“Spaccio alle Cascine, Nardella chieda l’intervento di Lamorgese”

Fratelli d’Italia: "Droga, aggressioni continue anche in diretta tv, ora persino un kalashnikov. Cosa aspetta ancora il sindaco?”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 marzo 2021 16:00
“Spaccio alle Cascine, Nardella chieda l’intervento di Lamorgese”

“Lo spettacolo indegno delle Cascine filmato dalle telecamere di Striscia la Notizia ferisce la città nel suo orgoglio. Mentre i fiorentini fanno sacrifici per rispettare le norme anti covid e scontano le difficoltà economiche di questa crisi, nel nostro parco spadroneggiano gli spacciatori extracomunitari che se ne fregano di rispettare qualsiasi legge. Quando il ministro dell’Interno era Matteo Salvini, un giorno si e l’altro pure i nostri amministratori, a cominciare dal Sindaco Nardella, si lamentavano degli organici delle Forze dell’Ordine a disposizione a Firenze.

Dal momento della sua sostituzione non si è più sentito una parola da parte loro. Come del resto è sparita la questione del centro per il rimpatrio da realizzare in Toscana per gli immigrati clandestini, nonostante il voto favorevole del PD alla mia proposta in Consiglio Comunale di qualche anno fa. E di certo molti di lor signori delle Cascine sono clandestini. Inquieta, poi, che proprio a ridosso della zona di azione degli spacciatori sia stato ritrovato ieri un kalashnikov con una busta piena di proiettili pronti ad essere esplosi”.

Lo dichiara il consigliere di Fratelli d’Italia Jacopo Cellai.

“Nardella si faccia sentire, prenda contatto immediatamente col Ministro Lamorgese e chieda l’utilizzo dell’Esercito, come accaduto già in altre città, in virtù della legge n.125 del 24 luglio del 2008 che prevede che “Per specifiche ed eccezionali esigenze di prevenzione della criminalità, ove risulti opportuno un accresciuto controllo del territorio, può essere autorizzato un piano di impiego di un contingente di personale militare appartenente alle Forze armate”. Esattamente il caso delle Cascine”, aggiunge Cellai col capogruppo del partito Alessandro Draghi.“Non vogliamo vedere una terza puntata su una rete televisiva nazionale che mostri una città in balia di un branco di delinquenti che la fanno da padroni, umiliando la nostra città, magari imbracciando un kalashnikov. L’imperativo è agire e reagire” concludono Cellai e Draghi. 

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