Stragi naziste: superstiti e familiari aspettano ancora giustizia

Giani: "Necessario sviluppare un'azione comune"

Redazione Nove da Firenze
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22 agosto 2021 18:58
Stragi naziste: superstiti e familiari aspettano ancora giustizia

In occasione del 77° della strage del Padule di Fucecchio i familiari delle vittime di non aver avuto ancora giustizia. Ieri un gruppo di persone sopravvissute alla strage del 23 agosto, oltre a familiari di vittime della questa e di altre stragi in Toscana, oppure ancora di deportazioni in Germania, hanno riaffermato la mancanza di giustizia.

In particolare l'ex Presidente della Toscana, Enrico Rossi, più volte, si è detto pronto a prendere concrete iniziative a favore di chi ha subito la violenza nazista ”fino a promuovere un processo civile contro la Germania per chiedere i risarcimenti per i danni causati dalle truppe naziste”.

Successivamente, nel mese di dicembre del 2019, un gruppo ha incontrato l'allora vicepresidente Monica Barni. In tale occasione è stata esposta con grande chiarezza la richiesta: "Ci fu detto che sarebbe stata interessata l'Avvocatura della Regione circa la possibilità di promuovere un processo civile nei confronti della Germania. Da allora, malgrado i nostri ripetuti solleciti, non abbiamo avuto nessuna risposta" spiega il Lido Lazzerini, sopravvissuto alla strage di Mommio (Fivizzano), del 4-5 maggio 1944.

“Faccio volentieri mia la richiesta di superstiti e familiari delle stragi naziste avvenute in Toscana; daremo vita a un’azione comune fondata proprio sulla lettera aperta di Lazzerini”. Così Eugenio Giani, destinatario della lettera aperta. La lettera chiede al presidente della Toscana "attenzione alla domanda di giustizia"per le vittime degli eccidi compiuti dai nazisti nella Seconda guerra mondiale e per ottenere un processo civile alla Germania.

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