Strike: l'umanità secondo Lucio Trizzino

Seravezza Fotografia ha inaugurato la mostra STRIKE di Lucio Trizzino. Fino al 17 aprile presso le Scuderie Granducali.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 aprile 2017 22:54
Strike: l'umanità secondo Lucio Trizzino

Una delle più attese esposizioni toscane del 2017: la mostra STRIKE di Lucio Trizzino promette di stupire. L’antologica, a cura di Niccolò Lucarelli, condensa il meglio di tre significativi progetti di Trizzino centrati sull’umanità contemporanea: “Sciopero”, “Ansietà”, “Luogo di luoghi comuni”. Tre capitoli – riassunti in una selezione di circa sessanta foto – di un lungo viaggio per immagini che l’autore ha compiuto nell’arco dell’ultimo decennio.

Lucio Trizzino, padre siciliano e madre aretina, vive da tempo a Firenze. Nasce professionalmente come architetto restauratore di edifici monumentali ed ha lavorato, fra gli altri, ai templi di Segesta e Agrigento, alla Cattedrale di Monreale e in vari Parchi Archeologici italiani. Per molti anni ha usato la fotografia come mezzo professionale d’indagine e documentazione dell’architettura e del territorio storico, ma da un paio di decenni questa seconda “professione” prediletta è divenuta un interesse esclusivo rivolto in modo preminente alla comprensione delle passioni umane. «È un modo per pagare il debito che ho nei confronti dell’umanità», dice Trizzino.

Dal 2008 ad oggi, con sette diversi progetti fotografici, Trizzino ha dipinto un grande affresco della realtà contemporanea, umana e artistica. Tre di questi sono ricompresi in STRIKE.

«Si è scelto d’intitolare STRIKE questa mostra a tratti forse scomoda», spiega il curatore Niccolò Lucarelli «sia per il diretto richiamo a uno dei suoi capitoli (in lingua inglese strike significa “sciopero”) sia perché, fra i suoi molteplici significati, questo termine anglosassone dall’aspra onomatopeica, ha anche quelli di “colpire”, “sorprendere”, “avviare una conversazione”. Le immagini colpiscono l’osservatore con la loro forza umana e concettuale, lo sorprendono per l’arditezza dell’estetica e il gioco delle prospettive, e infine lo coinvolgono in un dialogo dai toni ora gravi, ora amaramente ironici.

Il direttore artistico di Seravezza Fotografia Ivo Balderi saluta con grande soddisfazione la presenza di Lucio Trizzino alla rassegna. «Dopo l’esposizione “Il Dono” di Giorgia Fiorio, visitabile a Palazzo Mediceo fino al 17 aprile, e quella di Ken Gerhardt alle Scuderie, accogliamo adesso Lucio Trizzino a chiusura del ciclo dedicato ai fotografi professionalmente più maturi», dichiara. «Sono entusiasta che Trizzino abbia accettato di essere ospite a Seravezza"

SCHEDA DELLA MOSTRA

Titolo - STRIKE, a cura di Niccolò Lucarelli

Date - fino al 17 aprile

Sede - Scuderie Granducali, viale Leonetto Amadei, Seravezza (Lu)

Orari - dal giovedì al sabato, ore 15-19; domenica e festivi, ore 10-19

Biglietti - intero 6 euro; ridotto: 4 euro (i soci Fiaf hanno accesso alla mostra con biglietto ridotto)

Informazioni generali - 0584 757443, 0584 756046; info@seravezzafotografia.it

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