Sicurezza: come garantire un presidio costante del territorio?

Bussolin (Lega): "Firmare lo stato di emergenza e realizzare CPR". Mazzetti (FI): "Ripristino di Strade Sicure a Prato"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
29 agosto 2023 13:52
Sicurezza: come garantire un presidio costante del territorio?

Il Ministro Piantedosi annunciando un nuovo decreto sicurezza ha detto che: "Nel decreto proporremo misure per facilitare il rimpatrio dei migranti irregolari che si sono distinti per condotte violente o pericolose e continueremo nell'azione intrapresa per realizzare altri Cpr, i Centri di permanenza per i rimpatri, e per ripristinare la piena funzionalità di quelli attuali".

"Nardella deve chiarirsi le idee, insieme al suo partito, in merito al tema dell'accoglienza. Se fino a ieri spalancavano le porte di Firenze indiscriminatamente, oggi ci ritroviamo a dover fare i conti con situazioni al limite, come successo pochi giorni fa a Rovezzano. Oggi, oltre a lamentarsi per l'immigrazione, fatto strano, il Sindaco di Firenze dimentica di rivolgersi a Giani perché ancora non è stato condiviso lo stato di emergenza sulla gestione dell'immigrazione.

Tengono al palo una Regione intera per questioni ideologiche e questi sono gli effetti -dichiara il Capogruppo in Palazzo Vecchio e segretario provinciale Lega Federico Bussolin- Il Partito Democratico, che governa Comune, Città Metropolitana e Regione, deve decidere cosa vuole fare da grande realizzando il Centro per i rimpatri. E' inutile chiedere di trattare con il Ministero dell'Interno sul tema immigrazione se a Massa Carrara c'è la Schlein sulla Open Arms, diventa una barzelletta.

Siamo curiosi di vedere come reagiranno Giunta e Pd alla prova dei fatti".

“Negli scorsi mesi – dichiara il consigliere Masi (M5S)- ci siamo occupati in molteplici occasioni di segnalare all’Amministrazione Comunale il dilagare del fenomeno della microcriminalità in città”. “Le risposte che avevamo ottenuto dall’assessora alla sicurezza Albanese non avevano soddisfatto noi ma soprattutto i cittadini che, ormai stanchi di tante promesse ma di pochi fatti concreti, si erano organizzati autonomamente, arrivando addirittura a pagare di tasca propria un servizio di vigilanza privata”.

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“Ebbene, i vigilantes privati si sono dimostrati un buon deterrente a furti, scassi ed episodi di aggressione, non ultimi quelli oggi rilevati a mezzo stampa nei B&B dove, grazie anche al lavoro della rete messa in piedi dai gestori, è stato possibile risalire all’individuazione dei ladri”. “Ma non è che i fiorentini possono continuare in eterno a pagarsi un servizio che è e deve essere di competenza delle autorità preposte alla sicurezza cittadina”.

“E’ evidente che occorre un controllo costante di tutto il territorio fiorentino e soprattutto di quelle zone - penso al centro storico, all’area adiacente il Teatro del Maggio Musicale, ai dintorni di Via Maragliano – nelle quali gli episodi di violenza sono purtroppo all’ordine del giorno” prosegue il pentastellato. “Anche il Sindaco Nardella non ha potuto più negare l’esistenza a Firenze di un problema serio di microcriminalità e non a caso ha iniziato a chiedere con insistenza al Governo l’invio di agenti di polizia”.

“Nell’attesa dell’arrivo di questi agenti, perché il Comune non pensa intanto a dirottare le forze di polizia municipale dedicate alle contravvenzioni alla vigilanza del territorio?”. “In questo modo – conclude il consigliere - si garantirebbe un maggior presidio del territorio e la percezione di sicurezza per la cittadinanza, diminuendo allo stesso tempo il triste primato della città per sanzioni erogate”.

“Firenze e’ in emergenza sicurezza e il nostro Sindaco si fa sentire per dire no alle guardie giurate armate davanti ai luoghi della Cultura. Il Ministro Sangiuliano ha spiegato come si tratti di individuare se necessario spazi nei Musei da destinare ai presidi delle Forze dell’Ordine come già accade a Pompei e a Roma al Colosseo, misura su cui non può che concordare qualunque persona di buonsenso e affezionata alla Cultura. Ma cos’è che non va bene al Sindaco esattamente? Che si tratti di vigilanza privata o che ci siano le armi davanti alla Cultura? Perché’ se il problema sono le armi allora che si tratti di vigilanza privata, di Polizia Municipale, di Forze dell’Ordine o dell’Esercito non cambia assolutamente nulla.

Non s’ha da fare e punto -interviene Jacopo Cellai, Coordinatore cittadino Fratelli d’Italia Firenze e consigliere del Gruppo FdI al Comune di Firenze- Peccato che la videosorveglianza sia utile ma spesso non basti per intervenire in tempo reale evitando il misfatto.

