Sicurezza in Città: discussione nel Consiglio comunale di Firenze

Convocato lunedì 11 novembre alle 10 nel Salone dei Duecento. Ordine e Fondazione Architetti: “Aprire e far vivere gli spazi di piazza Stazione a tutti i cittadini, via le recinzioni”. Marchetti (FI) alla Regione: «Anche le polizie locali gratuitamente sui treni come gli altri corpi di pubblica sicurezza»

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 novembre 2019 15:16
Sicurezza in Città: discussione nel Consiglio comunale di Firenze

Il Consiglio comunale di Firenze, presieduto da Luca Milani è convocato per lunedì 11 novembre alle 10 nel Salone dei Duecento di Palazzo Vecchio. Alle 16,30 dibattito sul tema Sicurezza in Città.

“La cancellata che delimita l'Esedra della Palazzina Reale e che costeggia piazza Stazione e via Valfonda era nata per essere provvisoria, un presidio per la sicurezza: ora questo presidio può essere rappresentato dalla Palazzina Reale stessa e dalle attività aperte a tutti i cittadini che vengono organizzate al suo interno, ma abbiamo bisogno della collaborazione di tutti”: a dirlo sono Ordine e Fondazione Architetti Firenze, che hanno organizzato ieri un incontro con rappresentanti di Comune, Soprintendenza, Firenze Fiera, Confesercenti e Fondazione Michelucci, e a cui era stata invitata a partecipare anche Grandi Stazioni. Incontro nel corso del quale sono emerse le criticità che riguardano la zona, a partire da quella della sicurezza.

“Non sono le recinzioni e le chiusure a poterla garantire, bensì l’utilizzo reale degli spazi da parte dei cittadini, le relazioni, l'accessibilità e la vivibilità, la varietà dell’offerta culturale. Altre soluzioni rischiano solo di creare situazioni di degrado”, spiega la presidente della Fondazione Architetti Firenze Colomba Pecchioli.

Un'altra questione emersa nel corso della discussione è stata quella dell'accesso alla zona della Stazione dall'area della Fortezza e di piazzale Montelungo da quando è stato chiuso il passaggio lungo il binario 16. “Il nuovo percorso che è stato creato non è adeguato, non può essere questo il biglietto da visita per chi arriva a Firenze”, è stato segnalato: da qui la richiesta di trovare una soluzione per risolvere la questione. L'incontro di ieri mattina si è tenuto in occasione del laboratorio operativo in programma sino a domenica alla Palazzina Reale, tre giorni in cui riflettere e immaginare un futuro che valorizzi e faccia vivere maggiormente uno degli spazi di piazza Stazione, quello dell'Esedra della Palazzina Reale, ovvero la sua area esterna attualmente delimitata da una cancellata.

Il laboratorio, promosso dalla Fondazione Architetti Firenze, durante cui Ground Action coordinerà una installazione-azione per valorizzare alcuni spazi della Palazzina Reale, con l'obiettivo, attraverso un allestimento temporaneo, di svelarne gli spazi interni ed esterni e le loro potenzialità. Il tutto si concluderà domenica pomeriggio, con performance, messa in scena e la presentazione del lavoro svolto. Il laboratorio è aperto gratuitamente a tutti i cittadini, mentre gli architetti che vorranno ricevere i crediti formativi dovranno iscriversi e seguire le procedure indicate sul sito.

«E’ una cosina facile facile: se gli agenti di polizia locale hanno compiti di pubblica sicurezza per la legge, allora devono anche essere inclusi nelle convenzioni come quella fra Regione e Trenitalia al pari degli altri corpi di pubblica sicurezza. La Regione li ha lasciati fuori, quindi rimedi»: l’istanza parte dal Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti, che l’ha tradotta in forma di mozione appena trasmessa al protocollo. «Gli estremi giuridici ci sono», osserva e scrive anche nel suo atto.

«La legge regionale 12/2006 attribuisce alle polizie locali funzioni di pubblica sicurezza e di polizia giudiziaria. Poi ci sono la legge quadro sull’ordinamento della polizia municipale del 1986, il Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, il codice di procedura penale… Ebbene – prosegue Marchetti – malgrado ciò la convenzione sottoscritta nel settembre scorso fra Regione Toscana e Trenitalia esclude le polizie locali dalla possibilità di viaggiare gratuitamente a bordo treno almeno durante il servizio in divisa o in borghese». Una lacuna che adesso Marchetti chiede di colmare: «Con nota del 25 settembre u.s.

la Giunta Regionale annunciava di aver rinnovato per il 2020 la convenzione con Trenitalia “per consentire agli agenti di pubblica sicurezza il libero accesso sui treni regionali in cambio della loro disponibilità a qualificarsi come membri delle forze dell'ordine ed intervenire in caso di minacce alla sicurezza dei passeggeri o del personale in servizio», includendo nella stessa «cinque corpi di pubblica sicurezza toscani (Polizia dello Stato, Carabinieri, Carabinieri Forestali, Guardia di Finanza, Polizia Penitenziaria)”», scrive nella sua mozione il Capogruppo regionale di Forza Italia. «Dalla convenzione sottoscritta risultano dunque esclusi gli agenti di polizia locale – si legge ancora nell’atto di indirizzo – pur se nell’esercizio delle funzioni di pubblica sicurezza loro attribuite dalla legislazione vigente.

Altre Regioni (es. Lombardia, Emilia Romagna, Campania, Liguria, Lazio…) hanno incluso nelle convenzioni stipulate per la gratuità di accesso a bordo treno anche gli agenti di polizia locale, al pari degli altri corpi di pubblica sicurezza. Si ritiene quindi doveroso doveroso che anche il rapporto convenzionale stipulato tra Regione Toscana e Trenitalia includa gli agenti della polizia locale insieme agli altri corpi di pubblica sicurezza». Proprio in questo senso procede il dispositivo della mozione, con cui Marchetti punta a impegnare la giunta toscana «a provvedere con la massima tempestività ad integrare la convenzione stipulata tra Regione Toscana e Trenitalia garantendo anche gli agenti della polizia locale, quanto meno durante il servizio sia in divisa che in borghese, il libero accesso sui treni regionali».

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