Tassa di Soggiorno, Firenze spreme i turisti e aumenta a chi ha già prenotato

Scintille in Consiglio comunale per la decisione di "Fare Cassa" sui turisti mettendo in difficoltà gli albergatori

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 marzo 2015 16:53
Tassa di Soggiorno, Firenze spreme i turisti e aumenta a chi ha già prenotato

Bocciato l’emendamento di Fratelli d’Italia che chiedeva di concedere sei mesi di tempo prima di far scattare l’aumento, in maniera da permettere alle strutture turistiche di esaurire almeno le prenotazioni già ricevute. “Siamo contrari all’aumento della tassa di soggiorno, poiché questo aumento non servirà per realizzare opere concrete per Firenze, ma soltanto per rimettere in sesto i conti del comune; ma siamo ancora più contrari a far scattare questo aumento fin da subito, perché questo significa non tenere di conto del fatto che alberghi, bed & breakfast, ostelli e affittacamere hanno già venduto gran parte delle loro stanze anche per i mesi a venire, considerando l’attuale modulazione della tassa di soggiorno.

Gli aumenti decisi oggi dal sindaco e dalla giunta non saranno pagati quindi dai turisti, ma dai gestori delle strutture ricettive, a nostro modo di vedere già sufficientemente oppressi dalla pressione fiscale” le dichiarazioni del capogruppo di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale in consiglio comunale, Francesco Torselli.

“Fratelli d’Italia, pur ribadendo la netta contrarietà all’aumento della tassa di soggiorno, aveva proposto un emendamento - ha spiegato Torselli - per chiedere quantomeno che tale aumento entrasse in vigore a partire dal 1 agosto prossimo, ovvero dopo che tutte le strutture ricettive e turistiche avessero esaurito le prenotazioni già ricevute, ma la maggioranza non ha voluto attendere, dimostrando ancora una volta che questo aumento non serve per uno ‘scopo’ preciso (così come prevederebbe la ‘ratio’ che sta dietro questa tassa), ma semplicemente per fare cassa”.“Ancora una volta - conclude Torselli - emerge chiaro il pensiero della sinistra che governa questa città e che risulta perfettamente il linea col governo nazionale: gli imprenditori, gli operatori turistici, coloro che lavorano e che investono sulla città non sono risorse da tutelare, ma frutti da spremere fino al nocciolo.

Prendiamo purtroppo atto che questo nocciolo, ogni giorno che passa, appare sempre più vicino”.

Cristina Scaletti (La Firenze viva): "Il consiglio comunale discute della tassa di soggiorno con l'assessore al bilancio. Dove é l'assessore al turismo? Questo é il valore che si dà al turismo nella nostra città. L'aumento della tassa di soggiorno é l'ammissione da parte di un Comune che si attende il turista per poterlo spennare e giustificarne l'aumento come una necessità di fronte ai minori trasferimenti dello stato ne é un'implicita quanto disarmante ammissione.

Perché non lottare contro il vero problema che é l'abusivismo e l'evasione invece di penalizzare ulteriormente chi lavora in chiaro e produce occupazione, gli albergatori. É l'ammissione che il governo e a cascata i comuni che impongono la tassa di soggiorno non hanno una politica per il turismo, né programmatica né economica. Il comune si é posto il problema che con la legge regionale sulla riattribuzione delle deleghe delle province avrà il turismo. Come pensa di valorizzarlo? Sfruttandolo? É la conferma che non si capisce come un aspetto fondamentale delle dinamiche turistiche sia la competitività visto che la tassa a Firenze sarà decisamente più cara di città come Parigi.

É la miopia di non capire che così si favorirà il turismo mordi e fuggi a discapito dei pernottamenti che verranno tassati. L'assessore Perra dice che visti i tagli del governo l'aumento della tassa di soggiorno é funzionale anche per garantire la cultura. Ricordo che la promozione dello sviluppo della cultura è sancita dalla Costituzione e la sua salvaguardia é un dovere dello Stato, non dei turisti"

"L’aumento indiscriminato della tassa di soggiorno su tutte le tipologie di struttura ricettiva è indice di un modus operandi che abbiamo sempre criticato, perché non c’è peggior ingiustizia che trattare in modo uguale soggetti che uguali fra loro non sono" questo il commento a caldo dei consiglieri Trombi e Verdi di Firenze Riparte a Sinistra.

Aumentare di 50 centesimi la tassa di soggiorno per tutte le strutture ricettive, da una stella fino a quattro (ricordiamo che i cinque stelle non sono stati toccati perché erano già al massimo), ci sembra un disattendere il principio costituzionale della progressività, e di fatto una piccola ingiustizia - proseguono i consiglieri - una famiglia di tre persone che pernotta in un hotel a una stella si vedrà infatti aumentata la tassa di soggiorno più di quanto non capiti ad un facoltoso single che dorma in un quattro stelle. Per non parlare del magnate che dorme in un cinque stelle, e che non avrà aumenti di tassa di soggiorno. A norma di legge, certo, ma non ha un buon sapore.""Infine, non approviamo l’idea di spremere i turisti per mancanze che sono tutte italiane, prima fra tutte i tagli pesantissimi imposti dal governo agli enti locali" - chiudono i consiglieri di Firenze Riparte a Sinistra.

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