Sicurezza integrata, scatta anche a Ugnano-Mantignano

Dopo via Bolognese, un altro Comitato di vicinato a Firenze. L'assessore Vannucci: "Abbiamo messo anche una nuova illuminazione. Sono forti deterrenti per i malintenzionati" . SPC polemica

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 febbraio 2020 12:10
Sicurezza integrata, scatta anche a Ugnano-Mantignano

Anche per il Comitato di vicinato di Ugnano - Mantignano sono stati installati i cartelli di identificazione, il cui logo è stato disegnato appositamente per il Comune da Alessandro Biondi, coordinatore dello stesso comitato. La segnaletica (17 cartelli) è stata messa lungo il perimetro dell’area interessata dai controlli e ieri sera si è tenuta l’inaugurazione ufficiale sia della segnaletica che della nuova illuminazione della zona.

Nell’occasione l’assessore alla Sicurezza urbana Andrea Vannucci e il presidente del Quartiere 4 Mirko Dormentoni hanno incontrato i coordinatori del Comitato Alessandro Biondi e Massimo Martelli e i cittadini di Ugnano e Mantignano. Sul posto tra i presenti anche dal coordinatore alla produzione di Silfi spa Giampaolo Parigi.

“Va avanti l’installazione della segnaletica che identifica i Comitati di vicinato - ha detto l’assessore Vannucci - e fa passi avanti il nostro progetto di sicurezza integrata. Dopo via Bolognese è la volta di Ugnano - Mantignano, dove è stato installato anche il nuovo impianto di illuminazione a led, che va ad illuminare una zona finora al buio. Il Comitato di vicinato e l’illuminazione sono due ottimi strumenti che garantiscono maggiore sicurezza ai cittadini del Quartiere e hanno una forte funzione deterrente verso i malintenzionati”.

“I comitati sono un tassello importante del nostro Piano per la sicurezza urbana e sociale - ha continuato l’assessore - che agisce su vari livelli per garantire la sicurezza urbana dei fiorentini. Sono un utilissimo strumento di sicurezza partecipata con cui i cittadini possono segnalare le situazioni di criticità alle autorità competenti per consentire loro di intervenire”. “Crediamo sull’importanza delle relazioni di comunità e sulle reti di vicinato per creare coesione sociale - ha concluso Vannucci - e garantire il senso di sicurezza, reale e percepita, dei cittadini.

La partecipazione dei residenti attraverso il recupero delle regole di buon vicinato e di attenzione sociale per la propria zona di residenza sono fondamentali per stabilire il senso di sicurezza”.

“Salutiamo con soddisfazione questi cartelli che simboleggiano un progetto importante per il Quartiere 4 - ha detto il presidente Dormentoni -: qui c’è una comunità locale vigile che si occupa attivamente del proprio territorio. Il controllo di vicinato di Mantignano e Ugnano nasce non solo dalla necessità di sorvegliare la zona per prevenire i furti nelle case, ma anche dalla volontà di un bel gruppo di cittadini di partecipare, di fare una sorveglianza attiva sui diversi problemi del territorio, di essere un soggetto che collabora ed elabora proposte verso il Quartiere e l’amministrazione comunale, di costruire occasioni di mutuo soccorso e di solidarietà. È questo il ‘controllo di vicinato’ che piace più a noi e grazie a questi cartelli, che sono anche strumento deterrente, tutti conosceranno l'esistenza di questo progetto”.

Ad oggi i comitati di vicinato attivi sono quattro: oltre a quello di Ugnano e Mantignano, ci sono quelli di via Bolognese, Pian dei Giullari e Careggi, con totale di 358 persone coinvolte. Le installazioni proseguiranno in questo mese interessando le zone di Pian de Giullari e Careggi.

Nei prossimi giorni sarà poi concluso l’iter per altri comitati quali via Stuparich/via Boffitto.

I cittadini che vogliono costituirsi in comitato possono mettersi in contatto con l’Ufficio Città sicura del Comune.

