Sottoattraversamento: No Tav sulla deroga all'uso dei camion

Stilate da Italia Nostra, perUnaltracittà, Rete dei Comitati per la Difesa del Territorio, Comitato No Tunnel TAV Firenze. Grassi: "Il Comune se avvallasse questo trasporto delle terre sarà definitivamente chiaro che vuol devastare la Città con il tunnel sotterraneo e la stazione Foster"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 agosto 2014 18:57
Sottoattraversamento: No Tav sulla deroga all'uso dei camion

FIRENZE- Preoccupazione per la interferenza tra i tracciati dei camion e i cantieri della tramvia viene espressa da Tommaso Grassi: "Cosa è cambiato da quando il Sindaco Nardella ha recentemente affermato in Consiglio comunale che sull'alta velocità il Comune avrebbe fatto la sua parte a tutela dell'ambiente e della incolumità degli immobili e della popolazione coinvolta garantendo il più stringente controllo sul rispetto degli accordi e delle condizioni ambientali e strutturali del progetto? - si chiede il capogruppo Tommaso Grassi che interviene in merito alla notizia riportata stamani sui giornali secondo la quale il trasporto delle terre di scavo del tunnel e della stazione verrà effettuato tramite camion invece che per treni. "Non capiamo proprio come il Comune possa dirsi garante del rispetto degli accordi di un'opera che per noi rimane pericolosa, dannosa, inutile e costosa quando si appresta a dare il via libera attraverso il proprio rappresentante nell'osservatorio ambientale sul nodo fiorentino della tav a questa rilevante modifica del piano di cantierizzazione? È consapevole che col proprio voto contrario, essendo necessaria l'unanimità dei votanti, bloccherebbe l'invasione dei camion per la città e riuscirebbe a dare un segnale di apertura alla popolazione che si oppone a questa opera e che denuncia i rischi, le lacune, gli errori e i problemi presenti nel progetto? Il Comune se concedesse la deroga per il passaggio dei camion accetterà senza ombra di dubbio di far devastare la Città con il tunnel sotterraneo e la stazione Foster".

"Le preoccupazioni si stanno accumulando una sull'altra e il cambio alla guida di Nodavia certo non ci rassicura: si tratta di un cambio di potere imprenditoriale le cui radici vanno ben oltre i confini fiorentini. Siamo fortemente preoccupati per quest'ultimo annuncio perché vediamo il Comune accettare di far subire ulteriori disagi e danni ai fiorentini e alle fiorentine che dovranno già assistere ai cantieri tramviari gestiti in maniera imbarazzante dal Comune e senza alcuna comunicazione e trasparenza reale: come si crede che non sia un ulteriore tegola negativa sul traffico fiorentino, quando i lavori della talpa e della stazione entreranno nel vivo, se quelli che adesso viene detto saranno solo qualche decina di camion diventassero oltre 150 camion? Ci ritroveremo a dover subire il transito giornaliero sulle strade già cantierizzate di Firenze di un numero elevatissimo di camion che da Campo di Marte o da Via Circondaria sarebbero diretti verso qualche discarica in giro per la Toscana e per l'Italia"

A seguito delle notizie apparse sulla stampa in questi giorni in merito ai lavori per il passante TAV di Firenze, ci sono alcune domande che gli ambientalisti toscani vorrebbero fare:

  • Prima di tutto si parla di “deroga” concessa dall’Osservatorio ambientale che consentirebbe l’utilizzo di camion (50 al giorno!) per portare via la terra scavata ai Macelli nel cantiere della nuova stazione Foster. Ma deroga a cosa? e con quale autorità l’Osservatorio concede deroghe? Ci risulta che nell’unico procedimento di Valutazione di Impatto Ambientale che ha dato parere positivo (con molte prescrizioni) al progetto di sottoattraversamento (peraltro non alla stazione Foster) sia esplicitamente escluso l’uso di mezzi pesanti sulla viabilità ordinaria cittadina: tutto lo “smarino” deve essere allontanato via treno.
  • Una parte consistente delle valutazioni ambientali vertevano proprio, comprensibilmente, sulla cantierizzazione: gli impatti sulla città in termini di traffico, inquinamento, polveri, vibrazioni, rumori.

    E si tratta di un provvedimento VIA nazionale, con un decreto del Ministro dell’Ambiente che lo approva. Come può l’Osservatorio fiorentino dare una “deroga”? Sappiamo bene che le regole sono sempre meno di moda, se non a parole, ma così sembra veramente troppo. E crediamo che anche la magistratura dovrebbe cominciare a farsi qualche domanda.

  • Secondo il presidente Rossi, poi, i treni AV dovrebbero “fare l’inchino”, cioè dare la precedenza, a quelli dei pendolari, che sono gli unici che lo interessano.

    E che avrebbero grandi benefici dalla TAV in sotterranea. Ma lo sa il presidente Rossi che sono anni che i treni pendolari subiscono costantemente gravi ritardi a causa dei treni AV e costantemente sono messi in disparte per le esigenze della TAV, e questo non nel nodo di Firenze, ma per l’uso ormai quasi esclusivo della direttissima da parte delle Frecce, a partire dalla galleria di San Donato, per cui quasi tutti i treni locali sono dirottati sulla linea storica per il Valdarno, passando da Pontassieve? E che questa situazione non cambierà di una virgola con la stazione Foster?

  • Si continua anche a chiedere di iniziare e terminare in fretta i lavori; ma non si ha il senso del ridicolo? Un progetto che non sta in piedi da nessun punto di vista, che la magistratura ha dimostrato essere stato portato avanti con una cialtroneria vergognosa (oltre che commettendo reati assai pesanti) finirà per essere una riedizione toscana di quello che vediamo da 30 anni sulla Salerno Reggio Calabria.

    Tutti gli amministratori continuano ad ignorare che esistono progetti alternativi restando in superficie, assai poco impattanti, molto meno costosi, realizzabili in pochissimi anni, molto più efficienti; sono accecati volendo vedere solo gli interessi dei costruttori?

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