Il Consiglio regionale della Toscana si schiera contro la buonuscita da oltre nove milioni di euro a Mauro Moretti. Condannato in primo grado a sette anni per la strage in quanto all’epoca dei fatti amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, Moretti ha dovuto lasciare l’incarico a capo di Leonardo, società a controllo pubblico, guadagnando, però, una “indennità compensativa e risarcitoria” di 9,26 milioni, oltre alle competenze di fine rapporto.Il presidente della Commissione Trasporti e Infrastrutture in Consiglio regionale, già presidente della provincia di Lucca dal 2006 al 2015, Stefano Baccelli, a poche ore dall’ottavo anniversario dell’incidente costato la vita a 32 persone dice "No all’indennità compensativa di oltre 9milioni di euro all’ex amministratore delegato di Ferrovie a conclusione dell’incarico a capo di Leonardo".
Su questa buonuscita il presidente della commissione Ambiente in Consiglio regionale, Stefano Baccelli (Pd), ha presentato una mozione, sottoscritta da numerosi altri consiglieri, chiedendo la discussione e la votazione in testa alle altre iscritte all’ordine del giorno, anche per l’imminente anniversario della strage. Nella sua illustrazione, Baccelli ha parlato di una mozione che contiene “ragioni di buon senso” e “ragionevolezza”, di “decoro civile e politico”. Sul trattamento economico da attribuirsi al momento della risoluzione del rapporto di lavoro da parte di amministratori con deleghe e di altri ai vertici di società strategicamente rilevanti per il Paese, si legge nel dispositivo della mozione, deve essere aperto un confronto in sede di conferenza Stato-Regioni.
Assolutamente d’accordo con i contenuti dell’atto si sono dichiarati Elisa Montemagni (vicepresidente Lega Nord) e Gabriele Bianchi (Movimento 5 stelle). In particolare, Montemagni ha parlato di un dovere da rispettare: garantire dignità alle vittime e ai loro familiari. “La buonuscita di Moretti lascia basiti”, ha dichiarato in Aula, evidenziando la necessità di mettere in campo azioni concrete e “non solo formali”.
Baccelli è stato delegato dal presidente Rossi a rappresentare la Regione Toscana all’ottavo anniversario della strage giovedì 29. “Un’attribuzione economica inaccettabile per il suo esorbitante importo, sconcertante per le motivazioni addotte, inspiegabile per il procedimento adottato". Accertare la legittimità e sindacare l’opportunità di simili trattamenti economici da parte di società strategicamente rilevanti per il Paese al momento dello scioglimento del rapporto di lavoro è l’obiettivo della mozione di Baccelli, che impegna la Giunta ad attivarsi sulla questione, con un confronto ad hoc in Conferenza Stato- Regioni.
Il provvedimento è stato approvato all’unanimità dal Consiglio regionale. “La vicenda merita di essere analizzata e ripercorsa. – puntualizza Baccelli - Moretti ricopriva l’incarico di Ad del Gruppo Ferrovie dello Stato al momento della Strage di Viareggio e nel gennaio 2017 il Tribunale di Lucca lo ha condannato in primo grado di giudizio a sette anni di reclusione. Dopo la sentenza Leonardo Spa ha comunicato che permanevano ‘in capo all’amministratore delegato tutti i requisiti previsti dalla vigente disciplina, nonché la piena capacità di esercitare le prerogative connesse all’ufficio di organo delegato’, confermando all’unanimità ‘piena fiducia all’Ing.
Moretti’. Nel maggio 2017 lo stesso Moretti al termine dell’esperienza di Amministratore Delegato di Leonardo S.p.A. si è visto da quest’ultima attribuire ‘un’indennità compensativa risarcitoria’ di 9,26 milioni di Euro, oltre alle competenze di fine rapporto, ed inoltre come spiega una nota diramata dal gruppo ‘un importo di 180.000 Euro a fronte di rinunce specifiche nell’ambito della risoluzione del rapporto’, in linea, sempre precisato dal gruppo, con le disposizioni di legge e di contratto applicabili e conformi alla politica aziendale relativa alla remunerazione.
Apparentemente tutto a norma di legge, insomma. Peccato che i criteri di calcolo di questa stupefacente liquidazione siano stati adottati contestualmente alla stessa con un atto evidentemente ad personam e che non si tratta quindi di un premio di risultato o di un bonus previsto a fronte di specifici risultati conseguiti. Vogliamo sia fatta piena luce sulla procedura adottata e che sia inequivocabilmente censurata l’evidente inopportunità che una società strategica per il paese di cui il maggior azionista è il Ministero del Tesoro abbia proceduto ad un esborso inaccettabile e sconcertante.
Non lo possono accettare soprattutto i parenti della vittime della strage di Viareggio e tutti coloro, me compreso, che questa strage l’avranno sempre impressa nella memoria, scolpita dolorosamente in un ricordo indelebile. Ho chiesto da subito con forza le dimissioni di Moretti dai suoi incarichi, l’ho chiesto più volte fermamente convinto che un manager pubblico con ruoli apicali non potesse dimostrare in così tante occasioni la mancanza di sensibilità umana che lui ha avuto nei confronti delle vittime di questa tragedia.
Un atteggiamento che mi ha sempre indignato, così come mi indigna leggere di liquidazioni da record, adottate con motivazioni sconcertanti ed erogate con procedure che contraddicono il più elementare buonsenso”.