​Swing Trading: Cos’è e quali sono le migliori tattiche da applicare

Lo swing trading è un metodo operativo che si muove su una finestra temporale maggiore rispetto al trading tradizionale (“daytrading”).

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 novembre 2019 06:35
​Swing Trading: Cos’è e quali sono le migliori tattiche da applicare

Chi si avvicina al mondo del trading online avrà certamente sentito nominare almeno una volta lo swing trading. Una tecnica relativamente semplice da capire, ma complessa da sfruttare al pieno del suo potenziale, lo swing trading è in realtà un approccio al trading che va bene sia per i meno esperti che per i veri veterani di questo mondo. Andiamo quindi a vedere più da vicino di che si tratta e quali sono le tattiche più efficaci per chi vuole cimentarsi in questo tipo di negoziazioni finanziarie.

Cos’è lo swing trading?

Lo swing trading è un metodo operativo che si muove su una finestra temporale maggiore rispetto al trading tradizionale (“daytrading”). Il principio di base è sempre lo stesso: indovinare le oscillazioni di prezzo di un bene, una materia prima, o una valuta, acquistando quando il prezzo è basso e rivendendo quando il prezzo è alto. Piuttosto che limitarsi ad operazioni che si aprono e chiudono all’interno di una singola giornata, nello swing trading l’operazione resta aperta per più sedute, spesso anche per più settimane. Non si tratta però di mantenere un’operazione aperta per mesi o anni come nel caso del buy & hold – lo “swing” ovvero l’oscillazione di prezzo viene generalmente predetta all’interno di un determinato trend in atto.

Come funziona lo Swing Trading?

Per comprendere appieno il senso dello swing trading, bisogna soffermarsi proprio sul lasso temporale in cui avvengono le operazioni. Proprio perché le negoziazioni avvengono su tempi più lunghi, il “rumore di fondo” dei vari mercati viene ridotto rispetto al daytrading. Le manipolazioni che possono intervenire a modificare i prezzi all’interno di una giornata vengono infatti annullate, rendendo molto più affidabili le tecniche di analisi predittiva. E’ infatti possibile operare su più mercati contemporaneamente con meno pressione, con leve significativamente più basse e seguendo i trend che possono essere conseguenti ad eventi nazionali o internazionali , crisi di risorse, attività geopolitiche, ecc.

Catturare lo swing

Una delle tecniche basilari dello swing trading, è quella di riuscire a “catturare” lo swing ed ottenere il massimo profitto dalla transazione stessa. E’ importante quindi selezionare un mercato che si trova in un trend ribassista o rialzista, ovvero i cui prezzi si stiano discostando in modo chiaro e definito dal trend principale. Il presupposto fondamentale è quello di investire (sia long che short) nel momento in cui il trend è al massimo del cambiamento (verso l’alto o verso il basso), ed uscire subito prima che la pressione opposta riporti il mercato al suo trend iniziale.

Per evitare di entrare in fasi di consolidamento di mercato o laterali e subire perdite importanti, è possibile fare uso di indicatori come la media mobile (esponenziale o semplice). Quando la media mobile ha un’inclineazione negativa e si porta al di sopra della linea dei prezzi (ovvero incrocia al rialzo), il trend del mercato è ribassista e si dovrà investire di conseguenza. Viceversa, se la media mobile ha un’inclinazione positiva e si porta al di sotto della linea dei prezzi (incrocia al ribasso), il trend del mercato è rialzista.

La gestione del rischio

La principale tipologia di rischio connessa con le operazioni di swing trading, è il cosiddetto rischio “overnight.” In altre parole, quando un’operazione resta aperta in un mercato chiuso, le ragioni che avevano portato al cambio di trend originale che ci avevano indotti all’investimento possono rientrare quando non è più possibile operare. Ad esempio, se una crisi finanziaria che aveva portato al tracollo di una valuta si risolve durante il weekend, ovvero a mercati chiusi, non sarà possibile operare sul mercato portando a perdite anche importanti nelle posizioni aperte.

Purtroppo questo tipo di rischio non può essere veramente affrontato se non con un’attenta analisi degli eventi e dei vari indicatori . Ad esempio è possibile lavorare sull’identificazione dei punti di massima e minima in cui avverrano gli swing per essere certi di entrare il più presto possibile ed uscire quando il profitto è massimo. In genere si utilizzano indicatori quali i livelli di Fibonacci oi minimi e i massimi relativi, oppure anche altri strumenti come il trending a lungo termine. Qeust’analisi, che nello swing trading è di solito molto più affidabile che nel day trading, permette di confermare i punti di swing. Tuttavia un eccesso di severità nella convalida dei punti può portare ad un ritardo nell’ingresso che ridurrà la profittevolezza dell’investimento.

Conclusione

Lo swing trading è una tecnica molto vantaggiosa specialmente per chi ha già un lavoro o vuole iniziare ad approcciarsi al mondo del trading. Dato che le operazioni avvengono su tempi più lunghi, non è necessario infatti trascorrere tutto il tempo incollati ad un monitor, ma è sufficiente analizzare i trend per pochi minuti al giorno.

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