Taxi di Firenze ottimi nel 2013 e pessimi nel 2015; è cambiato qualcosa?

"L'assessorato allo sviluppo economico allora presieduto dall'attuale Sindaco Nardella, nel marzo 2013 dichiarava congrua la consistenza della flotta taxi fiorentina"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 ottobre 2015 17:16
Taxi di Firenze ottimi nel 2013 e pessimi nel 2015; è cambiato qualcosa?

Grandi complimenti nel 2013 e nel 2014, oggi il servizio è pessimo. I tassisti fiorentini non intendono caricarsi sulle spalle i disagi attribuiti ad un servizio che non si presenterebbe, oggi, all'altezza della Città Metropolitana ex Capitale d'Italia e capoluogo modello nazionale di cultura.Sarà sciopero il 21 ottobre. Uritaxi Firenze, Unica Taxi Cgil , Sitafi Federtaxi Cisal , Confartigianato Taxi Firenze e Uil Trasporti dichiarano: "In seguito agli ultimi sviluppi della trattativa con l’Amministrazione comunale, l’Assemblea generale dei tassisti fiorentini considera definitivamente calpestata la dignità dei lavoratori del settore, a causa di un iperdecisionismo fine a se stesso.

Gli operatori del settore avevano offerto la propria disponibilità ad investire oltre un milione di euro per risposte immediate alle criticità della mobilità e accettato di subire, pur considerandolo inutile ed immotivato, il più grande aumento di licenze nella storia dei taxi fiorentini. Non sono i tassisti a far saltare per dieci licenze una trattativa che sembra più uno spot che non una reale soluzione, ma Palazzo Vecchio, che con questo atto si assume la responsabilità di deridere dei lavoratori che hanno visto notificarsi a mezzo stampa la decisione di aumentare le licenze, trovatisi nel corso del confronto una deliberazione di Giunta, accusati di fare “servizi irregolari ed inopportuni” che invece sono perfettamente legali e addirittura promossi nel tempo dall’Assessorato allo sviluppo economico. Oggi, siamo arrivati alla goccia che ha fatto traboccare un vaso già colmo.

In merito a quanto affermato dall’assessore Giovanni Bettarini in relazione a concessioni alla Categoria, occorre precisare che esse non sono altro che quanto dovuto per legge ai tassisti ed alla città. Alla luce di tutto ciò,i tassisti fiorentini, ribadendo il proprio stato di agitazione, proclamano uno sciopero per il 21 ottobre prossimo e danno mandato alle proprie rappresentanze di mettere in atto tutte le azioni volte a ripristinare la legalità nel settore".

 Claudio Giudici, presidente di Uritaxi Toscana, interviene dopo le dichiarazioni dell'assessore Giovanni Bettarini: "Altro che 10 licenze, queste sono solo la brioche di Maria Antonietta! Dopo mesi di annunci tramite media, durante i quali però venivamo prima rassicurati e poi solo il 18 settembre posti di fronte alla volontà amministrativa, dopo aver assistito ad accelerazioni decisionali nel corso del confronto, accusati di fare servizi "irregolari ed inopportuni", ed invece rispettosi sia della legge che degli indirizzi amministrativi, invitati a negoziare su numeri mai mutati, i sindacati sono oggi completamente delegittimati e la dignità dei nostri associati calpestata.

Questa vertenza parte con la disponibilità di Palazzo Vecchio ad ottemperare all'obbligo di legge dell'aggiornamento tariffario Istat disatteso da sette anni. Ad essa viene contrapposta la volontà di emettere 100 licenze in più a Firenze, senza voler riconoscere che la vera ragione delle difficoltà del settore sia la più grande cantierizzazione messa in opera a Firenze. Che così sia, lo dimostrano inequivocabilmente: l'indagine del Comune del 2011 dove solo l'1,7% (uno virgola sette, esatto!) dell'utenza dava un giudizio negativo sui tempi di attesa dei taxi fiorentini; l'assessorato allo sviluppo economico allora presieduto dall'attuale Sindaco Nardella, che nel marzo 2013 dichiarava congrua la consistenza della flotta taxi fiorentina; la commissione comunale consultiva che nel 2014 ci rivolgeva i suoi complimenti per l'efficienza del servizio.

Nonostante tutto ciò dimostri che fino all'esplosione dei cantieri il servizio fosse efficiente, questa categoria ha alla fine offerto disponibilità a subire un aumento di 100 licenze, pagare di tasca propria 1 milione di euro per migliorare il servizio, e chiesto soltanto di scaglionare in un numero congruo parte delle non necessarie e subite licenze strutturali. Palazzo Vecchio ha voluto per forza dimostrarsi iperdecisionista al di là dei dati obiettivi e di una autentica correttezza del confronto".

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