Spiagge, l'Antitrust condiziona l'iniziativa imprenditoriale dei balneari

Procaccini: 'Battaglia politica autorità, Piombino ricorra a Consiglio di Stato'

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 marzo 2021 21:56
Spiagge, l'Antitrust condiziona l'iniziativa imprenditoriale dei balneari

Agenzia DIRE- "C'è anche il Consiglio di Stato a cui può ricorrere il Comune di Piombino, dopodiché a me lascia sconcertato anzitutto l'iniziativa dell'autorità Antitrust perché è politicamente militante". Lo afferma alla Dire l'eurodeputato di Fratelli d'Italia Nicola Procaccini commentando la sentenza del Tar della Toscana, che nei giorni scorsi, accogliendo un ricorso dell'autorità garante per la concorrenza, ha annullato una determina dell'amministrazione che prorogava sino al 2033 le concessioni dei balneari.

"Da alcune settimane, anzi da alcuni mesi- punta il dito l'esponente di Fdi- l'autorità ha deciso di intraprendere una battaglia politica contro l'esecutivo, perché anzitutto la legge che estende le concessioni sino al 2033 è del governo italiano, e contro le imprese balneari di questa nazione che sono migliaia. Di fatto si rende complice di un meccanismo perverso che è destinato a sfracellare tanta parte dell'economia italiana e a creare una lavatrice gigantesca di denaro sporco".

Un rifermento quest'ultimo alla necessità di assegnare le nuove concessioni soltanto tramite asta competitiva. "E nel momento in cui migliaia di concessioni vengono messe a gara in tutto il territorio- sostiene- toglie economia buona e immette nove volte su 10 economia cattiva, perché si presenta con valige piene di soldi, con una liquidità che e' propria delle economie criminali. In questo modo si da' il via a una grande lavatrice che a me lascia basito". In ogni caso, segnala, "il dispositivo della sentenza del Tar indica che manca un quadro normativo di riordino del settore delle concessioni.

È qualcosa a cui l'Italia incredibilmente non ha mai messo mano ed e' questo che chiede l'Ue. Tant'è che in Spagna e' stato realizzato e non mi risulta che ci sia questo accanimento o una potenziale infrazione europea nei confronti del governo di Madrid". Smog: insistere sul blocco diesel è furore ideologico "In questo momento di grave pandemia la priorità non mi pare che sia il blocco dei diesel inquinanti. Dinanzi a un dramma sanitario gigantesco, a un dramma economico ancora più gigantesco, con tanta parte degli italiani sotto il livello medio di poverta' il problema e' il blocco diesel inquinanti? È un furore ideologico che non tiene conto della particolarità del momento".

A dichiararlo alla Dire è l'eurodeputato di Fratelli d'Italia Nicola Procaccini, commentando il dibattito in Toscana sul rinvio dell'entrata in vigore dei divieti per i veicoli diesel euro 4. A fronte di una mozione approvata in Consiglio regionale che chiedeva una sostanziale proroga sino alla fine della pandemia, la Regione e il Comune di Firenze hanno promesso di chiedere un rinvio al ministero dell'Ambiente per i veicoli delle aziende artigiane per un periodo di 18 mesi.

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