Strade della morte, anche in Toscana

Invitiamo i turisti sulle nostre strade, ma garantiamo per la loro incolumità?

Antonio
Antonio Lenoci
06 gennaio 2015 12:27
Strade della morte, anche in Toscana

Il cedimento strutturale sulla Palermo - Agrigento ha riacceso l'attenzione sulle opere pubbliche. In Toscana è ancora vivo il caso "Carrione". All'indomani della scoperta scatta la caccia ai responsabili, ma esistono?Nell'Italia sprovincializzata e razionalizzata, in cui le amministrazioni più o meno grandi lottano con le voci di bilancio e con le competenze rivendicando gestione di servizi irrinunciabili e manutenzioni di ogni tipo, chi si occupa veramente della sicurezza altrui?Matteo Renzi ha scritto su Facebook: "Il viadotto delle Scorciavacche, sulla Palermo Agrigento, inaugurato lo scorso 23 dicembre e costato 13 milioni è crollato.

Solo per una fortunata coincidenza non si è fatto male nessuno, ma questo non cambia di una virgola le colpe dei colpevoli. Ho chiesto a ANAS il nome del responsabile: è finito il tempo degli errori che non hanno mai un padre. Pagheranno tutto". Su Twitter conia l'hashtag #finitalafesta.La domanda del giorno su Sky Tg24 che accompagna tutta la programmazione del 5 gennaio è "Pagheranno davvero?".

Scarsa fiducia nel Governo o semplice rappresentazione dell'opinione pubblica in merito al problema?Il cronista locale commenta "Noi siciliani la definiamo 'strada della morte' per l'alto numero di incidenti che si verificano". Anche prima della metà di dicembre, prima del collaudo del viadotto, prima del cedimento. Anche prima, allora. Dov'erano i responsabili?Strada della morte. Così viene chiamata dalle comunità locali una strada pericolosa sulla quale perdono la vita i concittadini.

Mancanza di asfalto omogeneo, dissesti idrogeologici, segnaletica fatiscente..Ne è piena l'Italia che però non rinuncia a 'vendersi' ed attrarre turisti. Una cosa è far morire chi abita in zona, un'altra è coinvolgere altre persone che avevano la "fortuna" di trovarsi altrove. E' come se invitassimo a coltivare l'orto su un terreno inquinato.Non sarebbe meglio partire dall'A-B-C? Come si sente ad esempio un raffinato ed eccellente albergatore che investe nel suo lussuoso casale ristrutturato con tutti i comfort, spende migliaia di euro in promozioni ed offerte sui Social e poi si perde i clienti lungo la strada di collegamento territoriale "tristemente famosa"Rufina, gennaio 2015: "Sulla Statale 67 non siamo disposti ad aspettare ulteriormente - a dirlo è il Sindaco Mauro Pinzani - Non abbiamo mai smesso di lavorare sul fronte della ss 67 ma non abbiamo avuto ancora notizie definitive.

Il progetto per la variante San Francesco Dicomano è stato consegnato ad Anas nel 2010, ma nonostante grande impegno di tutti noi ed anche le interrogazioni parlamentari per il momento non si è saputo niente di Definitivo. Voglio ricordare che grazie ad un progetto non fatto le persone stanno morendo sul tracciato esistente"

Nell'ottobre 2014 a Massa muore un ragazzo sfondando il guard rail: "I familiari della giovane vittima ed i suoi concittadini nel Comune di Zeri sono indignati e denunciano che "il tratto di strada provinciale dove è accaduta la tragedia è maledettamente noto, in quanto altre auto sono fuoriuscite in passato senza però, e solo per destino, causare delle vittime""

Nel luglio 2012: "La Provincia di Firenze, con dei cantieri finanziati dal Piano Nazionale per la Sicurezza Stradale, ha eseguito interventi lungo la SR302 “Brisighellese Ravennate” e SR70 “della Consuma” di installazione di barriere guardrail e di innovativi dispositivi di protezione per motociclisti. Queste strade, dalle analisi sulla incidentalità, risultano tra quelle maggiormente interessate da incidenti che vedono coinvolti veicoli a due ruote. Per queste ragioni la Provincia di Firenze, in collaborazione con la Regione Toscana, ha individuato i tratti più significativi per l’istallazione dei dispositivi di protezione".E senza più la Provincia, con l'area Metropolitana in cerca di una propria identità, con la Regione costretta a centellinare le spese tanto da chiedere sempre più contributi privati per la Sanità pubblica.

Chi garantisce per la sicurezza stradale? Dove sono in questo caso i responsabili? 

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