Tra le principali segnalazioni ricevute dalla Polizia municipale ci sono la sosta selvaggia, le buche e l’abbandono dei rifiuti.

Il progetto ‘Controllo di vicinato’ nasce dal bisogno dei cittadini di supportare le attività istituzionale delle forze dell’ordine e della Polizia municipale, diventando così parte del progetto sicurezza.

I Comitati di vicinato, classico esempio di libera aggregazione dei cittadini, favoriscono le regole di vicinato, l’integrazione dei nuovi residenti e la sicurezza partecipata attraverso un’attività di osservazione in merito a quanto accade nella zona di residenza. Ogni comitato individua uno o più coordinatori che vengono formati dalla Polizia municipale. La sua funzione sarà di interfacciarsi con la Polizia municipale e le altre forze di polizia per avere informazioni qualificate.

Ogni comitato ha un gruppo di Whatsapp all’interno del quale vengono veicolate informazioni, osservazioni e problemi per aumentare gli ‘occhi’ e la sicurezza del territorio (presenze sospette, attività criminose in atto, ma anche segnaletica da riposizionare, panchine da riparare e così via).

Per quanto riguarda l’illuminazione, è stato acceso il nuovo impianto in viuzzo della Dogaia, composto da 33 punti luce che vanno a illuminare una strada prima sprovvista di impianti di illuminazione pubblica. L’intervento fa parte del ‘Bando periferie’, il cui obiettivo è proprio quello di portare luce e infrastrutture per sviluppi tecnologici e connettività in zone della città che prima non erano illuminate né raggiunte dagli altri servizi.

Sempre per quanto riguarda la zona, nei prossimi mesi sono previsti anche alcuni interventi di riqualificazione degli impianti di illuminazione esistenti: le strade interessate sono via del Donicato, via di Fagna e via della Pieve.

Queste le dichiarazioni di Dmitrij Palagi, Sinistra Progetto Comune

"Il tempo di far uscire un comunicato sul controllo di vicinato ed ecco che un nuovo entusiasmante annuncio viene rilasciato dall'Amministrazione rispetto a questa splendida idea per tutelare il senso di insicurezza della cittadinanza.

Lo avevo annunciato ieri, parlando di videosorveglianza e privacy, ascoltando le risposte della Giunta ad alcune domande: utilizzare le "nuove tecnologie" (anche se chat e telecamere ormai tanto nuove non sono) a fini di controllo è pericoloso. Farlo con leggerezza è sbagliato.

Perché si è scelto di usare WhatsApp? Perché è l'applicazione più diffusa...

Nell'ambito di quanto previsto dalle norme nazionali e dei protocolli tra Prefettura e Comuni, com'è che si costituiscono i Comitati di Vicinato? Perché i "patti" li abbiamo chiesti, ma la Polizia Municipale (titolata a vigilare su questi percorsi) ci ha potuto rispondere con una fotocopia, in cui leggiamo scritto a pennarello "Ugnano - Mantignano".

Sulle altre zone interessate da questo dispositivo di presidio del territorio rinnoveremo le nostre richieste di documentazione, stavolta direttamente all'Assessore di riferimento e all'Ufficio Città sicura.

Si dà per certa l'efficacia di questi Comitati, ma noi abbiamo seri dubbi, anche alla luce dei numerosi altri canali di segnalazione dei disagi che l'Amministrazione dice di voler attivare in tutta la città, e non solo di quelle titolate a identificarsi come zone degradate, su cui intervenire con provvedimento di urgenza.

Messi da parte i nostri dubbi rimane il tema della privacy, con la risibile richiesta ai partecipanti alle chat di non diffondere le informazioni che in quei luoghi vengono condivise... mentre nel frattempo si regalano i metadati a un ente privato, quale è Facebook.

Sinistra Progetto Comune insisterà puntualmente per avere tutte le risposte necessarie e chiedere strade diverse per rendere Firenze una città capace di non cedere alle paure".

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