Taxi: a Firenze si risolve il problema?

Aduc accusa il Comune di averlo aggravato

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 novembre 2023 23:55
Taxi: a Firenze si risolve il problema?

Accordo di Palazzo Vecchio con i taxisti, in via sperimentale, dal 15 aprile al 15 ottobre 2024. Aumentano turni e orari e vengono introdotte seconda guida, scelta dal proprietario della vettura e libertà di adeguare le tariffe agli indici Istat (di fatto, aumento del 10%).

E' un'alternativa alla legge nazionale che dava la possibilità di un aumento del 20% delle licenze, mentre l'invito di Antitrust chiedeva di andare oltre questa percentuale.

“Il problema di carenze di vetture e prezzi alti è stato rimandato, con in cambio una sorta di pace sociale… fino alla prossima esplosione (le feste di fine anno sono alle porte) quando la domanda sarà maggiore, l’utenza si lamenterà e il Comune risponderà con una sorta di abbiamo già dato -dichiara Vincenzo Donvito Maxia, presidente dell'Associazione Diritti Utenti e Consumatori- Un inchino di Palazzo Vecchio alla rendita di posizione dei taxisti piuttosto che alle esigenze di servizio pubblico. E anche quando da aprile 2024 partirà il periodo sperimentale, sappiamo già che i numericchi dell’accordo non saranno all’altezza della domanda.

Con l’aggravante di una pubblica amministrazione che, ponendo un tetto ai costi di un servizio, consolida il monopolio di una categoria a danno di tutta l’utenza. La dinamica dovrebbe essere quella di mercato: nessun tetto al numero di licenze e seconde o terze guide e prezzi che si adeguano alla concorrenza… e in questo caso ne vedremmo delle belle (al ribasso) dei costi del servizio.

Per risolvere i problemi occorre osare e i presupposti per farlo c’erano: legge nazionale con +20% di licenze e Antitrust che invita ad andare oltre. Il Comune di Firenze… assente”.

"Siamo di fronte al peggior consumerismo ispirato solo dalla infame ottocentesca logica liberista, tanto utile alle sole multinazionali. Altro che concorrenza! Non sanno di cosa parla Aduc, perché il limite al numero di licenze taxi c’è in tutto il mondo civilizzato, Usa compresi. Questa associazione cerca solo visibilità su un tema che fa religione e che finora è stato usato solo per finalità politiche. I lavoratori del settore taxi non sono in campo solo per le festività, ma tutto l’anno, autunni, inverni e primavere comprese, quando il lavoro è basso, ed un amministratore, non un demagogo, sa bene che il servizio vada strutturato sulle medie e non sui massimi della domanda". Così Claudio Giudici, presidente Uritaxi e 4390 Taxi Firenze, in replica alla nota diffusa da Aduc.

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