c'e' ancora l'eco delle telefonate del Sindaco Dario Nardella che, qualche giorno fa, li metteva sul “chi va la'” per l'arrivo dell'ondata di caldo, ma di ieri sera nulla. La criticita' che l'amministrazione prevedeva era colorata di giallo, moderata. Sul sito del Comune sabato 1 agosto, non c’è stato nessun comunicato. Sui Display cittadini. Sulla bacheca Facebook del Sindaco nessun avviso. Oggi il sito del Comune di Firenze non riporta istruzioni per i cittadini, non c’è un numero verde da chiamare, non c’è comunicazione dei danni, notizie sulla viabilità. Solo la bacheca Facebook del Sindaco è stata aggiornata oggi con un laconico messaggio che ci informa della sua assenza per ferie.

"Probabilmente l’inefficienza nella comunicazione dello stato di allerta è la logica conseguenza dell’inefficienza della Protezione Civile che a parte fare qualche telefonata registrata -interviene Silvia Noferi, consigliera comunale del M5S- non ha un sistema collaudato per affrontare situazioni di emergenza. Ottima idea quella di cancellare le Province e con esse la Protezione Civile che funzionava. La sostituzione con la Città Metropolitana e la mancanza di un coordinamento vero e proprio sta dando i suoi frutti, non ci rimane che pregare che non succeda mai nulla di grave. Inutile rifugiarsi dietro alla scusa che è stato un evento eccezionale.

L’Unità di crisi della Protezione Civile deve servire proprio a questo, a gestire gli eventi eccezionali, non ne abbiamo bisogno nello svolgimento del tran tran cittadino. La cosa assurda è che non solo è mancata la comunicazione nell’emergenza ma è mancata la manutenzione dei tombini nell’ordinarietà, decine di alberi sradicati nonostante le decine di abbattimenti fatte nei mesi scorsi sulla base di schede tecniche frettolose. Viene da pensare che siano stati tagliati quelli sbagliati o che le potature vengano fatte male (e questo siamo stati i primi a denunciarlo quasi due anni fa) e probabilmente non ci discostiamo troppo dal vero. Per carità, nessuno mette in dubbio che non si meriti un periodo di vacanze, ma prima dovrebbe assicurarsi di lasciarci in buone mani. La mancanza di notizie ormai è un classico per questa amministrazione, impedire ai cittadini di avere la coscienza di quello che sta accadendo potrebbe essere controproducente, meglio tacere. Questa politica del silenzio, nonostante gli indubbi vantaggi nel caso di inefficienza, crea la sensazione che nessuno si stia occupando dell’emergenza".

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