TAV Stazione Foster: Arpat rileva irregolarità sulle polveri

Il dipartimento ARPAT di Firenze ha effettuato una serie di indagini per verificare l’impatto dell’attività del cantiere specificato in relazione alla polverosità diffusa

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 aprile 2015 15:21
TAV Stazione Foster: Arpat rileva irregolarità sulle polveri

Nel dicembre 2014 è pervenuta ad ARPAT la segnalazione di un residente a Firenze in viale Corsica nelle vicinanze del cantiere stazione AV – area ex macelli. L'esponente segnalava “la gravità della situazione, con polveri dannose per la salute […] nei condomini prospicienti il cantiere. Nonostante si tengano le finestre ermeticamente chiuse si verifica quotidianamente l'infiltrazione di queste polveri in tutto l'appartamento” allegando foto e chiedendo monitoraggio.

L'area di cantiere della stazione AV confina ad ovest con Viale Corsica. I lavori sono affidati al Contraente Generale Nodavia. Nell'area di cantiere vi sono aree a disposizione di particolari attività. L’area prospiciente viale Corsica angolo via Circondaria è destinata alla ditta Colabeton per la produzione di calcestruzzo utilizzato esclusivamente per il cantiere della stazione AV.

ARPAT nel corso di un sopralluogo presso i cantieri della stazione dell’alta velocità eseguito in data 13 marzo 2015, ha evidenziato alcune irregolarità, già segnalate a Comune di Firenze, Città Metropolitana e Azienda Sanitaria Firenze, sull’impianto di betonaggio gestito da Colabeton in quanto sono risultate non rispettate prescrizioni relative alle emissioni diffuse contenute nell’ atto autorizzativo della Provincia di Firenze:

  • l’impianto di bagnatura dell’area di stoccaggio materie prime e di lavoro non ha garantito la continua umidità.
  • l’impianto di bagnatura non è entrato in funzione secondo la periodicità indicata in autorizzazione
  • le superfici, piazzali e viabilità, per non adeguata pulizia, presentavano un consistente strato di materia prima dispersa il che produceva sollevamento di polvere al passaggio dei mezzi.

Durante il sopralluogo è stato rilevato inoltre, in relazione alle aree a gestione diretta di Nodavia, che il tratto di attraversamento di Via Circondaria fra le due aree di cantiere (ex centrale del latte ed ex macelli) non è mantenuto pulito mediante l’uso puntuale del lavaruote da parte dei mezzi in transito oltre che attraverso l’uso, quando necessario, della spazzolatrice.

Il sopralluogo ha confermato che lo stato generale del cantiere (anche durante il fermo delle attività lavorative) può aver contribuito agli episodi di superamento delle soglie di attenzione per le PM10, avvenuti in alcune occasioni. In particolare, viste le evidenze riscontrate durante il sopralluogo, un contributo importante risulta da parte dell'area di produzione del calcestruzzo.

Di quanto sopra, oltre alle segnalazioni delle violazioni di legge comunicate alle Autorità competenti, è stato informato l'Osservatorio Ambientale.

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