Sul nuovo Aeroporto di Firenze si spacca la Cgil in Toscana

La posizione contraria espressa oggi dalla Cgil Toscana ha destabilizzato i sindacati locali e la Confederazione stessa

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 ottobre 2018 20:09
Sul nuovo Aeroporto di Firenze si spacca la Cgil in Toscana

Dalla Filt Cgil arriva una nota in cui i segretari locali si dichiarano "Estremamente preoccupati dalla posizione che si è delineata all'interno della CGIL Toscana sul sistema aeroportuale regionale". Perché "La FILT-CGIL Toscana, nel suo insieme, è favorevole al progetto di sviluppo di entrambe gli scali aeroportuali, sia per la nuova pista di Peretola, sia per i potenziamenti previsti al Galilei" contrariamente a quanto affermato dalla Cgil Toscana.

In una conferenza stampa indetta in mattinata nella sede di Via Pier Capponi, Maurizio Brotini della segreteria Cgil Toscana, con delega alle infrastrutture e Damiano Marrano del Dipartimento Infrastrutture Cgil Toscana avevano dichiarato "Noi siamo per la qualificazione e la tutela dell’occupazione dello scalo fiorentino, ma il progetto presentato, su cui ben sette amministrazioni locali hanno fatto ricorso contro il decreto di Via, apre moltissime criticità: dall’interruzione del collegamento diretto tra Sesto e l’Osmannoro, al pregiudizio sullo sviluppo del Polo Scientifico, alla messa in discussione del Parco della Piana così come previsto dagli strumenti urbanistici della Regione e del Comune di Sesto, al mantenimento della vocazione produttiva manifatturiera dell’Osmannoro.

Inoltre, la proposta non è inserita in un progetto organico di sviluppo dell’area di Firenze e della sua cintura. Non possiamo quindi esprimere come Cgil Toscana un giudizio positivo sull’attuale progetto, vista anche l’incongruenza degli interventi infrastrutturali che verrebbero ad insistere sul territorio della Piana, indice di una mancata condivisa e razionale programmazione da parte di tutti gli attori pubblici coinvolti". In sintesi un giudizio negativo sull'ampliamento che ha smosso la replica immediata da parte della Cisl Toscana, favorevole alla realizzazione della nuova pista.Adesso Gianfranco Conti, Segretario generale Filt Cgil Toscana, Fulvio Cacace, Segretario generale Filt Cgil Pisa ed Andrea Gambacciani, Segretario generale Filt Cgil Firenze Prato Pistoia prendono le distanze esprimendo parere favorevole da parte del sindacato.

Cosa è successo? "Avremmo voluto discutere di più e meglio sulle motivazioni che ci obbligano a discostare le valutazioni della FILT-CGIL Toscana su questo delicato tema, che vede coinvolto il futuro di tanti lavoratori" dice adesso il comparto trasportistico della stessa Confederazione.

"Come categoria dei trasporti non possiamo che essere favorevoli a progetti di sviluppo delle infrastrutture, in particolare se rafforzano come in questo caso le realtà dell’area fiorentina e di quella costiera, se questi progetti non collidono con le compatibilità ambientali, sociali ed economiche e se rappresentano utili volani per lo sviluppo dell’occupazione nella regione. Le opere necessarie ai due scali e la nuova pista di Peretola dovranno vedere realizzate opere di compensazione ambientale importanti e decisive.

Siamo a favore dello sviluppo del sistema aeroportuale toscano, così come previsto dal Piano Nazionale di sviluppo, anche perché può beneficiare di investimenti già deliberati, finanziati e assegnati allo scopo, che dovranno trasformarsi in occupazione e sicurezza di sistema" così la FILT-CGIL che crede che in questo comparto "ci siano possibilità importanti di sviluppo e crescita: le decine di assunzioni e stabilizzazioni occupazionali fin qui ottenute potrebbero moltiplicarsi, mantenendo ferme regole e qualità contrattuale, per le quali siamo impegnati da mesi in una trattativa pressante con Toscana Aeroporti e con le decine di aziende che ne costituiscono un indotto diffuso a Firenze, Pisa e territori vicini. Essere contrari a queste ipotesi di sviluppo rischia di mettere in discussione il sistema aeroportuale stesso e con questo il destino dei tanti occupati.

Sostenere questa chiusura di prospettiva di sviluppo nei confronti di questi Lavoratori risulterebbe di difficile comprensione".

Filt Cgil auspica adesso che su questo delicato tema, "si apra un confronto rapido e serrato, tra tutti i soggetti interessati, a partire dalle Istituzioni, dalle rappresentanze sociali e dai cittadini stessi, perché le ricadute siano ottimizzate, messe in sicurezze e rese compatibili con i progetti che riguardano i territori circostanti. Quello che chiediamo in particolare con forza è che si rompano gli indugi e si faccia quanto necessario per non perdere finanziamenti già stanziati e – soprattutto – si approfondiscano con attenzione anche gli aspetti sindacali che riguardano diritti, garanzie occupazionali e sicurezza, per i Lavoratori degli scali e dell’indotto".

In evidenza