Invece di polemizzare contro le armi stile “peace &love” per fare contenta l’ala sinistra alla guida del suo partito dovrebbe ricordarsi quando chiedeva l’impiego dell’esercito per controllare il rispetto delle norme anti Covid assembramenti nel 2020. Allora sosteneva che un militare in strada non deve spaventare oggi evidentemente ha cambiato idea, per l’ennesima volta.

Eppure oggi farebbe comodo eccome l’impiego dell’Esercito in città ma non risulta che Nardella si sia mai concretamente adoperato in questo senso. Del resto basta pensare che non ha fatto nulla per potenziare quel reparto Antidegrado della Polizia Municipale che conta una cinquantina di membri e che dovrebbe essere almeno raddoppiato come proponiamo da anni. Che non e’ riuscito neppure a impiegare spazi del Comune già pronti per ospitare presidi della Polizia Municipale in luoghi sensibili come piazza Santa Maria Novella, destinato per assurdo ad altre funzioni. Che la figura del vigile di quartiere si è persa tra le vie della città.

Senza dimenticare l’incapacità di fare una proposta una per il centro per il rimpatrio dei clandestini in Toscana di cui a parole si è detto favorevole. E intanto ieri in via Rocca Tedalda si è consumato l’ennesimo vile episodio di violenza della peggiore estate Fiorentina che si ricordi in termini di sicurezza”.

"È vero che il Comune di Firenze starebbe cercando sul mercato privato soluzioni di supporto alla gestione delle Cascine? Sarebbero sei persone, da settembre a febbraio, che per cinque ore al giorno dovrebbero supportare la Polizia Municipale -domandano Dmitrij Palagi e Antonella Bundu di Sinistra Progetto Comune- Si allarga quanto sperimentato per la gestione della movida in area UNESCO alle note situazioni presenti nell'area verde? Anche perché anche in piazza della Stazione di Santa Maria Novella sarebbe già avvenuto lo stesso, stante a una delibera di luglio 2023.

Abbiamo certezza che sia un buon modo per gestire la sicurezza in città? Non sarebbe meglio ragionare su come organizzare la Polizia Municipale sul territorio e permetterle di lavorare senza inseguire le necessità comunicative estemporanee della politica? Sempre dando un occhio agli atti recenti si aggiungono delle ronde notturne per alcune scuole dell'infanzia comunale, sempre affidate a una realtà privata.

Conosciamo il personale dei servizi fiduciari e della vigilanza privata. Dall’inizio della consiliatura abbiamo ottenuto prese di posizioni chiare a loro sostegno, come lavoratori e lavoratrici, viste le condizioni in cui si ritrovano (e il lungo periodo in cui è mancato il rinnovo del contratto collettivo nazionale). Ci stupisce però che il Sindaco attacchi il Direttore degli Uffizi per un'idea che la Giunta sta moltiplicando in tutta la città. Ora anche alle Cascine. Quindi se lo propone Schimdt no, ma se lo propone Nardella sì? 

Pensare che basti spendere soldi alla voce "sicurezza" non risolverà i problemi. Serve una visione complessiva di socialità e di come si sta sul territorio, anche fuori dalle dimensioni di mercato e di profitto. Non si può chiedere alle società private di sostituirsi a una competenza pubblica. Nell'interrogazione che depositeremo chiederemo inoltre se vale il principio del massimo ribasso. Di fronte a una richiesta del Comune, vince chi costa meno, con il rischio che questo si traduca in peggiori condizioni proprio per il personale che poi deve presidiare il territorio?"

"Stamani ho scritto al Prefetto di Prato per chiederle di attivarsi per il ripristino del programma Strade Sicure anche a Prato, sull'esempio di quanto fatto da altre città, come Pisa". Lo riferisce Erica Mazzetti, Deputata di Forza Italia, che aggiunge: "Prato ha molti problemi di sicurezza, dovuti anche alla forte componente multietnica oltre e al sottodimensionamento delle Forze dell'Ordine, nonostante sia la seconda città della Toscana e terza del centro Italia, con uno dei distretti produttivi più importanti d'Europa; questi problemi già grandi rischiano di deteriorarsi ulteriormente per la crescente pressione migratoria: nonostante i notevoli sforzi di Prefettura e Questura, la situazione da tempo è diventata insostenibile".

"L'impiego dei militari sul territorio – rimarca Mazzetti – può contribuire al miglioramento della sicurezza". "C'è grande bisogno di potenziare le attività di presidio del territorio, nel centro e non solo, e per questo Forza Italia è pienamente favorevole al ripristino dell'operazione Strade Sicure", lo aggiunge Francesco Cappelli, coordinatore di Forza Italia Prato.

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